Il Ferrari Challenge Europe ha dato i suoi verdetti con una gara d’anticipo. Daniele Di Amato, Ezequiel Perez Companc e Massimiliano Bianchi hanno conquistato rispettivamente i titoli del Trofeo Pirelli Pro, del Trofeo Pirelli Am e della Coppa Shell. Le vittorie sono arrivate al termine di una gara piena di colpi di scena che ha visto duelli ruota a ruota e sorpassi da brivido, che talvolta non sono riusciti e hanno portato ad alcuni incidenti.
Ben 44 le Ferrari 458 Challenge Evo che hanno preso il via della corsa: il primo colpo di scena è arrivato subito, quando al secondo giro Dario Caso (Rossocorsa – Pellin Racing) è stato costretto al ritiro dopo un urto con un avversario. Il ritiro di Caso ha permesso a Daniele DI Amato di poter gestire la corsa senza la necessità di attaccare troppo potendosi accontentare dei punti del terzo posto per conquistare il titolo. Al comando, intanto, l’inarrestabile Philip Baron (Rossocorsa), partito dalla pole position, al secondo passaggio otteneva anche il giro più veloce prendendo il largo sul compagno di team Costantino Bertuzzi guadagnando sull’italiano circa nove decimi ad ogni tornata. Baron ha vinto la gara con oltre dieci secondi di margine su Bertuzzi e di quasi 15 su Di Amato (Motor Piacenza).
Dominio assoluto anche in Coppa Shell, dove Massimiliano Bianchi (Kessel Racing) è preso il comando superando il poleman Ernesto Prinoth e, dopo qualche giro, ha avuto anche la certezza di aver vinto il titolo, quando Fons Scheltema ha commesso un errore e si è ritrovato attardato in classifica. Tante le lacrime di gioia del pilota romano a fine gara sul podio. Per Scheltema (Kessel Racing) invece, la consolazione di aver conquistato la Coppa Gentlemen.
Ha assegnato il titolo anche la categoria Pirelli Am che è andata al pilota che ha fatto della continuità la propria arma vincente: Ezequiel Perez Companc (Motor Piacenza). L’argentino, capace di vincere solo due volte ma sul podio in ben otto occasioni durante la stagione, è arrivato secondo alle spalle di Tommaso Rocca (Rossocorsa) conquistando i punti necessari a rendersi irraggiungibile da Alessandro Vezzoni (Rossocorsa – Pellin Racing), il primo degli inseguitori, giunto terzo. In questa categoria grande la mossa di Rocca, che a pochi giri dal termine si è sbarazzato di David Gostner, che in quel momento comandava la gara.