Manca solo un mese alla 500 Miglia di Indianapolis, una delle gare più celebri al mondo, e nella giornata di ieri si sono svolti gli open test, riservato sia ai veterani della corsa che ai principianti. Takuma Sato ha segnato il miglior tempo, mentre Fernando Alonso ha avuto alcuni problemi elettrici sulla sua monoposto.
IndyCar – Indy 500, open Test: i veterani
Sono stati ben 29 i piloti che sono scesi sul catino dell’Indiana, che hanno avuto modo di sviluppare al meglio le proprie vetture. Protagonista è stata la pioggia, che ha limitato le operazioni in pista, ma ogni squadra ha messo assieme circa una quarantina di giri. Sato è stato il migliore della giornata, con una velocità media di 226.993 miglia orarie, precedendo l’esperto Ed Carpenter fermo a 226.414. «I test sono stati interrotti un paio di volte», ha dichiarato il giapponese, vincitore a Indy nel 2017. «Detto ciò, oggi abbiamo solo mosso la macchina, per controllare se tutto fosse a posto. È stata una giornata molto tranquilla». «Abbiamo svolto una buona quantità di cose», ha aggiunto Carpenter. «Abbiamo percorso più di quanto previsto quando aveva iniziato a piovere. È un buon punto di partenza per quanto torneremo nell’intera settimana di prove». In classifica, seguono Spencer Pigot, Will Power, Ryan Hunter-Ray e Scott Dixon. Da segnalare i due giri di Tony Kanaan, che ha subìto una perdita d’olio.
IndyCar – Indy 500, open Test: i rookie
Dopo i veterani, sono scesi in pista i rookie di quest’anno e coloro che non hanno preso parte a una gara della IndyCar Series nel 2018, tra cui anche Fernando Alonso. Colton Herta si è confermato in vetta, segnando 226.108 miglia orarie, seguito da Helio Castroneves e Oriol Servia. «È stato bello», ha detto il figlio di Brayn, trionfante un mese fa ad Austin. «I primi giri sono stati alla stessa velocità delle Indy Lights, ma una volta avuto il permesso di andare più veloce è stato davvero fantastico». Buona prova anche di Felix Rosenqvist, più in difficoltà Santino Ferrucci e Marcus Ericsson, mentre Alonso è stato ritardato da dei problemi elettrici nel giro d’installazione, ma poi lo spagnolo ha completato 27 giri. «Abbiamo perso tempo all’inizio, ma era più o meno previsto perché abbiamo un telaio nuovo di zecca», ha ribadito l’asturiano.