TCR Italy | Greco: “Stagione difficile ma ce l’abbiamo fatta” [INTERVISTA]

Ha colto il titolo di vicecampione

Matteo Greco festeggia il 2° posto nel TCR Italy con una bellissima vittoria in Gara 2 a Monza, su una pista resa difficile dalla pioggia.
TCR Italy | Greco: “Stagione difficile ma ce l’abbiamo fatta” [INTERVISTA]

Se Salvatore Tavano ha guidato il secondo successo di Cupra nel TCR Italy, c’è anche da dire che la metà del merito è anche di Matteo Greco. Il giovane pilota della Scuderia del Girasole è cresciuto davvero tanto in questi ultimi due anni, conquistando un meritatissimo 2° posto nella classifica finale e mettendo una ciliegina sulla torta con una vittoria in Gara 2 a Monza. Proprio dopo la corsa, durante i festeggiamenti finali del campionato, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il piemontese.

Facciamo un riassunto di questa stagione: com’è andata? Cosa poteva andar meglio?

È sicuramente stata una stagione difficilissima perché abbiamo sempre il BoP abbastanza sfavorevole e abbiamo sempre dovuto dare del nostro per cercare di essere competitivi e di stare davanti. Ce l’abbiamo fatta ma non è stato facile, siamo arrivati all’ultima gara che ero ancora in lotta per poter finire 2° oppure 4°. C’è un po’ di rammarico per me a Imola a fine agosto dove, purtroppo, non sono riuscito a cogliere punti. Ho fatto due gare davvero non all’altezza, quindi lì ho perso dei punti che oggi ho dovuto riprenderli coi denti.

Com’è concludere la stagione con la vittoria di Gara 2?

 Per finire in bellezza, poi non avevo tanta scelta! Per finire 2° in classifica dovevo vincere, per non stare a guardare i risultati degli altri. Quindi mi son detto: parto davanti e do il massimo. Sono riuscito a partire bene e a prendere qualche metro, poi a gestire è stata dura però alla fine ce l’ho fatta. Venticinque minuti lunghissimi ma è andata bene, 2° in campionato e sono contentissimo.

Com’è passare dal kart direttamente alle TCR?

Da due anni faccio il TCR, quest’anno con il sequenziale e l’anno scorso con il DSG. Prima avevo fatto la Leon Cup e l’Ibiza Cup, quindi prima il passaggio è stato dal kart a quest’ultime. Sicuramente non è stato facile, quell’anno lì ho dovuto imparare tutto, dalla trazione anteriore, alle piste e a qualsiasi cosa, però dopo quattro anni penso di aver capito i meccanismi e di dare il meglio di me.

E Salvatore [Tavano] ti ha dato una mano? Com’è stato come compagno di squadra?

Sono due anni che lavoriamo assieme e ci siamo davvero aiutati tantissimo – lui specialmente ha aiutato me perché, ovviamente, ha un’esperienza incredibile. Lo ringrazio davvero che non si è mai tenuto niente per sé e ha sempre condiviso tutto. Ha sempre parlato liberamente con me e, quindi, parte dei risultati sono sicuramente merito suo, di Tarcisio [Bernasconi, boss di Seat Motorsport Italia ndr] e di tutta la squadra.

Non hai un po’ di rammarico per non aver provato le formula?

È stata una scelta fin da subito di passare alle ruote coperte, al di là del budget delle Ibiza, però volevo arrivare a correre nel TCR perché la vedo come una categoria che può darti un futuro lavorativo e non. Sicuramente ti dà un’opportunità maggiore rispetto alle formule.

Quindi io azzardo: TCR Europe?

È il sogno! Vedremo.

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