Siamo ormai sui binari di una Fase 2 che entra sempre più nel vivo, nel segno di una ripresa delle attività produttive dopo lo stop dovuto al coronavirus. Seppure in maniera graduale e nel rispetto delle normative igienico-sanitarie, piano piano dovremmo riuscire a riprenderci un surrogato di normalità in attesa di poter, un giorno si spera, tornare alla vita che conoscevamo prima di questo malnato Covid-19.
Questo discorso vale anche per lo sport e per le competizioni automobilistiche: certo, al momento di gare non se ne parla né in Italia, né all’estero, ma se si riescono a far ripartire sport di contatto come il calcio con la Bundesliga in Germania o le arti marziali miste (la UFC ha dimostrato al mondo come si possono organizzare eventi del genere in sicurezza), allora forse qualche speranza per il motorsport c’è. Più facile con le gare su pista, un po’ più in salita con quelle su strada come i rally, ma volere è potere e si stanno intraprendendo i primi passi per la ripartenza. Dopo la pubblicazione questa settimana delle dettagliate linee guida per riprendere con i test anche per i rally dopo quelli su circuito, continuano i lavori per riuscire a riannodare i fili del discorso anche con le competizioni.
L’incontro tra ACI Sport e preparatori rally
Questa settimana si è perciò tenuta una videoconferenza tra la dirigenza ACI Sport (ovvero il presidente della Commissione Rally Daniele Settimo, il direttore generale per lo Sport in ACI Marco Ferraro, il responsabile sicurezza rally Luciano Tedeschini ed il direttore generale ACI Sport Marco Rogano) ed una rappresentativa dei team impegnati nelle competizione, a partire da Balbosca Rally Team (in prima fila nel proporre questo incontro in remoto) e le altre realtà dei nostri preparatori come Munaretto, MM Motorsport, FPF, Gima, Bianchi, Erreffe, PA Racing, D’Ambra e Hyundai Italia. Spazio anche ai fornitori di pneumatici, con i rappresentanti di Michelin (Fabrizio Cravero), Yokohama (Giuseppe Pezzaioli) e Pirelli (con Matteo Romano).
Verso una revisione di calendari e format
Scopo della videoconferenza, al di là del punto della situazione, è riuscire a capire come far ripartire in maniera compiuta il settore, andando ad analizzare il Protocollo Tecnico Sportivo Rally con le azioni messe in atto da ACI Sport per gestire il momento attuale, oltre ai progetti per far riprendere le competizioni e la riorganizzazione dei calendari. Si è trattato di un primo incontro a cui dovrebbero seguirne altri a breve, partito comunque con il piede giusto visto che pare ci sia stato un clima armonico. Sembra ormai assodato che si andrà verso un cambiamento del format per le gare e una sorta di selezione delle stesse, come aveva già anticipato nei giorni scorsi il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani. Ciò significa che non solo diminuiranno i chilometri di competizione, ma bisognerà rivedere i calendari ed il numero delle loro gare: una stagione più condensata, in modo tale che si possano privilegiare i campionati maggiori (come il CIR) e riuscire al tempo stesso a dare il giusto spazio alle varie serie rallistiche nazionali e manifestazioni nei nostri confini. Inoltre nell’incontro si è fatta strada la possibilità portata avanti dalla Commissione Rally di istituire una classifica speciale, in ogni evento di ogni competizione, per i preparatori, in modo tale che possano godere della giusta visibilità. L’incontro pare sia stato quindi costruttivo e si spera si possa procedere con altri confronti di questo genere per far ripartire in sicurezza una stagione, quella rallistica nazionale, che ad ogni livello non solo non è mai entrata nel vivo, ma non è proprio partita (il Campionato Italiano Rally, per dire, ancora non si sa bene quando comincerà dopo l’ennesimo rinvio del primo appuntamento stagionale del Rally Il Ciocco).
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport