A quanto pare, le indiscrezioni sull’ingresso di Monza come appuntamento culminante del WRC 2020, spuntate fuori improvvisamente lo scorso giugno (siamo stati tra i primi a captare questo rumor dai media esteri), qualche fondo di verità ce lo avevamo: o almeno, questo sembra trasparire dalle parole di Yves Matton.
L’iniziale proposta del Monza Rally Show
Il Direttore Rally per la FIA infatti ha lasciato intendere una parziale ammissione da quanto detto ai microfoni di DirtFish. Nel momento in cui il Mondiale Rally perdeva una dopo l’altra le proprie gare, dalle parti federali e del WRC Promoter ci si guardava intorno per vedere se sarebbe stato possibile inserire appuntamenti ex novo almeno per quest’anno. L’opzione di un secondo round in Italia dopo la Sardegna pare quindi sia stata sul tavolo, ma l’idea iniziale prospettata alla FIA era più in linea con il format del Rally Show, quindi prove in pista con ostacoli ad hoc e così via. Qualcosa che però non andava a genio alla dirigenza del settore in FIA e non collimava con l’idea di un vero e proprio rally, come racconta Matton sulle pagine di DirtFish.
«In primo luogo, penso che sia importante cercare di avere tanti round quanti ne avremmo avuti per il campionato – ha spiegato l’ex team principal di Citroen -, per contribuire a dare valore alla competizione. Qualche mese fa abbiamo avuto questa proposta da Monza per avere un evento solo in pista, quindi un Monza Rally Show, se così si può dire. Posso dire che io ed anche il management della FIA non eravamo a favore di una cosa del genere».
“L’ACI Rally Monza sarà un rally vero e proprio, ma i format con la pista potrebbero essere usati in futuro”
La proposta così cadde momentaneamente nel vuoto, ma si trattava di una ritirata strategica: nel frattempo il format fu ripensato, con meno show e più rally vero e proprio, con prove speciali nei dintorni della pista e nel territorio adiacente. «[…] Sin dall’inizio mi sono spinto nel dire che un evento misto potrebbe essere qualcosa di nuovo e di interessante. Abbiamo delle vere e proprie prove da rally miste ad un evento in pista, cosa che sarà qualcosa di nuovo. E da sempre dico che l’anno 2020 è quello per provare cose che forse funzioneranno e che potremo usare di nuovo in futuro in altri Paesi», ha puntualizzato Matton. E per rendere chiaro il concetto, ha aggiunto: «Il rally mostrerà delle vere e proprie PS su pista per quanto sarà possibile, ma non saranno con chicane o balle di paglia come succedeva in passato con il Monza Rally Show».
Ricordiamo che l’ACI Rally Monza è previsto nel weekend del 4-6 dicembre, e chiuderà la stagione 2020 del WRC (salvo imprevisti legati alla pandemia) subito dopo il penultimo round di Ypres, in Belgio.