Aveva sconvolto tutti la presenza di un “cappio” nei box di Bubba Wallace, unico pilota afro-americano della NASCAR Cup Series per Richard Petty Motorsports, a Talladega. Invece, come ha appurato un’indagine dell’FBI, si tratta di un malinteso: si tratta di una corda utilizzata come maniglia per aprire il garage.
Il “cappio” trovato nel box di Wallace
Gli Stati Uniti d’America stanno vivendo un momento molto delicato con il movimento “Black Lives Matter”, cresciuto a seguito della recente morte di George Floyd per mano di un poliziotto. Anche la NASCAR è rimasta pienamente coinvolta per via anche di Wallace, schieratosi apertamente nei giorni scorsi a favore di BLM e contro l’uso della bandiera confederata, ritenuto simbolo razzista ma ampiamente usata dagli appassionati della serie americana. Il 21 giugno scorso, quando i membri del team della #43 si sono presentati nel garage di Talladega – che ricordiamo trovarsi in Alabama, uno degli stati più razzisti – hanno trovato un “cappio” che ha allarmato Wallace e tutta la comunità NASCAR, tant’è che Richard Petty si è presentato sull’ovale nel giorno della gara al fianco del proprio pilota, per sostenerlo assieme a tutti gli altri piloti e team che gli hanno addirittura dedicato una parata prima della gara corsa lunedì.
L’indagine FBI assicura: già lì dallo scorso autunno
L’FBI ha concluso velocemente le indagini, appurando che non si trattava affatto di un’intimidazione nei confronti di Wallace ma bensì un malinteso. La corda in questione viene utilizzata appunto come maniglia per aprire il garage, lì già presente dall’autunno scorso e anche in altri box. Addirittura è ben visibile anche in diversi video degli appuntamenti a Talladega dell’anno scorso, il che fa calare un’ombra sulla vicenda. Una leggerezza che fa urlare allo scandalo e che darà maggior voce invece proprio ai razzisti presenti nel panorama NASCAR. Nel frattempo, le intimidazioni (quelle vere) verso Wallace viste su Internet rimangono…
Copyright foto: Bubba Wallace