Alla fine di questo mese dovrebbero esserci maggiori certezze sul campionato WRC 2020, in merito alla seconda parte di stagione dopo i primi tre appuntamenti disputati prima della pausa obbligata causa Covid-19. Tuttavia se già dal Consiglio Mondiale del Motorsport della scorsa settimana si era trovato un accordo su buona parte dei round del campionato 2021, ma con un nulla di fatto per il momento per l’annata corrente, sembra ormai chiaro che il rebus del calendario 2020 sia sempre più intricato.
Il punto su quello che dovrebbe essere il resto del WRC 2020
Non a caso ogni tanto spuntano delle indiscrezioni, mentre qualche evento deputato all’ingresso nel campionato di questa stagione inizia a sfilarsi (è il caso del Rally Liepāja in Lettonia), ed altri scalpitano come l’Estonia o Ypres in Belgio. Sì perché ufficialmente restano in piedi tre round originari del WRC 2020, ovvero Turchia, Germania e Giappone, sebbene il secondo vacilli viste le restrizioni relative ai grandi eventi imposte nel Paese teutonico e lo scoppio di nuovi focolai. Circolava già una bozza con altri sei appuntamenti a chiudere l’anno, con un format che probabilmente vedrà ridursi la media dei chilometri competitivi da 300 a 250 in tutto. Tuttavia le grandi manovre in quel che resta del calendario 2020 non sono finite, con nuove e clamorose indiscrezioni che si fanno largo – e che riguardano anche l’Italia.
Torna a tremare il Rally Italia Sardegna 2020?
Il sito di Rallye Magazin lancia infatti la bomba: secondo la testata tedesca si correrà anche nel nostro Paese, ma probabilmente non al Rally Italia Sardegna. Pare – riportiamo il retroscena – che per un problema di budget da parte delle istituzioni locali e dall’ente per la promozione turistica l’evento condiviso tra Alghero ed Olbia possa saltare. La cosa contrasterebbe con le notizie invece in nostro possesso, ovvero l’impegno formale e sostanziale ufficializzato recentemente da parte della Regione Sardegna per sostenere la gara (anche se non ne conosciamo i dettagli in maniera esatta), che a questo punto slitterà comunque in autunno. Sembra perciò una voce che non presenta fondamenta solide: fonti da noi contattate di ACI Sport ci hanno espresso la propria sorpresa davanti a questo gossip.
Un secondo appuntamento a Roma e la chiusura a Monza?
Prendendo con beneficio di inventario questa indiscrezione, passiamo all’altra non meno clamorosa, sempre fornita da Rallye Magazin: fuori la Lettonia, dentro probabilmente l’Estonia e il Belgio con Turchia, Germania e Giappone più incerti, secondo la testata potrebbe esserci un secondo appuntamento autunnale al Rally di Roma Capitale, già appuntamento del Campionato Italiano ed Europeo Rally e che aprirà entrambe le serie 2020 il prossimo mese, ed addirittura un gran finale del WRC 2020 a Monza, sul circuito e dintorni nei quali a dicembre si svolge il tradizionale appuntamento del Rally Show.
Quest’ultima ipotesi poggerebbe le proprie basi sul supporto garantito da ACI Sport e da Pirelli, che sarà il fornitore unico dei pneumatici nel Mondiale Rally dal 2021 e sino al 2024 (e che ha già scelto vettura e pilota per i test di quest’anno). Inoltre dal punto di vista logistico e del pubblico è molto più facile gestire un evento chiuso in pista che sulle strade. Sarebbe uno sviluppo eccezionale e che potrebbe far storcere il naso ai puristi del mondo rally, sia tra il pubblico che tra i piloti. Non resta che attendere lo scioglimento della riserva da parte di FIA e WRC Promoter.