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WRC | Primi dettagli sulle linee guida FIA per la ripartenza dei rally: verso gare più corte

Come saranno i rally ai tempi della pandemia del coronavirus? La FIA ha fissato le proprie linee guida per la ripresa delle competizioni in tutta sicurezza, riviste in questi giorni alla luce dell’evoluzione del Covid-19.

Linee guida FIA: si punta a rally ridotti

Si tratta di una serie di indicazioni rivolte a tutti gli attori in campo, dai team con tutto il loro staff al personale di gara ed organizzativo, e che abbiamo già avuto modo di intravedere nei pour parler di Federazione, WRC Promoter e piloti. Come riporta anche DirtFish, parliamo delle famigerate modifiche al format di gara che già in alcuni campionati nazionali (tipo il nostro) vedranno applicazione nel 2020, ovvero la riduzione del chilometraggio e delle giornate di gara.

Una misura che implicherà weekend molto concentrati, prove speciali ridotte e da ripetere più volte come avviene di solito nei programmi dei rally interessati da eventi avversi (pensiamo al recente Rally di Svezia, letteralmente dimezzato e stravolto, ma per causa da un clima non proprio invernale che lo ha reso inadatto ai set-up da neve delle vetture). Per la FIA bisognerebbe puntare a prove speciali circoscritte, tali da poter controllare gli accessi, come in zone chiuse tipo «terreni privati o zone militari», e qui viene facile pensare alla base americana di Baumholder protagonista tradizionale del Rally di Germania (che però è a rischio quest’anno). Ricordiamo che in questo mese si è tenuto un prototipo di un possibile evento della disciplina ai tempi del virus, ovvero il Rally Sweden Lockdown: una sola giornata di gara per un minitorneo ad eliminazione e una singola prova speciale da ripetere più volte. Un format del tipo sprint che secondo Mattias Ekström, in gara nell’evento svedese, potrebbe indicare la strada per il futuro delle competizioni.

Le misure di sicurezza sanitaria per personale ed equipaggi

Ancora, le soste dei service potrebbero essere più lunghe «per consentire l’applicazione delle misure di distanziamento sociale» e non sarebbero previsti rifornimenti, mentre per quanto riguarda il controllo orario la tabella di marcia, mostrata dal copilota, dovrebbe essere inviata elettronicamente. Scomparirebbe il consueto spazio che chiude ogni giornata di gara, il Meet The Crews così come lo abbiamo sempre conosciuto, e i piloti, sempre secondo la FIA, dovrebbero essere tenuti a non togliersi i loro sottocaschi, quasi a mo’ di mascherina.

Questa è una parte delle indicazioni fornite dalla Federazione, dove figura anche la divisione in sottogruppi degli addetti ai lavori, ad esempio nelle varie funzioni di un team (gruppo equipaggio, gruppo meccanici, gruppo media…), oltre ad essere testati per il coronavirus prima e dopo il round. Pare comunque che questo venerdì potrebbero essere diramate dalla FIA linee guida più dettagliate per favorire la ripartenza dei rally, anche se tutte queste misure stravolgerebbero la quotidianità degli eventi come li abbiamo conosciuti. Ma d’altronde, il coronavirus ha ceduto il passo in Italia e in Europa ma continuano a spuntare focolai, mentre nel resto del mondo il Covid sta accelerando diffondendo in particolare i contagi negli Stati Uniti, Russia ed America Latina. È vero che nel nostro caso parliamo di eventi che si disputano perlopiù nel vecchio continente, ma evidentemente non c’è ancora da abbassare la guardia. 

Luca Santoro:
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