Ronde Sperlonga 2019, Fabio Gianfico ricostruisce i fatti riguardanti la sua gara [INTERVISTA]

Alcuni fatti controversi nella gara di Gianfico

Nella recente Ronde Sperlonga la cancellazione della PS1 già disputata e una foratura nel finale compromettono la gara di Fabio Gianfico, che ci offre la sua versione dei fatti
Ronde Sperlonga 2019, Fabio Gianfico ricostruisce i fatti riguardanti la sua gara [INTERVISTA]

Questo weekend si è disputata l’undicesima edizione della Ronde di Sperlonga, la gara inserita nel pontino e più precisamente nella cornice della Riviera di Ulisse nel Lazio, organizzata da Sperlonga Racing. E purtroppo anche in questo evento abbiamo avuto un nuovo caso di foratura anomala, ma non è stato l’unico fatto giudicato controverso.

Ronde Sperlonga 2019 tra forature e prove annullate

Protagonista sua malgrado l’equipaggio formato da Fabio Gianfico e Liberato Mongillo: i due stavano conducendo la gara nelle prime posizioni (il programma era caratterizzato da una prova speciale ripetuta quattro volte, come indica il regolamento delle Ronde invernali) quando nell’ultima PS una foratura alla loro Skoda Fabia R5 li fa precipitare al nono posto assoluto, dove poi hanno chiuso la Ronde di Sperlonga 2019 vinta da Andrea Minchella e Claudio Potenza su Ford Fiesta WRC. Per il patron di Loran si tratta del bis dopo in carriera dopo quello colto sulla costa laziale nel 2016.

Tornando alla gara di questo weekend, non c’è stato solo il caso della foratura ai danni di Gianfico a far discutere: i Commissari Sportivi infatti hanno annullato la PS1, disputata dagli equipaggi in gara nel pomeriggio di sabato 14. Il motivo di questa decisione, comunicata in tarda serata, risiede in un problema nel servizio di cronometraggio, con un tempo rilevato nei primi diciassette concorrenti errato: perciò si è deciso di cancellare tout court la PS1 anziché dare dei tempi imposti, per tutelare «i diritti legittimi dei concorrenti nell’effettuazione di un evento sportivo», come si legge nella Decisione n.1 dei Commissari Sportivi, e fare in modo che i loro risultati non venissero adombrati da alcun tipo di incertezza.

Ronde Sperlonga 2019: la ricostruzione di Fabio Gianfico

Di questo e della foratura abbiamo parlato con Fabio Gianfico, partendo dalla fine, ovvero dall’imprevisto che ha pregiudicato una possibile prima vittoria alla Ronde di Sperlonga dopo sei partecipazioni e tanti podi. «Certamente ti posso dire che io non ho toccato nulla, né trovato pietre -ricostruisce il pilota partenopeo – quindi non posso dirti cosa sia potuto succedere. Non abbiamo avuto modo di indagare perché io sono arrivato a fine prova con la gomma desciappata [con il battistrada completamente eroso, distaccato dalla tela, come se il pneumatico si sbriciolasse, ndr], non c’era più sul cerchione quindi non abbiamo potuto indagare. Però non credo nella malafede di qualcuno, onestamente: almeno sino a che non ci saranno prove non si può certo puntare il dito contro qualcuno».

Considerato quanto avvenuto di recente nel Campionato Italiano Rally, e che tutt’ora è sotto investigazione da parte della Procura Federale, siamo di fronte al rischio di emulazione oppure siamo ormai alla psicosi? Gianfico offre il suo punto di vista: «Io, da pilota che corre da tanti anni, ti posso dire che sappiamo quando foriamo, come foriamo, perché foriamo. Quando arriva una foratura inaspettata c’è qualcosa di strano: può essere un cerchione staccato, una valvola che tiene male così come può essere un chiodo messo lì apposta. Quindi sono pochi i fattori che, diciamo, avvengono così improvvisamente. Noi piloti quando guidiamo e prendiamo una botta, o tagliamo da qualche parte dove sappiamo c’è qualcosa, facciamo attenzione alle curve successive, se la gomma è già giù o meno. Ma quando qualcosa avviene all’improvviso… allora è strano».

Prosegue Gianfico: «Poi ti dico, nel Ronde di Sperlonga sembra abbia forato solo io… Guarda caso il primo fino a quel momento, che era in testa. Io, ripeto, non voglio malignare, però, se avessero bucato altre persone avrei potuto pensare “forse è uscito qualcosa”, ma ho forato solo io, cavolo. La gomma è andata persa però, non possiamo sapere cosa sia successo. Siamo arrivati con il cerchione e basta».

«Il dubbio c’è sempre, ma resto in attesa venga pubblicato il camera car, anche per riguardarlo io stesso», spiega ancora il pilota, che aggiunge: «Però io guidavo, sono certo… Ma a parte il fatto che sono dieci edizioni che faccio quella gara, e non ho mai bucato, a parte credo l’anteriore sinistra all’inizio prova, in uno spigolo di un marciapiede che è presente, o l’anteriore destra a fine prova. Ma comunque in quel tratto non c’è nulla su cui poter forare».

La prova annullata del Ronde Sperlonga

E se dalla camera car risultasse qualcosa di veramente inspiegabile, o meglio spiegabile con qualche atto doloso, avete intenzione di ricusare la classifica, fare ricorso e cose così? Gianfico si sbilancia: «No no, noi non facciamo campionato, ma potrei riflettere se tornare a gareggiare al Ronde di Sperlonga».

Il motivo di un eventuale forfait nelle prossime edizioni però non risiede tanto nella dubbia foratura, come spiega il pilota. «Non tanto per la foratura, quanto per ciò che è avvenuto nella sera precedente, quando c’erano i tempi di tutti, ma poi ci hanno detto che i cronometristi hanno avuto un blackout ed avrebbero ricalcolato i tempi». Qui Gianfico si scalda: «Uno dei navigatori in gara è anche un cronometrista, e mi aveva dato rassicurazioni: sapevamo che i tempi c’erano, tanto è vero che ce li eravamo anche visti ed io avevo vinto la prova per sei secondi. Il mattino dopo, d’incanto, prova annullata: il cronometrista ha parlato con me e mi ha fatto capire che non avevano i tempi e che una forza maggiore non li ha fatti uscire fuori. Come dire, il Collegio dei Commissari ha deciso così, noi non possiamo farci nulla ed alziamo le mani».

Qui entriamo in un argomento controverso, per cui riguardo le dichiarazioni sia precedenti sia quelle che stiamo per riportare di Fabio Gianfico siamo aperti ad eventuali repliche da parte dei diretti interessati, a partire dagli organizzatori di Sperlonga Racing. «Non conosco i motivi dietro a quella decisione. Io che ho fatto la prova e l’ho vinta, con sei secondi di vantaggio, mi vedo la speciale annullata: non ho mai visto una cosa del genere. Posso capire dei tempi imposti, avrei potuto capire tante altre cose, ma non l’annullamento dei tempi». Gianfico tiene comunque i piani separati, ovvero la cancellazione della PS1 è un fatto indipendente rispetto alla foratura, ed ovviamente non c’è alcun collegamento tra questi due imprevisti.

I dubbi di Gianfico

C’è poi una stranezza, così definita dal pilota partenopeo, che viene sottolineata dal medesimo: «Uno degli organizzatori mi ha chiesto con fare un po’ minaccioso [sic] di dare il mio camera car o con le buone, o con una richiesta tramite carta ufficiale degli organizzatori. Non capisco perché non mi sia stato chiesto invece il camera car della sera precedente, con i miei tempi, anziché quello della foratura della quale non mi sono lamentato con nessuno».

Tuttavia Gianfico conclude rimarcando la sua volontà di non agitare qualche polemica. «Non avendo prove, non si può puntare il dito contro nessuno. Perciò è inutile parlare di ipotesi, soprattutto dopo quello che è successo nel CIR, sollevando un polverone: per me è più grave quello che è avvenuto la sera precedente, con l’annullamento dei tempi». Ribadiamo ovviamente la nostra disponibilità ad ospitare, su queste pagine, eventuali repliche da parte dei diretti interessati.

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