L’Italia si appresta a tornare nel WRC con un suo team, ovvero Movisport, pronta a fare gli onori di casa in particolare nella categoria cadetta del WRC2.
Enrico Brazzoli nel WRC2 2021 con Movisport
Settimane fa vi avevamo parlato di Nikolay Gryazin, il giovane russo che dopo il 2020 passato come pilota ufficiale Hyundai Motorsport nel campionato di supporto con la i20 R5, sarebbe passato quest’anno alla Volskwagen Polo GTI R5 preparata da Sports Racing Technologies: si trattava del primo ingaggio e della prima conferma dell’impegno di Movisport nel WRC2, in cui però verrà schierata anche un’altra vettura, ovvero la Skoda Fabia Rally2 predisposta da PA Racing. Sull’auto ceca salirà a bordo Enrico Brazzoli assieme al fidato navigatore Maurizio Barone, che completeranno così lo schieramento della scuderia reggiana.
Brazzoli, classe 1965, è una delle punte di diamante del nostro rallismo: il pilota di Saluzzo può vantare in bacheca successi internazionali come la Coppa FIA RGT nel 2019 e, prima ancora, il titolo nel WRC3 nel 2018. Ora lo attende il ritorno nel WRC2 con una vettura che ha imparato a conoscere da quest’anno ma che potrà sfruttare nella ultimissima versione Rally2 Evo. Il gentleman driver correrà in cinque appuntamenti, come da accordo firmato con Movisport, che ricordiamo riporterà un team italiano a partecipare a livello ufficiale nel Mondiale Rally.
Il programma 2021 “ambizioso” di Brazzoli
Commenta Brazzoli: «Partiamo per un programma ambizioso, non tanto per dire di sfidare i molti nomi che saranno al via della serie ma per l’impegno che comporta, sia di tempo, che economico ed anche umano. Siamo reduci, con Barone, da un 2020 particolarmente sofferto, dall’incidente di Roma che ci ha bloccati a comunque tutta la situazione pandemica che non ha certo aiutato nessuno. Prendiamo quindi questa opportunità insieme a PA Racing ed a Movisport per guardare lontano con fiducia, con un programma che serva da stimolo per dire la nostra e per dare anche immagine a tutti coloro che saranno al nostro fianco».
Il programma, appunto, prevede il debutto al Rallye di Monte Carlo («Non vediamo l’ora di iniziare – spiega Brazzoli -, a Montecarlo ho corso per cinque edizioni, la considero un po’ la gara di casa, magari sarà tutto diverso, senza il pubblico, ma vogliamo partire bene per questa importante parentesi sportiva, cercando di portare punti iridati alla scuderia, lavorando con impegno professionale, senza lasciare nulla al caso». Successivamente il pilota affronterà il Rally di Portogallo ed il Rally Italia Sardegna, mentre le altre due gare saranno definite strada facendo, con un occhio alla situazione pandemica a livello globale.
Rallye Monte Carlo 2021, giovedì 7 gennaio si decide
A tal proposito, torniamo velocemente al Rallye di Monte Carlo: dopo i cambiamenti nel percorso e nel programma e le porte chiuse, per il primo round del WRC 2021 continua a non esserci pace. Seppure il lavoro organizzativo stia andando avanti, tra restrizioni e coprifuoco anticipati in Francia alle 18 qualche rischio per la gara permane. La palla passa ora all’amministrazione locale, alla prefettura di Gap e del dipartimento delle Alte Alpi, fulcro dell’evento: da fonti risulta che questo giovedì verrà presa una decisione definitiva, ovvero se confermare l’appuntamento o depennarlo.
Se saltasse pure Monte Carlo, il WRC si ritroverebbe senza i suoi due appuntamenti invernali visto che la Svezia è stata cancellata e ancora non si sa se verrà sostituita a febbraio con l’Arctic Rally in Lapponia. A quel punto, il campionato potrebbe tagliare la testa al toro e ripartire direttamente ad aprile, con il terzo round previsto in Croazia: ma senza gare su neve, sarebbe lo stesso Mondiale?