WRC | Citroen al Rally Italia Sardegna: Ogier per mantenere la leadership, Lappi per salvare il posto

Citroen e le difficoltà che attendono al Rally Italia

Dalle parti di Citroen ci si aspetta un difficile Rally Italia Sardegna, con Ogier che partirà per primo sugli insidiosi sterrati e Lappi che dovrà per forza raddrizzare una stagione generalmente opaca
WRC | Citroen al Rally Italia Sardegna: Ogier per mantenere la leadership, Lappi per salvare il posto

Citroen si avvia nella seconda parte di stagione del WRC con il proprio pilota di punta, Sébastien Ogier, in vetta tra i piloti. Una leadership però non blindata, in un campionato mai come quest’anno parecchio incerto. Ed in questo contesto cade il tecnico, complesso e durissimo Rally Italia Sardegna.

I risultati ottenuti da Citroen al Rally Italia

Non bisogna lasciarsi incantare da certi paesaggi da cartolina che offre l’isola, visto che parliamo di una gara infernale, su sterrati aspri, strade strette e condizioni – anche climatiche – tali da mettere sotto stress e pressione vetture ed equipaggi. Un quadretto che però non intimorisce i top team, a cominciare da Citroen Total WRT, forte di sei podi in sette gare ottenuti sino ad oggi nel WRC 2019. La C3 WRC ha dato segno di buone prestazioni sugli sterrati, sebbene lo stesso Ogier abbia lamentato problemi di prestazioni in regimi di basso grip. In passato, comunque, la casa francese ha conquistato cinque vittorie al Rally Italia, quattro delle quali nella location sarda (ma ancora zero con l’ultima versione della vettura). Per questo motivo lo scorso mese, prima della trasferta in Portogallo, il team è volato in Gallura, località della Sardegna, per svolgere con i suoi equipaggi due giorni di test sulle strade che un tempo facevano parte del programma del RIS, prima dello spostamento nel quartier generale di Alghero.

Il francese guidato alle note da Julien Ingrassia, dal canto suo, ha ottenuto tre successi, ma è dal 2015 che non sale sul gradino più alto del podio nella tappa italiana. Inoltre quest’anno debutta sui terribili sterrati sardi con la C3 WRC, ed in virtù della sua leadership aprirà – e pulirà per gli avversari – le strade nella prima giornata, con tutti i problemi di aderenza che si ritroverà ad affrontare. Ma Ogier è tipo che non si lascia abbattere e che proprio nelle difficoltà trova il propellente per andare più forte.

“Mi aspetto un weekend difficile al Rally Italia Sardegna”

«Correre per primi in Sardegna significa che possiamo più o meno cancellare le nostre possibilità di vincere fin dall’inizio», smorza gli entusiasmi Ogier, terzo al precedente Rally del Portogallo e fautore di una inaspettata polemica con Hyundai a fine gara. «Sembra che non ci sarà alcun aiuto per sperare in un tempo più instabile, visto che non è prevista pioggia come quella caduta l’anno scorso. Quindi mi aspetto un weekend difficile ma, come sempre, darò il mio massimo assoluto, indipendentemente dalle circostanze, e vedremo quanti punti otterremo alla fine del weekend. La Citroen C3 WRC ha subito dei chiari progressi di recente e ho avuto un buon feeling in Portogallo. La nostra prestazione al primo giorno determinerà ancora una volta gran parte del nostro risultato complessivo».

La situazione delicata di Esapekka Lappi

Dall’altra parte, c’è chi ancora si lecca le ferite, ed arriviamo ad Esapekka Lappi, l’altra metà del cielo Citroen in questo WRC 2019. Il finlandese, dopo un’altra prestazione non esaltante in Portogallo (seppure non disastrosa come è avvenuto ad esempio in Argentina, visto che a sprazzi ha dato prova di ottimi tempi con la C3 WRC), ha vissuto una prima parte di stagione al di sotto delle attese, se escludiamo quel secondo posto in Svezia che sta diventando sempre più un fortuito caso isolato.

Lappi ha ammesso, dopo il Portogallo, di sentire ormai una certa pressione su di lui e il navigatore Janne Ferm, chiamati a dar man forte ad Ogier per la classifica costruttori ed invece corresponsabili dell’attuale terzo posto del team nella classifica. Eppure, in Sardegna il pilota ha dato saggio di ottime prestazioni, come avvenne nel 2017, alla sua seconda prova nel WRC in carriera con sei prove speciali vinte, Power Stage inclusa; l’anno scorso migliorò ulteriormente i propri risultati con un terzo posto finale. Certo, correva in Toyota all’epoca, ma sicuramente Lappi con il Sardegna ha un feeling particolare, che spera di poter recuperare il prossimo weekend avvantaggiandosi anche dell’ottima posizione di partenza (sarà infatti nono) nella giornata di venerdì.

«Sicuramente abbiamo imparato la lezione dal Portogallo – spiega il pilota – Per quanto riguarda la Sardegna, è un rally in cui non bisogna spingere sempre a tavoletta, soprattutto nelle seconde manche, perché è necessario prendersi cura della vettura e stare attenti alle rocce che spuntano. Dato che il primo giorno partiremo in nona posizione, dovremmo in ogni caso avere un vantaggio. Sta a noi fare il meglio. Se manteniamo la stessa velocità in Portogallo e non commettiamo errori durante i tre giorni, dovremmo ottenere un buon risultato. Sono determinato a produrre una prestazione solida e coerente in tutte e tre le tappe di gara. Questa è davvero la mia priorità numero uno per il prossimo fine settimana», conclude un carico e fiducioso Lappi.

Il Team Principal Pierre Budar non nasconde il fatto che sarà una prova difficile per tutti, specialmente «per Sébastien e Julien, dato che ancora una volta puliranno le strade per i loro rivali il primo giorno, dove la situazione è indubbiamente ancora più tosta qui che in Portogallo. Detto questo, sappiamo quanto siano talentuosi e competitivi questi ragazzi. Faranno sicuramente del loro meglio per affrontare quello che è un chiaro svantaggio, soprattutto perché i test che abbiamo svolto prima del Portogallo ci hanno permesso di apportare ulteriori miglioramenti alla C3 WRC. Ciò è stato confermato durante il rally, anche se è stato difficile dimostrarlo». Per quanto riguarda l’altro equipaggio, Budar conclude: «Nel frattempo, Esapekka ha una grande possibilità qui data la sua posizione in ordine di partenza. Dovrà dimostrare consistency durante tutta la corsa e riuscire a mantenerla dall’inizio alla fine. Certamente ha le capacità, ne siamo convinti».

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