Qualche giorno fa il presidente della FIA Jean Todt ha lodato la tenuta flessibile di tutti gli addetti ai lavori del WRC (team, organizzatori e via dicendo) che hanno fatto in modo che il campionato potesse comunque andare in porto in tempi pandemici, nonostante lo scorso anno il calendario è finito inevitabilmente sotto la scure del Covid che ha lasciato in piedi solo sette appuntamenti su tredici inizialmente previsti. Ma almeno il Mondiale non è stato annullato del tutto ed i titoli sono stati regolarmente assegnati.
Il WRC 2021 procede secondo la tabella di marcia, nonostante tutto
Yves Matton, direttore Rally per la FIA, ha fiducia che la quota di gare fissate per il 2021 frutto anche di un compromesso tra WRC Promoter e team, ovvero dodici, possa rimanere invariata. Due sono già andate in archivio, ovvero il Rallye di Monte Carlo e l’Arctic Rally Finland, a sua volta sostituto in corsa del cancellato Rally di Svezia, e la cosa ci dà due dati fondamentali: la capacità di risposta del WRC Promoter nel trovare immediatamente una non facile gara alternativa in pochissimo tempo, visto che parliamo di un round che doveva essere con condizioni invernali, e l’accortezza di archiviare i primi due appuntamenti dei mesi freddi nonostante l’escalation della pandemia, con la mossa intelligente presa in fase di scrittura del calendario 2021 di far riprendere il WRC a fine aprile, con il terzo round in Croazia, e con la speranza che il Covid possa rallentare la sua corsa anche grazie alle campagne vaccinali. Per carità, suona come una pia illusione visto che gli esperti parlano di un allentamento della morsa pandemica in estate, forse, sperando si dia una netta accelerata con la distribuzione ed inoculazione dei vaccini.
“I vaccini ci danno speranza anche per il WRC”
Matton, dicevamo, resta ottimista, anche alla luce dei risultati dello scorso anno e l’applicazione dei protocolli di sicurezza sanitaria per gli eventi del Mondiale che, ad oggi, ha funzionato molto bene, dimostrando che si possono fare grandi eventi sportivi anche in piena pandemia. Più o meno. «Ovviamente, dobbiamo ancora affrontare un periodo estremamente impegnativo, soprattutto se consideriamo le restrizioni nazionali in corso che rimangono giustamente in vigore per controllare la diffusione del Covid-19. Ma il lancio del vaccino ci dà speranza ed è chiaro che la volontà [di gareggiare] da parte di piloti e team – e per gli organizzatori di organizzare eventi – rimane forte», ha spiegato Matton su AutoSport. «Dimostra anche che in questo momento difficile siamo stati in grado di creare opportunità, come l’Artic Rally Finland, un evento completamente nuovo in un nuovo territorio per il WRC. Abbiamo faticato nel trovare ogni anno la neve al Rally di Svezia, ma andare in Lapponia significava avere le condizioni giuste per un evento invernale. Grazie all’impegno di tutte le parti coinvolte, siamo stati in grado di ottenere grandi cose».
“Passo dopo passo tornerà il pubblico nelle prove speciali”
Poi il dirigente FIA svela: «Sono fiducioso che quest’anno avremo un programma di 12 eventi nel WRC perché ci siamo organizzati per avere alcuni appuntamenti di riserva, e sono in atto accordi per essere in grado di raggiungere un programma completo. Non sarà facile ma penso che il vaccino permetterà ai fan, passo dopo passo, di tornare nelle prove speciali», in sinergia con i regolamenti e ai protocolli di sicurezza fissati dalla FIA, ovviamente.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport