Sébastien Ogier nel 2022 correrà giusto qualche appuntamento del WRC, senza impegnarsi per una stagione completa in modo tale da potersi dedicare alla famiglia e ad altri progetti nel motorsport come il WEC. In Toyota Gazoo Racing perciò i gradi di capitano saranno praticamente condivisi tra Elfyn Evans, per due volte di fila vicecampione del mondo proprio dietro Ogier, e Kalle Rovanpera, la cui ascesa nel WRC è progressiva.
La preparazione partita in salita di Elfyn Evans
Per il gallese però la preparazione per la stagione 2022, in partenza il prossimo 20-23 gennaio dal Rallye di Monte Carlo, è stata un po’ salita visto l’incidente nei test delle scorse settimane con la Toyota GR Yaris Rally1. Nulla che però possa pregiudicare il percorso di Evans verso il suo debutto con la vettura ibrida: tuttavia il pilota ancora una volta ha dato sfoggio di tenere i piedi ben ancorati per terra come ha fatto in questi anni in cui si è avvicinato al titolo.
Evans: “Nel 2022 ci saranno molti piloti veloci da battere”
Parlando con Autosport, il gallese infatti ha spiegato di non sentirsi affatto il favorito dopo la mezza uscita di scena del blasonato compagno di squadra: «Penso che il prossimo anno sarà un campionato ancora molto aperto, ci saranno molti piloti veloci e difficili da battere, ed ovviamente con i regolamenti ibridi ci sono ancora molte incognite». Ragionamento molto sensato quest’ultimo, visto che le nuove versioni ibride potrebbero rimescolare i rapporti di forza nel WRC.
Le incognite delle Rally1 ibride
Il direttore tecnico di Toyota Tom Fowler (dato in questi giorni come nuovo team principal di Hyundai Motorsport al posto di Andrea Adamo, ma l’interessato ha smentito del tutto questa ipotesi) ha illustrato infatti come la GR Yaris Rally1 e in generale le vetture rally dotate di unità ibrida siano meno prestanti rispetto alle precedenti WRC Plus almeno in curva, come riporta Rallit.fi. Inoltre i piloti dovranno fare i conti con il meccanismo di accumulo-rigenerazione-rilascio dell’energia con le frenate. Fowler comunque non ha escluso che ci saranno dei passi avanti in termini di prestazioni grazie allo sviluppo che si protrarrà durante la stagione («Suppongo che l’auto sarà più veloce il prossimo novembre in Giappone [ultimo round del 2022, ndr] rispetto al mese prossimo al Rallye di Monte Carlo»), con un motore termico che comunque, ricordiamo, è stato omologato per tutti dalla FIA la scorsa estate. «Sarà molto difficile emergere come miglior auto. Dobbiamo vedere cosa ci riserverà il prossimo anno», è la chiosa di Evans.
“In Toyota non viene dato più peso ad un pilota rispetto ad un altro”
Tornando a quest’ultimo, riguardo alle gerarchie in Toyota ha riconosciuto di poter avere in teoria una sorta di primazia visto che è il più anziano in squadra e quello con più esperienza, «ma sappiamo anche che la struttura all’interno di Toyota è molto democratica: non viene dato più peso ad un pilota rispetto ad un altro, e penso che sia la cosa migliore». Il gallese ha quindi aggiunto: «Ci troviamo tutti molto d’accordo. È anche bello avere Seb ancora coinvolto e possiamo sostenerci l’un l’altro come abbiamo fatto quest’anno».
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing