Apriamo un giro di dichiarazioni da parte dei piloti di Hyundai Motorsport, che come i loro colleghi del WRC sono fermi al palo in attesa che la tanto rinviata ripartenza del campionato mondiale rally possa avere luogo.
Dani Sordo ospite di WRC Backstories
Partiamo da Dani Sordo, che in questa settimana è stato il nuovo ospite dell’ormai tradizionale appuntamento del podcast WRC Backstories, curato da Becs Williams. Uno spazio che, come abbiamo visto, non approfondisce solo l’aspetto sportivo dei protagonisti intervistati, ma anche quello più personale. Alla pari dei suoi colleghi, a Sordo è stato chiesto come andava a scuola, e come molti dei suoi colleghi anche lo spagnolo ha ammesso di non essere stato un appassionato studente modello: l’unica cosa di cui si rammarica è non essersi applicato con l’inglese. «All’inizio della mia carriera parlavo malissimo inglese e mi sentivo davvero inadeguato – rivela – perciò se tornassi indietro, migliorerei certamente questa lingua».
Sordo: “Se mi ritirassi domani, sarei comunque felice”
Altra domanda di rito riguarda i primi passi nella carriera e se ci fosse stato supporto da parte dei genitori, ed il fresco 37enne ha confermato che i suoi hanno sostenuto la sua passione, ed in particolare ha rivelato che la madre è molto appassionata e competente sui rally. Andando invece sulle questioni più interessanti, ovvero quelle sportive, Sordo guardandosi indietro ha spiegato di essersi trovato bene con i team con cui ha corso come Citroen, Mini ed oggi Hyundai. «Se decidessi di ritirarmi domani, sarei comunque soddisfatto di tutto quello che ho fatto», ed ha anche sostenuto di sentirsi più forte oggi, pur non sapendosi spiegare perché. «Sarà magari la Hyundai i20 Coupé WRC, è bella da guidare. Ma in ogni caso ho più esperienza, sono più focalizzato, sono affamato di vittorie e desidero stare al top».
Infine, ha rivelato di avere un’ottima considerazione del team principal Andrea Adamo («È una persona speciale, mette pressione a tutti, con lui la squadra è nelle migliori condizioni per lavorare», punto di vista sposato tra l’altro anche da altri colleghi in Hyundai) e che al momento il suo futuro è correre, e non pensa per ora al ruolo di manager o capo di una squadra.
Neuville: “Verranno introdotti dei cambiamenti stupidi”
Passiamo ora a Thierry Neuville, che sotto l’aspetto da tranquillo nerd delle corse ogni volta lancia dei siluri da far tremare le pareti. In una intervista recentissima rilasciata a Rallit.fi il belga ha parlato del futuro del WRC, comprendendo il contenimento dei costi per attirare più costruttori ma, al tempo stesso, scagliandosi contro le normative tecniche delle prossime vetture (ricordiamo che Neuville è stato tra i più critici sull’ipotesi di livellare le future Rally1 sulla classe inferiore, la R5): «Penso che verranno introdotti molti stupidi cambiamenti, e se nessuno riesce ad entrare nel WRC a causa delle nuove regole, non ho idea di come tutto ciò potrà avere senso. Ad esempio, sono abbastanza sicuro che presto torneremo all’attuale cambio. Allora, qual è il punto di questo cambiamento? Quattro anni fa, volevamo fare un passo avanti nello sviluppo e questi cambiamenti erano positivi per tutti [ovvero quando vennero introdotte le più performanti World Rally Car Plus, ndr]. Improvvisamente, tuttavia, decidiamo di fare un passo indietro in termini di tecnologia». Le nuove vetture a regime dal 2022 godranno di una serie di semplificazioni a livello di trasmissioni (solo cinque marce), di sospensioni e senza differenziale centrale.
“Rovanpera sarà il numero uno in futuro”
Infine, Neuville dedica parole di stima per un avversario: a specifica domanda (sempre rivolta dai tipi di Rallit.fi) su chi fosse il più tosto rivale del gruppo dei finlandesi in azione nel WRC, il belga non ha avuto dubbi. «Se guardiamo chi è il più esperto, il più veloce e il più affidabile, in questa stagione direi Kalle [Rovanpera]. Ha fatto un buon lavoro. Ma credo che nella scorsa stagione, ad esempio, Esapekka Lappi avrebbe potuto essere il migliore finnico se avesse avuto una vettura competitiva. Tuttavia, Lappi ha cambiato diverse auto negli ultimi anni ed è stato certamente difficile per lui. Non ci si può aspettare di essere sempre al top rispetto alla concorrenza. Tuttavia, sono sicuro che Kalle sarà il numero uno in futuro», ha sentenziato Neuville.