Quando un pilota di classifica sente di non poter più lottare per la zona punti, il podio o la vittoria in una gara del WRC, vuoi per prestazioni sotto le attese o, più frequentemente, per causa di imprevisti, ritiri o problemi tecnici, spesse volte non gli resta che giocarsi tutte le sue carte nell’ultima prova speciale, la Power Stage. Qui per i primi cinque nella lista dei tempi si schiude la possibilità di accaparrarsi dei punti bonus, cosicché possano mantenere in vita la loro corsa nella classifica del Mondiale e portarsi quindi a casa qualche punticino extra.
Tutto bene, o quasi. Citofonare Elfyn Evans, secondo tra i piloti del WRC con 37 punti di distanza dalla vetta, con una vittoria all’attivo quest’anno al Rally del Portogallo e qualche punto bonus in varie Power Stage, senza mai ottenere il massimo disponibile per chi conquista il miglior tempo nell’ultima PS. Al di là comunque della sua situazione in campionato, per la quale è un po’ sotto pressione per cercare di recuperare il gap al più presto per mantenere ancora qualche speranza di titolo prima che il compagno di squadra Sébastien Ogier vada definitivamente in fuga, il gallese si è voluto togliere il proverbiale sassolino della scarpa bocciando in maniera netta il sistema della Power Stage, dove spesso e volentieri si sono visti piloti in sordina nelle prove precedenti, risparmiando le loro gomme e vetture, per poi dare fondo al gas nell’ultima PS. Un po’ alla faccia di chi ha dato tutto dall’inizio alla fine.
“Il sistema delle Power Stage è sproporzionato”
Strategismo rallistico, se ci passate la parolaccia, comunque tollerato dal regolamento. Regolamento che però l’alfiere di Toyota Gazoo Racing vuole che venga cambiato: «Mettiamo caso, hai avuto un weekend difficile e stai correndo, diciamo, sesto o qualcosa del genere, ma poi c’è qualcuno che si è ritirato giovedì, ha salvato le gomme e torna per vincere la Power Stage e prendere i cinque punti», ha illustrato con chiarezza il busillis Evans. E ancora più chiaramente: «Hai disputato l’intero percorso per otto punti e loro hanno fatto una PS e ne hanno presi cinque o qualcosa del genere. Mi sembra sproporzionata come cosa».
Chi sa ben sfruttare le pieghe del regolamento sono i rivali principali di Toyota, ovvero Hyundai Motorsport. Pur essendo una squadra in affanno in questa stagione rispetto ai concorrenti, è interessante notare che subito dopo Ogier chi si è sempre distinto nelle Power Stage è Thierry Neuville, ma soprattutto Ott Tanak che ha vinto tre di queste prove particolari, in due casi quando era ormai fuori dalla zona punti a causa di un ritiro a metà gara; in un’altra circostanza, ovvero al Rally Italia Sardegna, l’estone correva ormai per il 24esimo posto finale, sempre a causa di problemi ed imprevisti con la sua Hyundai i20 Coupé WRC, e aveva chiuso secondo nella Power Stage.
Le tattiche con le gomme: “Meglio dare a tutti quattro pneumatici nuovi prima della Power Stage”
Evans poi ha voluto sottolineare un altro aspetto, ovvero la gestione delle gomme negli appuntamenti su sterrato, e in particolare il bilanciamento tra le hard e le soft (in Portogallo Pirelli ha fornito in misura maggiore le prime, ma le morbide si erano rivelate più adatte) e le tattiche associate. «In genere abbiamo una quantità limitata di soft, e se qualcuno riesce a risparmiarle può fare una grande differenza. Lo abbiamo visto nelle gare, alcuni dei piloti si sono ritirati e poi hanno affrontate la domenica prima di iniziare la Power Stage con pneumatici nuovi di zecca, laddove io ero lì con due slick montate sul retro e due gomme integre davanti. Non hai possibilità di lottare per quei punti. A volte può sembrare un po’ ingiusto», commenta Evans, secondo il quale una via d’uscita sarebbe quella di fornire a tutti quattro gomme nuove prima della Power Stage, in modo da evitare che si creino figli e figliastri.
Matton apre ad una revisione?
Una ipotesi sulla quale si è detto possibilista Yves Matton, a capo del settore Rally in FIA, interpellato anch’egli su DirtFish. Tuttavia, si tratta di una eventualità che andrebbe contro i propositi in termini di «risparmio e sostenibilità» sui quali punta il WRC. «Stiamo cercando di ridurre il numero di pneumatici», spiega Matton, puntualizzando comunque: «Di sicuro, è un tipo di approccio, quello della domenica, che dobbiamo rivedere».
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing