La seconda edizione del Milano Rally Show si è conclusa ed ha raccolto un pubblico ancora più folto rispetto al 2017. La kermesse “urbana” ha raccolto piloti delle due e quattro ruote per un weekend (28-29 Luglio) d’alta adrenalina su tre disparati circuiti.
Tre piste per maxi-eventi
Per la precisione al Velodromo Vigorelli (area City Life), al Park Experience (area Expo) ed a “La Pista – Il Centro” (Arese) si sono tenute le diverse gare. Per l’occasione un’icona dei Rally ha aperto ogni Prova Speciale a bordo di una vettura a sua volta unica. È stato Miki Biasion, a bordo della Dallara Stradale da 400 CV, ad esibirsi per la gioia dei presenti.Gli equipaggi che hanno partecipato sono stati oltre 40, suddivisi tra moderne e storiche. Sabato 28 luglio le auto sono partite dal Park Experience (Area Expo) verso Milano, scortate a gruppi di 10 unità dalla Polizia Municipale, esibendosi in parata ed attraversando via Montenapoleone, piazza Duomo, piazza della Scala. La meta è stata Piazza Città di Lombardia, sede della Regione. La partenza è stata poi data dalla suggestiva piazza Gae Aulenti.
Gare sì, ma non solo
Le 9 Prove Speciali, per un totale di 71.45 chilometri, si sono svolte sia con la luce del Sole che con quella artificiale dei fari. Ed a condire il denso weekend del Milano Rally Show ci sono state anche molti eventi collaterali. Tra queste la Smart EQ fortwo e-cup, la possibilità di svolgere alcuni test drive con le supercar di Ferrari, le serie americane. Proprio da oltre oceano sono arrivate vetture eccezionali come la Chevrolet Camaro del 1967, di proprietà dell’italiano Andrea Villi. E ancora le American History Cars grazie a Sharks Team Italia, Chevrolet North Owners Club of Italy, Mustang Forum ed altri proprietari di American Cars. Per le due ruote l’italiano Vanni Oddera ha regalato prima spettacolo grazie al freestyle, per poi riempire i cuori dei bambini disabili portandoli a fare un giro con sé. Si chiama Mototerapia ed è un modo per far vivere momenti indimenticabili, come spiega lo stesso Oddera: «La moto è libertà ma non è alla portata di tutti. Io sto cercando di farla arrivare a tutti perché è troppo bella e va condivisa. Per dei ragazzi che passano la vita in sedia a rotelle, salire in moto è una bomba. Io non mi tolgo niente: do quello che ho in più».
Non potevano poi mancare le vetture giapponesi grazie a DABA SPORT, che con il Drift hanno colpito a ruote fumanti i presenti, essendo una disciplina che nel nostro paese non è ancora così celebre. Anche la sera l’intrattenimento non è mancato, con il Disco Fun Show a far ballare i presenti al Milano Rally Show.
Crediti Immagini: Roberto Cassago per Motorionline.com