Uno degli argomenti di discussione dell’archiviato Rally di Croazia è stato sicuramente la tenuta degli pneumatici Pirelli, soggetti nel terzo appuntamento del WRC 2022 – e prima volta della stagione su asfalto – a molteplici forature. Abbiamo sentito la spiegazione da parte della multinazionale per voce del Rally Activity Manager Terenzio Testoni, che ha sottolineato il peso della scelta di gomme da bagnato in condizioni difficili da parte degli equipaggi (soprattutto nella prima giornata) e il danneggiamento dei cerchi che ha contribuito alla rottura degli pneumatici, oltre ai tagli effettuati dalle vetture.
Fowler di Toyota difende le tesi di Pirelli
Le squadre a loro volta hanno sposato alcune parti del discorso di Testoni, come l’uso delle Cinturato da condizioni bagnate e i tagli che le auto hanno intrapreso, uscendo fuori dalla strada asfaltata per toccare con le gomme lo sterrato ai lati, trascinandolo sulla sede del tracciato. Tom Fowler, direttore tecnico di Toyota Gazoo Racing (trionfatrice in Croazia con Kalle Rovanpera) ha illustrato su DirtFish: «La gomma da pioggia è sempre qualcosa di complicato, perché quando si bagna i piloti tendono ad andare molto fuori strada, e più vanno fuori strada più portano lo sporco dei lati, esponendosi maggiormente ai cordoli e ai sassi. Così si creano le condizioni per ottenere forature».
“Non è facile adattare ad ogni rally le gomme Cinturato da pioggia “
Fowler ha quindi ammesso di comprendere la posizione di Pirelli, anche perché il Cinturato non è un tipo di pneumatico usato spesso, ed ovviamente solo nelle condizioni particolari su asfalto: «Sappiamo che funziona abbastanza bene come gomma da bagnato quando corri su asfalto. Quando sei su una strada così stretta come in Croazia e sei spinto a uscire così tanto dalla strada… Voglio dire, quando vedi le PS in tv ora sembrano più prove su terra che su asfalto. Non c’è una risposta giusta su questo argomento, e non è un argomento inedito. Se [Pirelli] rendesse la gomma più forte per il Rally Croazia, i piloti probabilmente si lamenterebbero perché quella poi sarebbe la gomma da usare per tutto il campionato. E se poi vai al Rally di Catalunya e hai una giornata bagnata dovrai usare lo stesso pneumatico, e se quella stessa gomma ha un fianco molto più rigido allora non avrà le stesse prestazioni in condizioni di bagnato. E così i team ei piloti diranno che la gomma da bagnato non è la tipologia corretta per questo rally. È molto difficile scendere a compromessi, non tutti saranno sempre soddisfatti», ha quindi concluso Fowler.