Archiviato dopo tanti patemi d’animo il Safari Rally, cancellato per quest’anno pure il Rally del Portogallo e mentre gli appuntamenti in Argentina ed in Italia sono anime in pena in cerca di nuova sistemazione nel calendario, nel WRC 2020 potrebbero arrivare altri assestamenti in questa stagione così travagliata.
La pandemia ha stravolto il campionato, che è riuscito a far disputare almeno i primi tre eventi dell’anno per poi precipitare in un limbo di incertezza. L’obiettivo è di completare il Mondiale con almeno altre quattro gare ed arrivare a sette appuntamenti utili per consegnare i titoli, e salvare l’onorabilità del WRC 2020. Arrivano però delle indiscrezioni che rimettono ancor di più in discussione la seconda parte della stagione, a partire dal prossimo evento in programma e dal quale in teoria dovrebbe riparte il Mondiale, ovvero il Rally di Finlandia.
Rinvio entro quest’anno per il Rally di Finlandia?
Motorsport.com in questi giorni ha lanciato l’indiscrezione secondo cui la gara su sterrato potrebbe essere spostata di qualche settimana rispetto alla data prevista del 6-9 agosto. Pare che questo si riveli necessario visto il rischio di prolungamento delle restrizioni imposte in Finlandia agli eventi con più di 500 persone, che in teoria dovrebbe cadere a fine luglio. Ma, per far sì che in ogni caso ci si possa organizzare nel migliore dei modi e per maggior sicurezza di tutti, dovrebbe essere allo studio uno slittamento. Entro metà giugno si dovrebbe avere finalmente l’ufficialità, ma si rincorrono le voci di un rinvio però entro quest’anno, in modo tale che la gara finnica resti nel calendario 2020 (magari tra settembre ed ottobre).
Argentina, Nuova Zelanda e Giappone: niente WRC 2020?
Pare invece che la situazione si stia facendo molto più delicata per gli appuntamenti che richiedono più sforzi logistici e spostamenti più lunghi, come il Rally di Nuova Zelanda, previsto a settembre, ed il Giappone, che invece chiuderà il WRC 2020. Infatti, sempre stando alle indiscrezioni rilanciate da Motorsport.com, questi due appuntamenti potrebbero saltare, in modo tale che la seconda metà di stagione possa essere più concentrata geograficamente e senza richiedere sforzi eccessivi (logistici ed economici) da parte dei team. In tal caso, potrebbe rischiare anche l’Argentina, che non verrebbe ricollocata (tra l’altro il Paese latinoamericano è pure entrato in default per la nona volta nella storia), e di conseguenza avremmo per quest’anno i round in Finlandia, Turchia, Germania, Galles che ancora devono essere disputati, più il Rally Italia Sardegna che necessita di essere riposizionato. L’isola punta a sua volta a diventare una regione Covid-free per preservare in entrata il bassissimo, quasi nullo, numero di nuovi contagi delle ultime settimane, ma tutto dipenderà dalla fattibilità di un passaporto sanitario, dalle ulteriori disposizioni di sicurezza sanitaria da parte del Governo, dalla riapertura delle frontiere e se ci saranno novità riguardo gli spostamenti internazionali.