Hyundai Motorsport torna dal Rally del Galles se non con le pive nel sacco, almeno con un minimo di inquietudine. Thierry Neuville è ancora leader del WRC 2018, però si è rifatto avanti un pessimo cliente quale è Sébastien Ogier, vincitore del Dayinsure Wales Rally GB ed ora a 7 punti dalla vetta tra i piloti occupata dal belga. Inoltre Toyota, piazzando due suoi uomini sul podio, allunga la sua leadership tra i costruttori, distanziando ancora di più Hyundai con 20 lunghezze di differenza. Ma nulla è perduto per la scuderia di Alzenau, anche perchè il Galles non è stato proprio un flop.
L’errore di Neuville e una difficile rimonta
Prendiamo Neuville, pilota che sta vivendo un anno in cui sta dimostrando un’ottima forma sulla i20 Coupé WRC, e incapace di darsi per sconfitto anche nelle difficoltà. Infatti, pur vedendosi compromessa la strada verso la vittoria nella mattinata della seconda tappa, riesce a mettere a segno una bella rimonta sino al quinto posto finale, con dietro di sé i suoi compagni di squadra Andreas Mikkelsen (sesto, nonché vincitore di tre PS) ed Hayden Paddon (settimo): i tre moschettieri Hyundai si ritrovano affiancati l’un l’altro nella classifica del Rally del Galles in soli quattro secondi.
Neuville ha pagato l’insidia del fondo scivoloso e fangoso degli sterrati nella PS 11, in cui finisce lungo su un affossamento a bordo strada, piantandosi nella buca con l’anteriore della vettura. Ripartito grazie all’aiuto fondamentale del pubblico, è costretto a riconsiderare la sua gara dalle retrovie della top ten, dopo aver guidato in seconda posizione dietro ad Ott Tanak (poi ritiratosi pure lui qualche speciale più tardi).
Smaltito il primo vero errore di stagione dopo quello ad inizio anno al Rally di Montecarlo, al buon Neuville non resta che provare a risalire di posizioni e a conquistare il massimo dei punti della Power Stage di Gwydir, prova collocata nell’inedita posizione ad inizio della mattinata di domenica e non alla fine, come di solito avviene. Tuttavia l’impresa del Rally di Tuchia, in cui il pilota si era ritrovato più o meno nella stessa situazione, non si ripete e il belga non va oltre al quarto tempo e i 2 punti conquistati, per un totale di 12 portati a casa dopo il weekend. Tanto basta per continuare a stare in vetta nel Mondiale, ma l’incedere di Ogier si sta facendo sempre più minaccioso, soprattutto ora che ha riaperto il campionato.
Nandan: “Accettiamo il risultato ed andiamo avanti”
Ora, a due tappe del WRC dalla conclusione, la situazione in casa Hyundai inizia a farsi tesa: solo all’inizio di questa estate sembrava che il sogno iridato tra i piloti e costruttori potesse essere a portata di mano, ma poi complici una serie di fattori (un set – up che non ha dato in alcuni frangenti le risposte sperate, l’ascesa irresistibile di Tanak, forse una certa rilassatezza?) hanno determinato un arretramento del vantaggio della casa coreana. Ci sono circa 86 punti in palio nei prossimi due appuntamenti, e non saranno appannaggio di chi commette errori: questo alla Hyundai lo sanno bene, e possiamo stare certi che non verrà lasciato nulla al caso per non farsi soffiare almeno un titolo iridato. «Dobbiamo accettare il risultato, imparare dall’esperienza e andare avanti» ha dichiarato il team principal Michel Nandan, che analizza il loro Rally del Galles: «Il nostro obiettivo era recuperare tutto ciò che potevamo dopo un weekend difficile. Siamo arrivati a questo rally sperando di lottare per un podio, o anche per la vittoria, ma ciò non è accaduto. Non siamo riusciti a impostare il set-up corretto delle vetture. Abbiamo fatto dei miglioramenti durante il venerdì pomeriggio, e le cose sono andate meglio sabato, ma col problema di Thierry siamo rimasti troppo indietro». E conclude, in vista del Rally di Catalogna di fine mese (dove tornerà Dani Sordo, al posto di Paddon): «Sarà una battaglia in salita, ma dobbiamo dare tutto il possibile».
Qui la cronaca conclusiva del Rally del Galles con le classifiche.