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Formula E – Roma | Rosenqvist mette in fila Bird su DS e Evans su Jaguar

Felix Rosenqvist (SWE), Mahindra Racing, Mahindra M4Electro.

La prima sessione di qualifiche di Formula E a Roma è stata semplicemente pazza. Una serie di colpi di scena si sono succeduti uno dopo l’altro dal Q1 fino alla Superpole decisiva. Il primo a dover abbandonare la sessione di qualifica senza nemmeno poter tentare l’assalto al tempo è stato il nostro Luca Filippi, il cui muretto, al pari di quello Dragon di Jerome D’Ambrosio, ha calcolato male i tempi, facendolo uscire troppo tardi. Risultato: entrambi i piloti si sono visti sventolare la bandiera a scacchi in faccia dopo il giro di uscita dai box e saranno costretti a scattare rispettivamente diciottesimo e sedicesimo.

Le brutte notizie per i nostri portabandiera non erano ancora finite perché Edo Mortara poco dopo ha sbattuto violentemente contro le barriere, continuando a spingere per terminare il giro con l’auto completamente di traverso e la posteriore destra fumante. Edo partirà dunque davanti a Filippi, ma entrambi sono attesi alla rimonta, specialmente Luca visto che il compagno di scuderia Turvey è settimo. Infine nel Q4 Da Costa, non vedendo sopraggiungere Lopez, lo ha colpito in pieno in corsia box.

In Superpole invece Felix Rosenqvist ha fatto il vuoto, rifilando ben sei decimi ad un buon Sam Bird su DS e otto a Mitch Evans, gran terzo con la Jaguar. Entrambi hanno rifilato una bella lezione ai propri team mate, finiti fuori dalla top ten. Solo quarto Andre Lotterer, autore di un terzo settore strepitoso in Q4, che lo ha proiettato in cima alla classifica dei tempi; mentre Buemi ha commesso un errore al tornantino, e si è dovuto accontentare della quinta casella.

Il pilota svizzero condividerà la terza fila con il campione in carica Di Grassi, rimasto fuori dalla Superpole per pochissimo. Alle sue spalle Turvey e Vergne, in difficoltà a bordo della Techeetah. JEV sarà costretto a rimontare con il coltello tra i denti, per evitare che Rosenqvist e Bird, che lo seguono in classifica, gli mangino troppi punti.

Mattia Tremolada:
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