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WRC | Citroen al Rally di Catalogna con il ritorno di Sebastien Loeb

Citroen Total Abu Dhabi WRT si prepara per il penultimo appuntamento del WRC 2018 (nonchè ultimo in Europa e primo ed unico misto terra/asfalto), ovvero il Rally RACC Catalunya – Rally de España, o più semplicemente Rally di Catalogna. Per l’occasione la line – up del team vedrà il ritorno di un pilota che ha fatto la storia della disciplina con Citroen: accanto infatti ai confermati Craig Breen (con Scott Martin) e Khalid Al Qassimi (con Chris Patterson), risale a bordo della C3 WRC l’equipaggio formato da Sébastien Loeb e il suo fidato navigatore Daniel Elena.

L’approccio umile di Loeb al Rally di Catalogna

I programmi di Citroen per questa stagione hanno visto infatti la partecipazione del nove volte campione mondiale rally in tre appuntamenti, di cui il Rally di Catalogna rappresenta l’ultima partecipazione prevista in questo 2018 dopo il Messico e il Tour de Corse. Loeb è una assicurazione giacché in carriera ha già vinto altre otto volte in questa terra, di cui tre volte a partire dal 2010, ovvero da quando l’evento ha sposato il fondo misto. A tal proposito, questa caratteristica unica è studiata per mettere alla prova le capacità di adattamento e la versatilità degli equipaggi, alle prese con gli sterrati nella prima tappa e con gli asfalti nelle successive due.
Saranno utili alla causa perciò dei piloti di grande esperienza come lo stesso Loeb, che dopo essere stato appiedato (assieme a tutta la squadra) da Peugeot nel Mondiale Rallycross, nel quale la casa francese ha deciso di non gareggiare più dal 2019, potrebbe – si vocifera – tornare ancora una volta nel WRC con Citroen il prossimo anno, sempre per qualche appuntamento e non per tutta la stagione, ma a fianco del suo erede in fatto di trionfi nel rally Sébastien Ogier: un vero e proprio dream team.
Nell’attesa che queste voci trovino conferma, il presente dell’alsaziano prevede il ritorno nella prova catalana per la prima volta dal 2012: motivo per cui Loeb mantiene un profilo basso, nonostante i buoni feedback ricevuti in Messico (con tre speciali vinte, nonostante fosse al debutto in gara con una C3 WRC) e in Corsica, con altre tre PS conquistate con i migliori tempi. «Dopo aver ottenuto buoni risultati in entrambi i tipi di fondo in Messico e in Corsica – spiega – non mi dispiacerebbe completare un intero rally senza errori. Spetta ora a me mettere assieme le cose, dallo start alla conclusione, dopo i due giorni di test che sono andati bene». Ed afferma con una certa dose di understatement: «Gli standard sono così alti che sarebbe alquanto pretenzioso dire che potrei mettermi allo stesso livello dei tre sfidanti principali per il titolo, ma spero comunque di trovarmi più o meno al loro passo». E sulla gara: «Se ci saranno condizioni di asciutto nella prima giornata, dovremo assicurarci il massimo vantaggio possibile dalla nostra posizione, perché la maggior parte delle cose avvengono in questa tappa che presenta rocce ben nascoste ed incassate nel terreno quasi ovunque».
Il suo navigatore Daniel Elena ricorda i momenti difficili avuti in Catalogna prima di arrivare alle vittoria nel 2005, in una stagione che li ha visti trionfare nel WRC sebbene avessero deciso di ritardare la conquista del titolo nei precedenti round in Galles e in Giappone per la concomitanza della scomparsa di Michael Park, navigatore di Markko Märtin nonché loro grande amico. Relativamente al Catalogna, Elena asserisce che la prova non sia cambiata molto nel tempo, perciò ritiene che ci siano al limite 60 o poco più chilometri di nuove note da redarre.

Le difficoltà del fondo misto

Saranno 18 le prove speciali da affrontare per un totale di 331,58 km cronometrati: considerata la particolarità del fondo misto, venerdì pomeriggio i team avranno a disposizione un’ora e quindici minuti (e non i soliti quarantacinque minuti) per modificare i settaggi, dalla configurazione per sterrato a quella su asfalto, e disporranno di 30 gomme Michelin per tutto il rally. In pratica, soltanto la carrozzeria e il motore rimarranno invariati, mentre verranno sostituite le sospensioni, il telaio, il cambio, le assi, il sistema di trasmissione, lo sterzo e i freni.
Tra le novità nel percorso di quest’anno la nuova Terra Alta di venerdì, prova speciale che ora si chiama La Fatarella-Vilalba da percorrere nella direzione opposta rispetto agli anni precedenti, ma che mantiene i circa tredici chilometri su asfalto da correre con gomme da terra. Studiato per far risaltare i piloti più versatili e talentuosi, il Rally di Catalogna non spaventa più di tanto Citroen, capace di vincere questa prova 10 volte negli ultimi vent’anni, tra cui i già citati otto trionfi di Loeb (sia con la Xsara WRC che con la C4 WRC) e l’ultimo l’anno scorso, con Kris Meeke.

Le dichiarazioni di Breen e Al Qassimi

Reduce dai buoni risconti in Galles, dove ha sfiorato quasi il podio, Craig Breen è un cultore dell’asfalto, ma non dovrebbe avere grossi problemi sugli sterrati, giacché la prova non è cambiata molto nel corso degli anni come abbiamo accennato. Questo dovrebbe compensare la sua scarsa esperienza in Catalogna: «Sono molto felice di correre ancora una volta sull’asfalto, la mia superficie preferita – afferma – soprattutto se considero il fatto che ci saranno molti tifosi del mio Paese che giungeranno per sostenermi». Per spuntarla sul cemento Breen rivela che farà affidamento alla sua esperienza nei kart per «orientarmi rapidamente su queste strade sconnesse e simili ad un circuito. […] Cercherò senz’altro di ripartire dove ho terminato nel Galles e lottare per finire sul podio».
Breen partirà ottavo, mentre Loeb undicesimo: la cosa dovrebbe aiutarli in caso di condizioni delle strade asciutte, ma ovviamente se piovesse (eventualità non molto frequente, a dire il vero), la situazione potrebbe farsi più complicata. Al Qassimi, invece, punterà a concludere la prova come è avvenuto le altre volte in stagione: «Sono felice di tornare al Catalogna: amo correre qui, e apprezzo in particolare la tappa su sterrato, anche se è spesso intricata. Cambiare da una superficie all’altra in un weekend richiede una grande abilità di adattamento ed è ciò che rende questo round così difficile ma interessante al tempo stesso».
Chiosa il Team Principal di Citroen Pierre Budar: «Come nel Galles, l’obiettivo sarà quello di lottare per le prime posizioni. Il meteo nella prima tappa su sterrato avrà un grande peso sulla nostra performance, ma se gestiremo la cosa per arrivare alla fine di venerdì in una buona posizione nella classifica generale, potremo contare sulle buone prestazione della C3 WRc su asfalto per provare a replicare la vittoria dell’anno scorso. Sia Sébastien che Craig hanno dei solidi precedenti qui: Seb ha vinto otto volte ed ha dimostrato quest’anno di non aver perso nulla del suo talento, mentre Craig arriva in Catalogna in ottima forma dopo il buon risultato nel Galles».

Luca Santoro:
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