Un’esperienza nuova quella che sta per affrontare Marcus Ericsson nella IndyCar Series, dopo ben quattro anni passati a correre in Formula 1. Lo svedese, pilota della Arrow Schmidt Peterson Motorsports, ha provato la Dallara sul tracciato di Austin, sede del Gran Premio degli Stati Uniti di F.1.
Ericsson e il confronto con la Formula 1
La serie americana ha svolto una due giorni di prove collettive sul circuito texano, che ospiterà appunto per la prima volta le monoposto del campionato. Per Ericsson si tratta di un punto a favore, avendo corso quattro volte ad Austin e conoscendo quindi ogni punto, rettilineo e curva. «Tornando qui ad Austin ho i miei riferimenti della Formula 1», ha detto il pilota svedese. «È molto diverso con questa monoposto, ma amo ancora la pista perché è impegnativa. La macchina è molto diversa nella guida e con molto meno carico aerodinamico e potenza. È decisamente diversa: nessun servosterzo, meno grip in curva, ma più pesante sullo sterzo. Ci vuole un po’ per abituarsi». Nonostante le novità, il 28enne aveva colto un ottimo 2° posto nel primo turno di martedì, migliorando poi il tempo abbassandolo a 1’47”796 al mercoledì e piazzandosi al 14° posto finale.
“Le Dallara son più difficili da guidare”
Al fianco di Ericsson ci sarà James Hinchcliffe, pilota esperto e con sei vittorie all’attivo. Il “Sindaco” è un ottimo riferimento per confrontarsi. «Qui puoi trovare il limite, ma poi c’è una linea sottile tra superarla o essere al di là. In Formula 1 hai tutti gli strumenti per regolare l’auto, qui puoi fare la differenza perché è più difficile da guidare». Ovviamente, c’è anche l’ambizione di correre e far bene alla 500 Miglia di Indianapolis, dove sarà presente anche Fernando Alonso: «Sono davvero entusiasta. Ne ho parlato brevemente con Fernando e mi ha detto: ‘L’adorerai, sarà un’esperienza straordinaria’».
Crediti immagine copertina: Ralph Aversen