Nella quarta puntata di «Zona 0-100» abbiamo avuto come gradito ospite Mirko Bortolotti, pilota ufficiale (Factory Driver) di Lamborghini Squadra Corse nei principali Campionati di tutto il Mondo. Lo abbiamo incontrato a Monza, in occasione del Blancpain GT Series, dove alla vigilia delle prove ci ha raccontato la sua routine a bordo della Huracán GT3 Evo e molto altro.
Mirko si espone da zero…
Data la location e l’evento non si poteva che partire dal chiedere pareri sul Blancpain, dove a nostro parere è uno dei veterani della serie, nonostante all’anagrafe abbia solo 29 anni: «Sto entrando in quella che è la mia quinta stagione in questa serie» – ci risponde subito l’italiano – «Ma non so se tale definizione mi si addice a dovere! Però posso dire di aver fatto una certa esperienza». La successiva nostra domanda ha riguardato il successo nel Nuovo Continente, per ben due anni consecutivi, alla celebre 24 Ore di Daytona: «È qualcosa di difficile da descrivere come emozione: una gara unica, bellissima ed al contempo dura. Già vincere una volta è il sogno di qualsiasi pilota ma riuscirci con un cosiddetto back-to-back nel 2019 non ha avuto prezzo».
Abbiamo poi chiesto a Mirko di “sognare” in grande, immaginando un giorno l’ingresso di Lamborghini nella 24 Ore di Le Mans: «Mi piacerebbe sicuramente, perché ogni pilota vorrebbe disputare questa gara e lottare per la vittoria, però io mi soffermo su quello che è il nostro Mondo e l’impegno attuale di Lamborghini. Io stesso gareggio quasi ogni weekend in ogni parte del Mondo e gli impegni sono davvero tanti. Ma se si creasse un’opportunità per partecipare con questa squadra, risponderei all’appello».
…a cento!
Non poteva mancare una domanda emozionale sul mezzo che guida ogni Domenica, ovvero la Huracán GT3 Evo: «Una vera macchina da corsa, non ha quasi nulla in comune con la versione stradale se non per alcuni aspetti del design esterno. Rispetto alla generazione precedente la Evo è migliorata sotto varie aree, come l’aerodinamica per renderla più guidabile anche ai gentleman. E poi ancora il passo gara: sono molto soddisfatto del lavoro svolto da tutti in fabbrica».
Ed infine Mirko Bortolotti ci ha spiegato perché venire ad assistere di persona ad una gara del Blancpain GT Series: «Perché è impossibile annoiarsi, si vive di emozioni dalla pre-griglia sino al podio. Un altro elemento è l’imprevedibilità: non si sa mai chi vincerà la prossima gara, ci sono tantissime vetture e tutto è possibile. Qui si lotta con il coltello tra i denti come una volta: wheee-to-wheel e porta a porta, si lotta per ogni centimetro di pista! In più ci sono davvero tanti brand automobilistici diversi, dunque tante vetture diverse tra loro».
Crediti Immagine Copertina: Mirko Bortolotti (Pagina Facebook)