DA MONZA – Un settimo posto che di certo non appaga il duro lavoro di Stefano Comini e di Race Republic quello conquistato dopo Gara 1 di Monza. Il pilota svizzero, ormai il padrone di casa qui in Brianza e da sempre in prima linea nell’offrire divertimento a tutti gli appassionati, è stato afflitto da dei problemi al cambio che hanno limitato la sua prestazione in corsa.
Abbiamo scambiato quattro chiacchere con Comini all’interno della sua hospitality, tra musica e intrattenimento anche per gli appassionati più “piccoli”, il vero cuore del motorsport nostrano e internazionale.
Come mai non sei soddisfatto del 7° posto in Gara 1 di oggi? C’è stato qualche problema?
«Prima di venire qua sapevamo di avere un gap di una decina di chilometri orari di differenza con Audi e Volkswagen. Purtroppo si è aggiunto anche un problema al cambio, non riuscendo a inserire la seconda marcia alla Prima Variante nei primi due giri – quando questa si percorre in prima! Per andare avanti ero costretto a sfrizionare, ma abbiamo comunque terminato la corsa. Sapete benissimo che i primi giri do sempre il 200% ed è lì che faccio la differenza, a gomma fredda mangio posizioni una dietro l’altra; ciò ha limitato la mia prestazione».
Qual è l’obiettivo per Gara 2 di domani?
«Riparare e sistemare la macchina. Domani voglio vincere o arrivare a podio, qua a Monza è come essere a casa e la conosco come le mie tasche. È devastante constatare che dall’Ascari esci a cannone e, alla fine, gli altri piloti ti danno 200 metri di distacco. Non capisco la decisione di togliere peso all’Audi quando, lo scorso anno, qui avevo vinto Gara 2 con ben 45 kg in più!».
Come ti è sembrata la Honda nel corso della stagione? È un passo avanti rispetto al primo appuntamento?
«È una macchina molto costante e si adatta su tutti i circuiti, ma c’è da dire che l’appuntamento di Le Castellet non lo considero neanche perché avevamo imbastito il programma in soli tre giorni, saltando poi anche il round di Zandvoort».
Con Race Republic state offrendo tanto divertimento agli appassionati e, soprattutto, ai bambini.
«Stiamo lavorando moltissimo, mettendoci tanta passione e risorse. Io e altre tante persone abbiamo messo nel nostro per creare questa hospitality accogliente per gli appassionati di Monza come faccio tutti gli anni. Rispetto all’anno scorso abbiamo voluto alzare l’asticella».