Milano, Italia, 24 gennaio 2017 – Ford è da un po’ di anni molto attenta al mondo social, tecnologico e fashion, ed e questa sua nuova linea è ancora più evidente dopo un visita alla Ford Social Home, presso lo spazio Bou-Tek in via Gonzaga 7 a Milano: uno spazio multifunzionale in cui convergono lo schermo televisivo e quello dello smartphone.
L’intento è quello di vivere l’experience a cavallo tra il mondo reale e quello digitale in occasione delle MasterChef Night, organizzate per commentare sui social le puntate della sesta edizione di MasterChef Italia.
La FSH, infatti, da un lato è uno showroom virtuale pensato per accogliere un pubblico più ampio durante la settimana, facendo vivere ai consumatori l’experience Ford a 360°, e dall’altro è un contenitore media che funge da piattaforma per lanciare una serie di attività dedicate a audience specifiche, dal tech al gaming, dal fashion al lifestyle.
Cavalcando il mondo social e reality, Ford inevitabilmente si trova a dialogale con il popolo dei giovani e dei giovanissimi: a loro ha dedicato un importante progetto, il Driving Skills for Life: lanciato in Italia nel 2013 e ha toccato finora 7 città (Monza, Milano, Padova, Pavia, Roma, Napoli e Palermo), coinvolgendo in totale oltre 2.500 ragazzi nella fascia d’età 18-25 anni, i quali hanno potuto acquisire una maggiore consapevolezza sulla guida responsabile, per evitare le distrazioni, imparare a riconoscere tempestivamente le situazioni di pericolo, controllare il veicolo in situazioni d’emergenza, gestire gli spazi e la velocità.
Nell’ambito di questa iniziativa, sono state presentate le Drug, Drink e Hangover Suits sviluppate per simulare gli effetti collaterali dell’uso di droghe e alcool, per la prima volta, sono state indossate alla Ford Social Home.
E se oggi, per approcciare il ‘nuovo’ spesso la virtual reality ha la meglio in molte iniziative di comunicazione, Ford in questa occasione ha recuperato l’importante aspetto conoscitivo e cognitivo rappresentato dalla sensorialità, e la riposiziona al centro dell’esperienza di apprendimento.
E’ stato, infatti, possibile osservare e soprattutto indossare la Drink Driving Suit, la tuta sviluppata per simulare lo stato di ebbrezza e far sperimentare ai giovani i rischi causati dall’assunzione di alcool prima di mettersi al volante, la Drug Driving Suit, la tuta che simula gli effetti degli stupefacenti sul corpo umano, per dare ai più giovani una più profonda consapevolezza dei rischi della guida in stato di alterazione psicofisica causata da droghe, e infine, l’inedita Hangover Suit, la tuta che, una volta indossata, è in grado di simulare i sintomi dei postumi di una ‘notte di bagordi’, come spossatezza, vertigini, testa pesante e difficoltà di concentrazione. Le attrezzature sono state studiate per alterare i movimenti e l’equilibrio tramite speciali tutori e fasciature asimmetriche e simulare stati allucinatori mediante cuffie e occhiali che producono riverberi colorati.
La Hangover Suit, il terzo capitolo dello storytelling sulla responsabilità alla guida che l’Ovale Blu ha portato avanti prima con la Drinking Driving Suit e poi con la Drug Driving Suit, rientra nel progetto Ford dedicato ai giovani utenti della strada Driving Skills For Life, i cui corsi gratuiti nel 2016 hanno coinvolto oltre 1.000 ragazzi tra Roma, Milano e Palermo.
Con le 15 del 2016, Ford ha organizzato in Italia, dal 2013, ben 40 sessioni di training, della durata di 4 ore ognuna.
Per restare aggiornati sulle prossime sessioni del programma Ford ‘Driving Skills For Life’ è possibile visitare il sito www.drivingskillsforlife.it/, all’interno del quale è disponibile inoltre una serie di pillole video in cui gli istruttori dell’Ovale Blu descrivono alcune delle tecniche di guida responsabile del programma di training.