Oliver Rowland prenderà il posto di Alexander Albon nel team Nissan e.dams, affiancando il pilota più vincente della storia di Formula E, Sebastien Buemi.
La clausola che ha “salvato” Albon
Il pilota britannico ha debuttato sulla monoposto #22 nell’ultima giornata di test collettivi, dopo che la vettura era rimasta ai box nei giorni precedenti. Alexander Albon, infatti, ha firmato il proprio contratto con il costruttore giapponese sul finire dell’estate, ma ha inserito una clausola di rescissione in caso di ingaggio da parte di un team di Formula 1. Mossa provvidenziale: la chiamata è arrivata davvero poco prima dei test collettivi di Valencia. Il team Nissan e.dams si è così trovato spiazzato e con un sedile vacante.
Mentre il costruttore giapponese, il primo a sbarcare in Formula E, ha ingaggiato Rowland per l’ultima giornata di test, Alejandro Agag ha tentato l’azzardo, offrendo a Nissan una cospicua somma per il colpaccio con Fernando Alonso. La trattativa con l’asturiano non è però mai entrata nel vivo, e così Jean-Paul Driot ha convinto i vertici di Nissan ad ingaggiare Rowland, sua vecchia conoscenza (sia Rowland sia Albon hanno corso in Formula 2 per il team DAMS, di cui Driot è a capo e che schiera le monoposto ufficiali Nissan in Formula E).
L’anno decisivo per Rowland?
Per Rowland, 26 anni di Sheffield, non si tratta del debutto in Formula E: aveva già partecipato all’e-prix di Punta del Este della stagione 2015/2016 con il team Mahindra, sostituendo l’infortunato Nick Heidfeld. Inoltre, nel 2018 il pilota inglese ha partecipato alla sola 24H di Le Mans con il fallimentare progetto Ginetta LMP1, mentre nel resto della stagione ha svolto sessioni di test per la Williams, carica che nel 2017 aveva ricoperto per Renault.