Arriva una triste notizia da Oltreoceano: Bob Lazier, padre di Buddy e Jacques e Rookie of the Year della Formula CART del 1981, si è spento ieri all’età di 81 anni. L’ex pilota statunitense ha avuto complicanze dovute al Coronavirus.
La carriera di Bob Lazier
La pandemia di Coronavirus è seria e sottovalutata da alcuni perché mette a rischio le vite di tanti, soprattutto degli anziani. Purtroppo siamo costretti a dire addio a Lazier, considerato una leggenda nella CART sebbene abbia preso parte a un solo campionato. Lazier iniziò a correre abbastanza tardi, vincendo la Formula B della SCCA National Championship Runoffs e correndo successivamente nella USAC Mini Indy Series e nella Formula 5000. Nel 1981 arrivò il grande salto nella CART PPG Indy Car World Series con Fletcher Racing alla veneranda età di 42 anni, ma la sua esperienza sulle corse su strada fu utile a conquistare il 9° posto finale – alternandosi tra la Penske PC7 e la March 81C – e il titolo di Rookie of the Year, grazie anche a tre risultati utili raccolti sugli stradali di Riverside, Watkins Glen e Città del Messico. Due sono le partecipazioni alla 500 Miglia di Indianapolis: nel 1981 giunse 19°, mentre l’anno seguente (con Wysard Racing) si ritirò dopo il primo giorno di qualifiche, a seguito dell’incidente fatale di Gordon Smiley.
L’eredità da corsa lasciata ai figli
Il cognome Lazier tornò successivamente nel giro della IndyCar, con il figlio Buddy che vinse la prima 500 Miglia di Indianapolis della nuova era della Indy Racing League nel 1996 e il titolo del campionato nel 2000; dal canto suo, il figlio più piccolo Jacques vinse la sua unica gara nel 2001. Bob possedeva e gestiva il Lazier Racing Partners, che portò Buddy in pista a Indy tra il 2013 e il 2017.