Il 2021 potrebbe essere ricordato come l’anno delle separazioni improvvise – e clamorose – di equipaggi che hanno diviso così tanta strada assieme da essere quasi in simbiosi: parliamo ad esempio dello iato tra Andreas Mikkelsen e Anders Jaeger, o quello ancora più ex abrupto tra Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul. Anni di collaborazione, di note dettate, di gare con vittorie, podi ed anche sconfitte interrotti di botto, con spiegazioni a volte non chiarissime. Ma per quanto sorprendenti, queste separazioni non hanno la forza dirompente di un altra improvvisa rottura che si è consumata ieri, quella tra Sébastien Loeb e Daniel Elena.
Ventitre anni di storia che si chiudono con una telefonata del nove volte campione WRC al copilota che con lui divise gloria ed onori in particolare nell’era Citroen, 119 podi, 79 vittorie nel Mondiale Rally ivi inclusa l’ultima parte della loro carriera nel campionato con Hyundai Motorsport, nel biennio 2019-2020. E poi cinque partecipazioni alla Dakar, quattro delle quali con Peugeot, quattordici tappe vinte ed il secondo posto assoluto del 2017 nella categoria Auto come miglior risultato. Ma è stata proprio la Dakar galeotta a far dividere Loeb da Elena.
L’ultima Dakar e Prodrive alla base della rottura
In questa stagione il duo è tornato nel rally raid per correre in Arabia Saudita non più con Peugeot, che nel frattempo ha anche ritirato il proprio impegno ufficiale in questa competizione, ma con Prodrive ed il team che schiera i veicoli T1 britannici, Bahrain Raid Xtreme. Una vettura nata e testata praticamente pochi mesi prima, la cui affidabilità era tutta da appurare, ed infatti l’equipaggio ha vissuto la loro peggiore Dakar in carriera: mentre il compagno di team Nani Roma è riuscito ad arrivare al traguardo finale, con un buon risultato conclusivo, il duo pluricampione rally ha affrontato un imprevisto dietro l’altro, a cominciare da una doppia foratura nella prima tappa, per poi proseguire con una progressione infernale dalla quinta all’ottava frazione: guai meccanici e problemi di navigazione hanno piegato la loro gara, con in particolare gli ultimi ad aver messo in croce, per la verità, molti partecipanti all’edizione di quest’anno. A coronare questa pletora di sventure, altri guasti meccanici, anche al veicolo d’assistenza, e forature che hanno spinto l’equipaggio al ritiro prima di disputare la nona tappa.
“Non è stata una decisione facile da prendere”
La cosa però ha avuto degli strascichi. Con una telefonata intorno a mezzogiorno di ieri Loeb ha dato il benservito al proprio navigatore su decisione di Prodrive per la prossima Dakar, adducendo come motivo principale gli errori nella navigazione, come ha confermato il copilota sull’Equipe. Il campionissimo, che si prepara a debuttare nell’Extreme E con il team di Lewis Hamilton assieme a Cristina Gutierrez, ha spiegato così questa rottura sui suoi canali social: «Pur con una stretta al cuore, non inizieremo la prossima edizione come compagni di squadra. Non è stata una decisione facile da prendere, o la telefonata più facile da fare dopo questi 23 anni, ma non ho dubbi sulla tua capacità di riprenderti», rivolgendosi ad Elena, con cui ha assicurato di voler mantenere intatta l’amicizia ed il rapporto umano. «Avremo l’opportunità di condividere di nuovo la nostra passione insieme e di guardare indietro ai nostri grandi momenti. Il tempo dirà se si è trattata della giusta decisione».
La risposta piccata di Elena
Peccato però che il monegasco non sembra averla presa benissimo, ed in effetti è comprensibile (un po’ come essere lasciati improvvisamente con un laconico messaggino). Molto attivo sui social con la sua rubrica L’Oeil de Danos, Elena ha pubblicato un video in cui si nota una certa fatica a mantenere lo sdegno provato, e dove elenca anzitutto i vent’anni e più di successi del duo non solo nel WRC, ma anche nella stessa Dakar: «Guardiamo insieme le cifre delle nostre precedenti Dakar: nel 2016 abbiamo vinto quattro tappe; Peterhansel ne ha vinto tre, Sainz due, Nasser [Al-Attiyah] due. Quell’anno abbiamo vinto il maggior numero di tappe. Non so navigare? E quello era il mio primo anno…» . Ma poi si arriva all’edizione 2021, e qui arriva il punto d’impatto: «Loeb-Elena alla Dakar quest’anno con BRX-Prodrive: è stata una schifezza [in francese il termine è più triviale ma rende meglio, ndr]. Oggi ho ricevuto una telefonata da Séb che mi diceva che non sarebbe partito con me alla Dakar o per fare altro, perché il team Prodrive ha deciso che non ero adatto, che non ero abbastanza motivato e che non avevo abbastanza esperienza, ma anche che quest’anno ho fatto troppi errori di navigazione. Ok, mi sono perso un po’ nella prima tappa perché stavo scoprendo il nuovo tablet digitale e come funzionava [introdotto ufficialmente quest’anno al posto delle note cartacee, ndr], ma non credo che abbiamo fatto più errori degli altri».
Puntualizzando il fatto che «forse siamo la coppia che ha vinto il maggior numero di tappe nelle quattro Dakar in cui abbiamo partecipato», Elena spara a palle incatenate contro il team che gli ha accolti di recente, rivolgendosi direttamente a Prodrive: «Hanno detto “Elena non sa navigare”, “Elena non è capace, fa perdere a Loeb troppo tempo”. Prima di dirlo, ascolta prima Elena. La tua vettura non è costruita per vincere, la tua squadra è completamente destrutturata. Non mi hai mai ascoltato, ho passato ore con il mio ingegnere a dirti cosa fare, cosa non fare per provare a vincere una Dakar, per costruire una vettura solida. […] Non hai ascoltato i consigli, sia i miei che di Nani Roma o di Séb. Hai fatto quello che ti si addiceva. La tua filosofia è semplice: siamo Prodrive, siamo la squadra più grande del mondo, abbiamo vinto tutto. Ma l’ultima cosa che hai vinto nel WRC è stato nel 2003 con Solberg», Gioco, partita, incontro.
Poi prosegue, sempre rivolto a Prodrive: «Non hai ancora capito niente. […] La guerra non è finita. Gli inglesi hanno vinto la guerra dei 100 anni con la Francia, ma io sono monegasco, quindi mi dispiace, ma la guerra non è finita».
Infine, indirizzandosi al suo ormai ex compagno di abitacolo, il navigatore conclude: «Séb, non ho niente contro di te, sarò sempre dalla tua parte, rimarremo amici. Mi hai scritto questo dopo che abbiamo lasciato il WRC nel 2013: “Sono fortunato di averti incontrato”. Anche io ho avuto la fortuna di conoscerti e ti auguro buona fortuna con il tuo nuovo copilota [ancora non annunciato, ndr]».
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport