La decisione definitiva si è fatta attendere, ma alla fine la casa automobilistica coreana ha sciolto la riserva e ha dato il proprio assenso alla partecipazione di Hyundai Motorsport alla nuova era ibrida del WRC.
Tutti e tre i costruttori entrano nell’era ibrida del WRC
Una notizia attesa che inizialmente non sembrava così scontata, con il rischio che il marchio potesse decidere di non partecipare più al più alto livello del Mondiale Rally con le proprie World Rally Car (che dal 2022, con i nuovi regolamenti tecnici, si chiameranno Rally1), impegnandosi solo nei campionati di supporto del WRC2 e WRC3 con la nuova i20 N Rally2 e con i team clienti. Ed invece nel corso delle ultime settimane ha iniziato a filtrare un certo ottimismo, come fece intendere lo stesso team principal Andrea Adamo, che con il suo staff di ingegneri e tecnici della squadra si stava tenendo comunque pronto per iniziare lo sviluppo della futura Hyundai i20 N Rally1 (basata quindi sulla nuova generazione della linea N, su cui si fonda anche la Rally2 prossima all’omologazione), mentre Toyota Gazoo Racing e soprattutto M-Sport avevano già dato il loro assenso alla nuova era ibrida e stavano già approntando il lavoro da fare (i britannici che schierano le vetture Ford sono già partiti con i primi test, mentre il team del marchio giapponese con base in Finlandia dovrebbe iniziare questa estate).
Nessun rischio quindi che l’anno uno della rivoluzione ibrida potesse partire con due soli costruttori, sebbene Ford sia impegnata in maniera semiufficiale: con Hyundai si completa il quadro, con tutte e tre le grandi realtà del WRC che hanno dato l’ok ai regolamenti e firmato il proprio impegno nel campionato dal 2022 al 2024, seguendo il ciclo di omologazione delle Rally1 che sarà di tre anni. Successivamente, si vedrà quale tecnologia implementare nelle vetture rally, come ha spiegato di recente il responsabile per il settore in FIA Yves Matton, e si spera nel frattempo possano aggiungersi altri costruttori (cosa che al momento non avverrà nel 2022).
Il commento di Andrea Adamo
Qualche indizio sull’impegno di Hyundai nelle tecnologie sostenibili anche nel WRC era dato dalla parallela adesione al Pure ETCR, campionato Touring totalmente elettrico la cui adesione è stata formalizzata lo scorso febbraio, schierando la Veloster N ETCR. Per il marchio coreano si tratta di un nuovo capitolo nel WRC, il cui corso con la i20 World Rally Car è iniziato nel 2014 per culminare con la conquista di due titoli costruttori nelle ultime due stagioni.
«Hyundai Motorsport esiste per supportare gli obiettivi globali fissati da Hyundai Motor Company, offrendo una piattaforma credibile per dare luce alla tecnologia automobilistica attuale e futura», ha commentato Adamo, che tra i team principal si è sempre dimostrato il più realista riguardo l’applicazione delle tecnologie sostenibili nel mondo rally. «Attraverso le corse e i rally, siamo in grado di influenzare e dare una direzione allo sviluppo delle auto stradali Hyundai di domani; questo è un vero onore e un ruolo che prendiamo incredibilmente sul serio». I rally e le varie competizioni sono infatti il laboratorio ideale per le case automobilistiche per sviluppare future tecnologie, al di là del discorso dell’ibrido e dell’elettrico. «Siamo quindi lieti di supportare la direzione futura delineata dalla FIA e dal WRC Promoter con i nuovi regolamenti ibridi del 2022. Svilupperemo la nostra vettura attorno alla Hyundai i20 N, che a sua volta è stata ispirata dal nostro successo nel WRC fino ad oggi. Come due volte campioni, accogliamo con favore la nuova sfida e non vediamo l’ora di sventolare la bandiera Hyundai in questa nuova era», conclude Adamo.
“L’ibrido nel WRC sarà una pietra miliare in questo sport”
Dal WRC 2022 avremo quindi un Mondiale non solo con nuove vetture, ma con un parco assistenza dove spiccheranno fonti di approvvigionamento verdi e l’introduzione di carburanti sostenibili. Una rivoluzione a tutto tondo che cambierà il volto di questa competizione, coniugando prestazioni, sostenibilità e costi quanto più possibile non esagerati, come ha commentato l’amministratore delegato del WRC Promoter Jona Siebel: «Non è esagerato dire che l’introduzione della tecnologia ibrida sostenibile per la categoria principale del WRC segna una delle più grandi pietre miliari nella storia di questo sport. È giusto che un progresso così importante venga accolto con favore nella stagione del 50esimo anniversario del campionato. Insieme alla FIA e ai costruttori, WRC Promoter è pienamente impegnato nell’introduzione di auto più ecologiche. Il propulsore ibrido è parte integrante dell’industria automobilistica mentre il mondo si muove verso un futuro più sostenibile, ed è essenziale che il WRC sia allineato a questa evoluzione». Non solo, c’è anche un altro scopo: «Fornire una perfetta piattaforma di ricerca e sviluppo per l’industria automobilistica per mostrare la nuova tecnologia», spiega Siebel. «Il WRC rimane il campionato più duro del motorsport per le auto di serie e la leadership di questi team invia un messaggio positivo sul suo futuro ad altri costruttori che stanno valutando di unirsi alla serie».
Il motorsport come banco di prova per la nuova mobilità stradale
Tornando a Hyundai, è arrivato anche il commento del vicepresidente e capo della sottodivisione N Brand Management e Motorsport di Hyundai Motor Company Till Wartenberg, che si è soffermato sull’impatto di questo impegno nello sviluppo delle future auto stradali: « Il motorsport rimane un banco di prova estremamente prezioso per i futuri modelli di mobilità e la tecnologia di Hyundai. È fondamentale per noi abbracciare soluzioni più sostenibili, quindi siamo lieti di vedere il WRC muoversi in questa direzione con nuove normative ibride che creeranno un collegamento più rilevante con la nostra tecnologia dei veicoli stradali. Sosteniamo la sfida e sappiamo che il team esperto di Hyundai Motorsport farà tutto il possibile per mantenere il titolo e lo status di vincitori del rally che hanno costruito negli ultimi anni. L’impatto positivo che le attività sportive hanno sul nostro marchio N ad alte prestazioni e sul marchio madre Hyundai non dovrebbe essere sottovalutato; è la piattaforma ideale su cui possiamo sviluppare la tecnologia del futuro, mettendo in mostra la pura passione e il divertimento di guidare le auto Hyundai».
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport