Il mosaico dell’iniziativa FIA Rally Star, volta a preparare e lanciare i giovani talenti della disciplina con la collaborazione delle Federazioni motorsportive locali ed il supporto di M-Sport, acquisisce un nuovo tassello, grazie all’accordo firmato con LifeLive, azienda belga fondata da Thierry Neuville e da suo fratello Yannick.
Le vetture Cross Car che verranno impiegate nella fase delle finali continentali, dove accederanno i migliori quindici piloti (tutti con età tra i 17 e i 26 anni, range a cui si rivolge il programma) selezionati dalle Federazioni nazionali tramite prove sia al simulatore, che nella realtà con il format slalom del motorkhana, saranno fornite propria dalla struttura dei Neuville.
FIA Rally Star, LifeLive vince l’appalto per la fornitura delle Cross Car
Jérôme Roussel, a capo dell’iniziativa FIA Rally Star, ha commentato: «È davvero bello avere LifeLive e Thierry coinvolti con noi. […] È davvero un ragazzo pratico quando si tratta di questo genere di cose , come abbiamo potuto vedere quando abbiamo fatto una giornata di test con la vettura a novembre, alla quale ci stava proprio lavorando lui stesso. È davvero bello vederlo coinvolto in questo modo». Le Cross Car sono una vera passione per Thierry Neuville: passione che ha preso forma nel 2016 quando assieme al fratello fondò LifeLive, con sede a Sankt Vith, cittadina belga che diede i natali ad entrambi.
Neuville, che si prepara ad affrontare una nuova stagione del WRC con Hyundai Motorsport dal Rallye di Monte Carlo (ammesso si faccia questo appuntamento), ha spiegato a DirtFish questo accordo siglato con la FIA per il programma Rally Star: «Quando la FIA ha lanciato Rally Star, ha indetto una gara d’appalto per tre auto. Il nostro team ha lavorato sull’offerta all’inizio dello scorso anno, abbiamo vinto la gara e firmato il contratto un paio di mesi fa. È un grande lavoro per l’azienda, ma sta diventando sempre più grande e quindi cerchiamo sempre più lavoro. Sono contento per l’azienda, è una buona visibilità, ma è anche un progetto stimolante. La Cross Car è un ottimo strumento per ricercare e selezionare nuovi talenti», ha poi spiegato sull’utilità di questi mezzi nella crescita di giovani piloti. «[I piloti] arriveranno dal simulatore o dallo slalom, poi passeranno alle Cross Car e poi alle vetture da rally [fornite da M-Sport Ford, ndr]».
“Le nostre Cross Car sono state aggiornate per il FIA Rally Star”
Il belga ha poi spiegato: «Abbiamo apportato alcuni aggiornamenti alla vettura. Normalmente usiamo ruote da 10 pollici sulla macchina, ma ora saranno dotate di ruote da 13 pollici in modo che possano montare anche i pneumatici Pirelli da sterrato. Le auto sono state rinforzate per assicurarsi che possano montare i pneumatici più pesanti, ci sono state molte modifiche in quest’area, ma anche alcuni sistemi di raffreddamento extra perché gireranno inoltre in Paesi molto caldi».
Infine Neuville ha appuntato: «LifeLive avrà una grande visibilità, ma soprattutto la avrà il Cross Car come disciplina: la categoria sta crescendo molto, e grazie alla FIA sempre più persone verranno coinvolte», oltre ad elogiare il programma FIA Rally Star e la sua utilità nel lanciare i giovani talenti, come è avvenuto per altri programmi simili che hanno scovato piloti come lui stesso, Sébastien Ogier, Sébastien Loeb, Hayden Paddon od Ott Tanak.
FIA Rally Star: prime risposte importanti dalla Finlandia, ma anche da altri inaspettati Paesi
Conclude Roussel, spiegando i prossimi passi del programma iniziato il primo gennaio: «La prima finale continentale è in Europa a metà giugno e le Federazioni hanno tempo fino a 10 giorni prima della finale per presentare i loro piloti. La risposta, sia da parte degli organi di governo locali che dei piloti, è stata di altissimo livello. Posso raccontarvi due esempi riguardo al lavoro svolto sino ad ora dalle Federazioni. La Finlandia, come ci si aspetterebbe [essendo terra di rally, ndr], sarà la prima a finalizzare i propri piloti: lo faranno alla fine del mese dopo una selezione completamente digitale. Ma l’altro esempio è la Georgia. Sapete, la Georgia non ha un evento affiliato alla FIA, ma questi ragazzi sono stati molto, molto motivati per questa iniziativa. Hanno fatto tre gare slalom ed è fantastico vedere la loro risposta. Anche dalla Cina ci sta già dando una grande risposta».
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport