Il Team Dacia ha vissuto alti e bassi a Lans en Vercors. Anche se venerdì non tutto è stato perfetto, la corsa 2 si è trasformata in una lezione magistrale impartita dalle Dacia Lodgy “Ice”! Evens Stievenart ottiene così la sua prima vittoria dell’anno, davanti ad Alain Prost, offrendo a Dacia una prima doppietta nel Trofeo Andros. Nicolas Prost completa l’exploit classificandosi quarto. Lo scarto tra le posizioni in classifica è sempre stringato, ma Alain Prost ha il vantaggio di poter contare, per la conquista del titolo, su due partner efficaci: Evens e Nicolas.
Dopo le Alpi, i Pirenei e le Alpi del Sud, il Trofeo Andros si è spostato questo week-end nel Vercors, per la quinta tappa di una stagione particolarmente combattuta. Il perfetto manto ghiacciato di venerdì consentiva ai piloti di beneficiare del bellissimo tracciato nelle prove libere. «È un circuito davvero particolare», sottolineava Evens Stievenart. «Quando il ghiaccio è bello, la guida diventa molto interessante. La discesa è decisiva: stretta e rapida, bisogna riuscire a tener l’auto sotto controllo, per conservare la velocità, sfiorando quasi i muri».
In testa al Trofeo Andros, a parità di punteggio con Jean-Philippe Dayraut, Alain Prost dedicava le prove a rodare i suoi pneumatici e definire il settaggio adeguato, in collaborazione con i suoi compagni di squadra, Nicolas Prost ed Evens Stievenart. Dopo i risultati ottenuti a Isola 2000, Nicolas imbarcava per la prima volta della zavorra sulla sua Dacia Lodgy Ice, e doveva scoprire il comportamento dell’auto, tenuto conto di questo parametro, per lui nuovo. Evens ne approfittava per brillare, incassando il miglior giro alle prove libere. «Non serve a niente essere il più veloce nelle prove libere, ma ti tira su il morale …», ammetteva il pilota.
Tuttavia, le manche qualificative non cominciavano sotto buoni auspici per il clan Dacia. Nicolas Prost si batteva con la sua zavorra, Evens Stievenart faceva spegnere il motore perdendo tempo prezioso durante la prima sessione, mentre Alain Prost era alle prese con il rapido degrado dei pneumatici. Nonostante il terzo tempo ottenuto da Alain nella manche qualificativa 1, tutta l’équipe era convinta che la giornata non fosse propizia per una vittoria. «Jean-Philippe Dayraut ha attaccato a fondo» analizzava Alain Prost. «Noi siamo un po’ a disagio, e non siamo riusciti ad adattarci correttamente all’evoluzione dalla pista. Quest’anno, tuttavia, con soli sei pneumatici e un’evidente disparità tra un pneumatico e l’altro, è davvero necessario aspettare la fine della corsa 2 per capire se si esce perdenti o vincitori da un week-end».
La seconda manche qualificativa e le finali confermavano le sensazioni di Alain Prost. Il “Professore” si classificava 4° in questa corsa 1, Evens Stievenart 8° e Nicolas Prost 11°. «In linea di massima, siamo migliori il secondo giorno, soprattutto Nicolas, che è ancora in fase di formazione», sottolineava Alain Prost. «Jean-Philippe Dayraut ha vinto oggi, e passa in testa alla classifica del campionato. Si dovrà quindi ribaltare la situazione fin dalla corsa 2».
Il Team Dacia aveva quindi grandi speranze sabato, all’inizio della seconda corsa del week-end. Evens Stievenart apriva magistralmente le ostilità, dominando la prima manche qualificativa, mentre Alain Prost si piazzava al 5° posto e Nicolas Prost al 9°. «È un vero e proprio sollievo», esclamava Evens. «Ne avevo davvero bisogno, mi sento rinascere!».
Il fuoco d’artificio Dacia Lodgy “Ice” era appena agli inizi! Nicolas Prost, primo dei tre piloti Dacia a lanciarsi, dava il primo contributo piazzandosi brillantemente al primo posto nella seconda manche qualificativa della corsa 2. Evens, totalmente sciolto, grazie alle performance realizzate pochi minuti prima, alzava ancora il suo livello di pilotaggio e, dopo quattro giri perfetti, si piazzava in testa con 3’03’’890. Per Alain Prost, arrivava infine il momento di scendere in pista. Il duplice vincitore del Trofeo Andros aveva conservato i pneumatici migliori per questo ultimo giro qualificativo, ma doveva affrontare un problema imprevisto con lo sterzo: «durante il primo giro, ho sentito allentarsi lo sterzo su un dosso. Ho quasi pensato di fermarmi, ma tenuto conto della situazione in campionato, ho corso il rischio a fondo e ci ho dato dentro!». E ha fatto bene! Alain Prost si posizionava tra Evens e Nicolas: Evens Stievenart primo, Alain Prost secondo e Nicolas Prost terzo, il clan Dacia realizzava un colpo perfetto.
Le finali permettevano di validare questo successo globale del team Dacia. Al termine delle manche qualificative e delle corse, Evens Stievenart otteneva la sua prima vittoria, davanti ad Alain Prost, offrendo così a Dacia la prima doppietta della sua storia nel Trofeo Andros. Nicolas Prost si piazzava al quarto posto. Alain Prost ha ripreso così i comandi della classifica del Trofeo Andros, a parità di punti con Jean-Philippe Dayraut. La lotta continuerà la settimana prossima a Saint-Dié des Vosges.
Alain Prost: «Non avevamo pneumatici validi per la corsa 1. Richard Tur e tutta l’équipe hanno fatto uno splendido lavoro e siamo riusciti a far evolvere bene l’auto tra venerdì e sabato, in particolare sui dossi. C’è stata una sana emulazione tra i tre piloti Dacia, perché sentivamo che funzionava. Abbiamo fatto una doppietta e perso per un pelo la tripletta. A Saint-Dié des Vosges dovremo continuare così, perché il titolo si giochi a Super Besse…».
Evens Stievenart: «Andros è una disciplina dove la psicologia gioca un ruolo importante: quindi, realizzare il miglior tempo della manche 1 nelle qualificazioni consente di pilotare molto più sciolti dopo! È la prima volta che vinco le due manche qualificative e la mia finale, e ne sono fierissimo. Cominciavo ad avere qualche dubbio: questa vittoria mi rassicura e mi consente di terminare la stagione più serenamente. L’auto è molto efficace e l’équipe ha lavorato a meraviglia».
Nicolas Prost: «Non è una pista facile da imparare. Venerdì, con i 40 chili di zavorra, ero alle porte della top 10, che era l’obiettivo. Mi ci vuole ancora un po’ di tempo per entrare nel ritmo e divento sempre più veloce da un giro all’altro: è per questo che sono sempre più rapido nell’ultima sessione del week-end. C’è un bellissimo rapporto con mio padre, con Evens e con tutti i membri dell’équipe. È talmente bello correre quando ci si sente a proprio agio nel team. Il titolo si giocherà sul filo di lana. Il nostro ruolo è aiutare mio padre e sottrarre punti ai suoi avversari».
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Perché nessuno scrive un articolo sul successo di Alain Prost, che ha 57 anni suonati ha vinto per la terza volta il Trophee Andros nella finale del Superbesse???