Tante bagarre e grande spettacolo nel primo doppio appuntamento stagionale del TCR Italy a Monza. Niels Langeveld conquista la vittoria in Gara 1 con la Hyundai Elantra TCR di Target Competition, mentre Salvatore Tavano è primo in Gara 2 con la Cupra Leon Competición TCR della Scuderia del Girasole by Cupra Racing.
Il resoconto di Gara 1
Uno spettacolo sul bagnato in scena all’Autodromo Nazionale Monza con gara 1. Inizia con una pioggerellina lieve, che poi continua ad aumentare. Tutti i team optano comunque per le slick, anche su asfalto viscido, una scelta che si rivela per molti insidiosa sulle temibili curve di Monza.
Denis Babuin, Audi RS3 LMS TCR, una delle vetture nuove al TCR Italy, che aveva fin qui fatto vedere una grande velocità guadagnando la pole position rimane purtroppo bloccato in griglia dal selettore del cambio che si incastra.
La falsa partenza di Babuin ha rallentato anche Carlo Tamburini, sorpresa di questo weekend, giovane di età ma già con importanti esperienze nel Turismo. La sua Honda Civic con i colori di MM Motorsport paga lo scotto di partire dietro al poleman e perde subito posizione nei confronti di Ceccon e Young. È stata invece molto intelligente la partenza di Salvatore Tavano, Scuderia del Girasole by CUPRA Racing, che è riuscito a infilarsi all’interno con grande maestria e, dalla terza fila, ha guadagnato la seconda piazza allo start.
Nei primi giri la Honda Civic targata MM Motorsport di Jack Young e la Hyundai Elantra di Kevin Ceccon partono all’attacco e Tavano, che aveva annunciato in griglia di voler evitare bagarre in una condizione così insidiosa preferendo attaccare nei giri finali, fa sfilare entrambi sulla Parabolica. Si delinea così il gruppo di testa con l’olandese saldo al comando e gli altri tre che si insidiano scambiandosi frequentemente di posizione. Dopo qualche giro il gap con il gruppo aumenta.
Grande bagarre dietro, anche un contatto tra la Cupra Leon di Felipe Fernandèz Gil (AutoClub R2 Valles) e la Honda Civic FK7 H70 di Mattias Vahtel (ALM Motorsport), che ha costretto il primo a fermarsi a bordo pista con conseguente ingresso della safety car.
Nel DSG Sabatino Di Mare, Scuderia Vesuvio, guadagna la leadership su Rodolfo Massaro, Elite Motorsport, e la mantiene fino a quando mancano circa 3 minuti + 1 giro alla fine, poi è costretto al ritiro a causa di una toccata con il rivale e si ferma ai box.
Damiano Reduzzi, Hyundai i30 TCR, ha la meglio su Tamburini e punta ad inserirsi nella lotta con i 4 davanti. Dietro, l’Audi di Stephane Ventaja, Team Clairet, ingaggia una dura lotta con le Cupra di Sergio Lopez e Sylvain Pussier. Approfittando dello scontro Cesare Brusa, team Target, e il finlandese di ALM Motorsport Antti Rammo si insinuano dalle retrovie e guadagnano posizioni. Quest’ultimo continua a risalire fino superare la Fiat Tipo di Tecnodom Sport, fino a quel punto tenuta stabilmente in P8 da Jonathan Giacon. In queste fasi concitate di gara anche l’uscita di pista di Rodolfo Massaro, il bresciano tocca le barriere e apre una gomma sulla sua Audi TCR DSG, è costretto al ritiro.
Davanti, Young, in P2, attacca il leader senza tregua, in uno dei numerosi tentativi, si affianca sulla curva di Lesmo e tocca, nessuna conseguenza in gara: perde la posizione su Ceccon ma solo momentaneamente. Poco dopo Tamburini slitta in uscita dell’Ascari, la vettura si gira ma il giovane pilota riesce a riprendere il controllo senza toccare le barriere e prosegue fino alla fine, perdendo però diverse posizioni.
Ancora lotta sul finale con il nord irlandese che non si arrende e dà battaglia fino alle ultime battute, quando la Hyundai i30 di Edoardo Cappello, Aggressive Team Italia, esce e si insabbia. Regime di bandiera gialla quindi, nell’ultimo giro, con classifica bloccata e la gara che si conclude.
L’ordine di arrivo finale vede sul podio Niels Langeveld, Jack Young e Kevin Ceccon per la prima gara del TCR Italy 2022. Nel TCR DSG la vittoria a Mauro Trentin, poi Steven Giacon e Giorgio Fantilli.
Il resoconto di Gara 2
Salvatore Tavano torna a vincere nel TCR Italy. L’alfiere della Scuderia del Girasole by CUPRA Racing era rimasto appena fuori dal podio in Gara 1, ma con condizioni meteo più clementi e gara asciutta conquista il gradino più alto. Una guida molto intelligente che mostra l’esperienza del pluricampione: dopo una gara passata ad inseguire il nord irlandese, arriva il sorpasso a 3’ + 1 giro dalla conclusione. Jack Young chiude secondo, ma senza niente da recriminare dopo la gara: «Non penso potessimo fare di più, ho dato il cento per cento e ottenuto il cento per cento dalla macchina». Il pilota di MM Motorsport non si è certo arreso senza lottare, dapprima in copertura, poi cercando di riguadagnare la posizione, ma non c’è stato niente da fare contro l’esperienza e la velocità del rivale su Cupra. A Young la vittoria nella classe Under 25.
Terzo sul podio del TCR Italy è stato Kevin Ceccon, ancora un ottimo piazzamento per il Campionato e punti importantissimi, anche in virtù dello scarto forzato dalla sua assenza nel prossimo round a Imola nel weekend dell’8 maggio. Il pilota bergamasco di Aggressive Team Italia ha spinto la sua Hyundai Elantra fin dalle prime battute. Partiva 5° in griglia ed è a lungo rimasto coinvolto nella dura lotta per il quarto posto con i primi 10 del gruppo, mentre la Cupra del francese Sylvain Pussier era scattata avanti e si manteneva stabilmente in P3. Giunti al penultimo giro, Ceccon, ormai guadagnata la 4^ piazza nella scalata verso il vertice, ha beffato il francese passandolo all’esterno del Curvone, e guadagnato il podio.
Quinta posizione per Denis Babuin, con la sua nuova Audi RS3 LMS aveva avuto ieri grande sfortuna, fermato da un problema tecnico in partenza non aveva potuto sfruttare la pole position. Oggi, con l’inversione della griglia, partiva in quarta fila ed è riuscito a riscattare parzialmente il suo weekend con un’ottima prestazione. Conclude sesto il poleman di gara 2, Marco Iannotta, MM Motorsport. Il pilota aveva fatto slittare le gomme della sua Honda Civic allo start di gara perdendo diverse posizioni, poi era rimasto coinvolto in una dura lotta con Niels Langeveld, fin quando l’olandese che aveva dominato gara 1, dopo poco più di 10 minuti trascorsi sul cronometro, è rientrato ai box ritirandosi per la rottura di un braccetto. Start sporco, dunque, per Iannotta, ma riesce comunque a limitare i danni nell’accesa lotta all’interno del gruppo e porta a casa punti importanti.
Taglia il traguardo settimo Ruben Volt, dopo aver dato spettacolo con una lotta in casa ALM Motorsport, con il compagno Mattias Vahtel, poi piazzatosi 13° dietro l’altro pilota estone del TCR Italy Antti Rammo. Chiudono ottavo e nono i due Fernàndez Gil, Felipe e Rubén, di Auto Club RC2 Valles. A punti anche Jonathan Giacon e Carlo Tamburini, rispettivamente decimo e undicesimo in gara 2. I due portavano avanti una grande gara lottando strenuamente all’interno di un gruppo compatto e con gap ridotti.
A concludere la top 15 la Hyundai i30 N TCR di Michele Imberti e l’Audi RS3 di Matteo Poloni con le insegne del team di famiglia Brigliadori, BF Motorsport.
La gara del TCR DSG è il riscatto di Sabatino Di Mare, Scuderia Vesuvio, con la Cupra elaborata da DMP Motors. Ieri aveva sofferto con le slick sul bagnato, a lungo era stato in lotta con Rodolfo Massaro in una bagarre accesa che non aveva poi giovato a nessuno dei due piloti, i quali non avevano potuto concludere la gara. Oggi sull’asciutto prende la leadership della corsa e accumula secondi. Massaro dietro non molla e si lancia in rimonta recuperando il distacco, ma non riesce a superare e la sua Audi chiude a +0.864 dal rivale. Conclude il podio l’Audi di Mauro Trentin, che porta così a casa, con anche la vittoria di ieri, punti importanti per il Campionato.
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