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Fiat Ritmo: la livrea Alitalia colora la sua rivisitazione moderna [RENDERING]

Nata come rivale diretta della Volkswagen Golf e della Renault 14 alla fine degli anni ’70, la Fiat Ritmo è rimasta impressa nelle menti degli italiani. La piccola berlina, disegnata dal Centro Stile Fiat con al comando Gianpaolo Boano, viene ricordata per le sue forme inconfondibili, con i particolari fari tondi e i paraurti integrati nel corpo vettura.

Sono passati più di quarant’anni dalla prima vettura uscita dalla catena di montaggio e fino alla fine degli anni ’80 la Ritmo continuò a tenere banco sul mercato dell’auto, tra restyling e nuove serie, venendo poi definitivamente sostituita dalla Tipo. Nessuno se l’è completamente scordata e molti desiderano un suo ritorno al giorno d’oggi. E così il designer Paolo Schermi ha voluto realizzare un proprio progetto denominato Ritmò, di cui ha già realizzato una versione classica a cinque porte, una versione cabrio e anche in chiave Abarth. Le linee decise, la forma quadrata e la compattezza si sono fusi con l’eleganza e la rotondità che caratterizzano oggi le vetture di casa Fiat – e anche Alfa Romeo. L’appeal della rivisitazione si unisce anche all’iconica livrea Alitalia, che ha colorato dapprima la Fiat 131 e, successivamente, la Lancia Stratos, che hanno regalato successi importanti nel Mondiale Rally; il tricolore è ancora ricordato dagli appassionati di motori e ben si sposa con la Ritmò, tra ricordo e modernità.

«Sono partito dalla Ritmo perché mi ha subito colpito per i suoi tratti ancora moderni. E così l’ho voluta riscrivere in chiave odierna, anche perché ha avuto un grande successo di venditeha commentato alla nostra Testata il designer torinese – I colori Alitalia sono un richiamo al passato ed alle Ritmo degli anni ’80. Una livrea evidente e che è rimasta impressa nella storia. La motorizzazione vorrei che fosse un ibrido, quindi un misto elettrico-benzina per stare al passo con le altre case. Con un motore elettrico che non sia solo di supporto ma piuttosto potente, e che lavori a tempo pieno con il motore termico. Il benzina all’anteriore e l’elettrico al posteriore penso sarebbe l’ideale».

Da diverso tempo Schermi lavora sul suo progetto della Ritmo, usando soprattutto l’esperienza che ha accumulato nella sua carriera nel Centro Stile Fiat dal 1986, anno in cui è entrato a far parte della famiglia della casa torinese. Decisamente un bel regalo per la nostalgia degli amanti delle creazioni della Fiat e del nostro Bel Paese.

Rendering: Paolo Schermi

Luca Basso:
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