Dopo tanta attesa ed una serie di rinvii, la nuova Skoda Fabia RS Rally2 ha finalmente debuttato in un contesto di gara. È avvenuto in Germania, in occasione del Lausitz Rallye del 4-5 novembre valido come penultimo appuntamento del campionato tedesco, con la vettura che ha fatto il suo esordio con a bordo Andreas Mikkelsen e Torstein Eriksen.
La Skoda Fabia RS Rally2 vince al Lausitz Rallye
Ed è stato un esordio vincente, visto che vettura ed equipaggio hanno ottenuto il primo posto finale, balzando in vetta alla classifica dei tempi a partire dalla seconda prova speciale (su dieci totali), oltre a prendersi quasi tutti i migliori tempi nelle PS. Il norvegese ha trionfato con 21,6 secondi di vantaggio sulla Hyundai i20 N Rally2 guidata da Tom Kristensson, già campione Junior WRC 2020, attuale detentore del titolo nazionale polacco ed ex M-Sport, nonché unico assieme ad Anders Grøndal a conquistare delle PS (tre, per la precisione) oltre a Mikkelsen. Terzo posto per la versione precedente della Skoda, la Fabia Rally2 Evo, con a bordo Matthias Kahle (gap più alto, pari a due minuti e 44 secondi dalla vetta).
La Fabia RS Rally2 doveva debuttare ad agosto per il Rally di Finlandia, valido per il WRC, ma a causa di problemi a livello globale con le catene di approvvigionamento, e che stanno colpendo tutto il settore automotive, questo piano saltò, con giusto una presentazione dimostrativa (e non iscritta in gara) al Rally di Bohemia a luglio, sempre con lo stesso equipaggio.
Ancora incerto il futuro di Mikkelsen, che vede rigettare la sua proposta di modifica al WRC2
Per quanto riguarda Mikkelsen, è ancora in cerca di un sedile per il 2023 nel WRC, nonostante sembri sempre più legato a Skoda: la pista che conduceva a Hyundai Motorsport è andata infatti a farsi benedire con l’indiscrezione secondo cui il team pare abbia ingaggiato a sorpresa Esapekka Lappi.
Ed intanto il norvegese deve incassare anche il colpo dalla FIA, che tramite il vicepresidente con delega allo Sport Robert Reid ha fatto capire ai microfoni di DirtFish che il format del WRC2 non cambierà il prossimo anno. Mikkelsen nei mesi scorsi aveva infatti spiegato che la situazione regolamentare attuale, con i piloti che devono affrontare sette prove del campionato (con uno scarto) per accedere ai punteggi finali e alla corsa al titolo, non era poi così equa: il punto è che ognuno può scegliersi liberamente quali round affrontare, con rischi di sperequazioni tra un concorrente e l’altro. Difatti, il titolo 2022 si giocherà al Rally del Giappone tra Mikkelsen, attuale leader, Emil Lindholm e Kajetan Kajetanowicz, ma il primo ha già esaurito il numero massimo di appuntamenti per quest’anno, e quindi dovrà assistere da casa alla lotta tra i suoi due avversari e sperare che non vincano sul campo il WRC2.
«Idealmente si vuole vedere i piloti competere l’uno contro l’altro nelle stesse gare – ha spiegato Reid – , ma penso che il rally sia sempre stato uno sport tattico, quindi questo è un aspetto da tenere in conto». E il direttore del settore Rally in FIA Andrew Wheatley ha aggiunto: «Il prossimo anno? Il format rimarrà lo stesso. La cosa che bisogna considerare è che abbiamo avuto un’ottima battaglia WRC2 in ogni round del campionato. Se lo limitassimo a sette o otto rally per tutti (cosa che richiederebbe però ingenti risorse da parte di un team privato in gara), avresti sì una buona battaglia su sette o otto rally ma zero negli altri appuntamenti».
Crediti Immagine di Copertina: Skoda Motorsport