Persa la vetta della classifica costruttori del WRC 2020 dopo la Svezia, Hyundai Motorsport suona la carica per il Rally del Messico, terzo appuntamento del Mondiale e primo della stagione su sterrato.
Alti e bassi nei primi appuntamenti del WRC per Hyundai
Prima di approdare nel Paese centroamericano, il team principal Andrea Adamo aveva fatto mea culpa sulle debolezze della Hyundai i20 Coupé WRC in alcune gare iridate (due in particolare: il Rally del Galles e la Svezia, dove la squadra ha recentemente ottenuto “soltanto” un podio con Ott Tanak). In Messico sino ad oggi la scuderia di Alzenau non ha ottenuto vittorie nei suoi primi vent’anni nel WRC, cogliendo al massimo due terzi posti con Thierry Neuville (nel 2014 e nel 2017) ed un secondo posto con Dani Sordo nel 2018.
«Non possiamo certo dire di essere completamente soddisfatti delle prestazioni nei round di apertura della stagione. Massimizzare le nostre prestazioni in questi primi rally è importante in quanto ciò definirà le nostre ambizioni per il resto del campionato», ha affermato Adamo, conscio che ogni appuntamento sarà vitale per concretizzare la corsa al titolo: al momento Hyundai è scivolata al secondo posto della classifica costruttori a meno dieci punti da Toyota Gazoo Racing.
Le ambizioni di Neuville e Tanak
L’ambizione sarà quella ovviamente di cogliere la prima vittoria, a partire dai due piloti titolari, Neuville e Tanak. Il belga, attuale leader di campionato in coabitazione con Elfyn Evans, spera nell’impresa: «[Del Messico] serbo bei ricordi, incluso il nostro primo podio con Hyundai Motorsport. È sempre stato uno degli appuntamenti che desidero vincere. Non sono mai stato in grado di ottenere ciò, ma sarebbe bello che la situazione possa cambiare quest’anno», ha spiegato il trionfatore del Rallye di Monte Carlo, primo round del 2020.
Tanak, reduce dall’allenamento su sterrato (sua prima uscita competitiva con la i20 sul fondo terra, utile anche per testare le novità aerodinamiche della vettura che potremmo vedere in Messico) al Rallye Serras de Fafe di qualche weekend fa, intende procedere con la striscia positiva inaugurata in Svezia dopo l’incidente nel primo appuntamento del Rallye di Monte Carlo; tuttavia è ben consapevole delle difficoltà che si appresterà ad affrontare per la prima volta con la i20 Coupé WRC. «Il caldo e l’altitudine rendono il Messico un evento molto particolare nel calendario. Può essere difficile dal punto di vista fisico. In quota abbiamo meno ossigeno, quindi il nostro stile di guida dovrà essere fluido allorché la potenza del motore si ridurrà: dobbiamo perciò essere efficienti».
Lo stesso Tanak in una intervista al sito DirtFish ha ammesso di sentirsi un po’ più a suo agio con la vettura dopo le prime incursioni su sterrato nei test e nel Rallye Fafe, asserendo che l’auto sul fondo terra si comporta bene; ma ovviamente c’è a suo dire ancora spazio per altri miglioramenti, come si è visto ultimamente in Portogallo.
Debutto stagionale in Messico per Sordo
Al Rallye Serras de Fafe ha corso anche colui che vinse l’appuntamento in Portogallo lo scorso anno, ovvero Dani Sordo, che debutterà quest’anno nel WRC proprio in Messico. Lo spagnolo gioverà di una posizione di partenza favorevole nei primi giorni, ovvero dagli ultimi posti, cosa che gli farà trovare delle strade già tracciate dagli avversari, più pulite e quindi più veloci: diavolo di un Adamo, non lascia proprio nulla al caso. Dopo il podio del 2018, Sordo intende migliorarsi ulteriormente: «Voglio davvero vincere in Messico: abbiamo molto supporto e passione da parte dei fan, che si aggiunge alle caratteristiche di questo evento. Non vedo l’ora di tornare al volante».
Veiby e Grayzin a caccia della vittoria nel WRC2
Su una Hyundai i20 R5 ha corso al Rallye Fafe anche Nikolay Gryazin, sul punto di vincere il primo round del campionato portoghese almeno sino a quando una uscita di strada nella penultima prova speciale è costata al russo il trionfo. Gryazin tornerà assieme all’altro pilota Hyundai per il WRC2, Ole Christian Veiby, in Messico, alla ricerca anch’essi di una vittoria nella categoria, la prima di quest’anno.
Entrambi debutteranno nell’appuntamento centroamericano: «Svolsi giusto delle ricognizioni nel 2017 e nel 2018 – ha spiegato Veiby – quindi sono entusiasta di avere questa opportunità per gareggiare. Vogliamo basarci sul buon risultato che abbiamo avuto in Svezia [secondo nel WRC2, ndr]. Per il Messico, l’obiettivo è la vittoria nella R5». Gryazin, dal canto suo, ha detto: «Sono davvero entusiasta di prendere parte al Rally del Messico: avrò un po’ di tempo prima del’evento per acclimatarmi, ma non vedo l’ora di iniziare la gara e vedere cosa possiamo ottenere con la i20 R5».
Adamo si aspetta che i suoi equipaggi impegnati nel WRC2 in Messico possano compiere «un passo avanti». «Le prestazioni della i20 R5, sviluppate dal nostro dipartimento Customer Racing, sono state competitive. Non c’è dubbio che si tratti di un evento impegnativo, ma è questa la natura del WRC ed il motivo per cui siamo qui»
Intanto Mikkelsen riparte dal Belgio
L’anno scorso in Messico era presente come pilota Hyundai Motorsport nel WRC anche Andreas Mikkelsen, poi non più confermato nella squadra a fine stagione. Pur con la tiepida speranza di poter essere richiamato da Andrea Adamo, con quest’ultimo che ha lasciato uno spiraglio almeno per qualche gara (d’altronde lo stesso Craig Breen è stato schierato a sorpresa sulla terza i20 Coupé WRC in Svezia), il norvegese non resta con le mani in mano e si tiene occupato correndo con il fidato Anders Jæger in appuntamenti extra Mondiale.
L’equipaggio salirà a bordo della Volkswagen Polo GTI R5 (i due non correvano sulla vettura tedesca, sebbene di classe WRC, dai tempi gloriosi di Volkswagen nel Mondiale Rally: l’ultima volta nel 2016) per partecipare in Belgio all’Herock Spa Rally del prossimo weekend, proprio mentre dall’altra parte del mondo si gareggerà in Messico. Il team con cui correranno sarà il Pieter Tsjoen Racing, squadra dell’otto volto campione nazionale belga.
Qui il programma e gli orari del Rally del Messico 2020.