La nuova era ibrida del WRC che si aprirà dal prossimo anno punterà a fare dei passi avanti non solo in termini di tecnologie prestazionali e sostenibili quale è l’ibrido, ma anche dal punto di vista della sicurezza.
Dal WRC 2022 obbligatoria una telecamera interna per le Rally1
Oltre alla nuova cellula interna rivisitata e rinforzata per garantire una migliore protezione per l’equipaggio (sebbene la nuova conformazione interna dell’abitacolo, considerando anche il fatto che dentro la vettura bisogna farci stare l’alloggiamento dell’unità ibrida, abbia comportato qualche impiccio in termini di comodità per i navigatori), dal Consiglio Mondiale del Motorsport della FIA di questo venerdì – lo stesso che ha approvato il calendario 2022 del WRC – giunge notizia di una ulteriore misura intrapresa per garantire maggiore sicurezza, ovvero una telecamera interna dotata di una sofisticata intelligenza artificiale.
Si tratta di un dispositivo FIA obbligatorio per tutte le auto Rally1 ibride, inserito a bordo e con l’obiettivo rivolto sulla strada davanti alla vettura, deputato quindi a scansionare in tempo reale la prova speciale in modo da rilevare eventuali ostacoli e soprattutto la posizione degli spettatori intorno, «contribuendo così a integrare il lavoro svolto dal delegato alla sicurezza della FIA per affrontare situazioni non sicure», come spiega il comunicato della Federazione Internazionale.
Una misura per garantire maggiore sicurezza per gli spettatori
In questo modo la FIA, in collaborazione con Siemens, affronta di petto la questione della sicurezza relativa non solo all’incolumità fisica dell’equipaggio a bordo della vettura in caso di incidente e l’integrità del mezzo stesso, ma anche un aspetto sino ad ora rimasto scoperto e che riguardo l’ambiente esterno, cioè gli spettatori. Anche se in maniera molto meno drammatica rispetto al passato (basti pensare a certi Rally del Portogallo negli anni Ottanta, con il pubblico proprio sulla strada e non ai lati), la sicurezza degli spettatori resta sempre un punto fondamentale nei rally, nonostante gli enormi passi avanti per rendere le gare, in particolare quelle di livello mondiale, decisamente poco pericolose per loro.
Ma il rischio zero, si sa, non esiste, in particolare se parliamo di una landa ancora sconosciuta quale è l’era ibrida con vetture Rally1 forse persino più performanti di quelle attuali, considerando anche l’eventuale utilizzo che i piloti potranno sfruttare in determinate zone delle prove speciali dell’extra boost, ovvero la spinta suppletiva dei 100 kW (circa 136 cv) dell’unità elettrica (con la batteria caricata completamente, s’intende).
Le auto dotate di sistema ibrido saranno facilmente individuabili
A proposito di quest’ultimo punto, sempre nel Consiglio Mondiale di questo venerdì la FIA ha voluto ulteriormente precisare, come riporta Autosport: «Con l’introduzione della tecnologia ibrida nelle vetture Rally1 nel 2022, nel road book verranno definite le zone in cui sarà obbligatorio correre in modalità completamente elettrica per consentire agli equipaggi di preparare in anticipo la loro strategia per le gare. Qualsiasi deviazione sarà segnalata agli steward e potrebbero essere imposte sanzioni. Inoltre, sono stati definiti elementi relativi all’identificazione delle auto ad alta tensione, come l’apposizione di “HY” in lettere rosse accanto al pannello della portiera anteriore e la modifica dello sfondo del numero di gara, per consentire a commissari, funzionari e spettatori di poter individuare e differenziare i veicoli ad alta tensione dagli altri». Sempre per garantire il massimo della sicurezza per tutti.