Sbarca in Italia il FIA Hill Climb Masters, l’evento biennale nato nel 2014 e che dopo il Lussemburgo e la Repubblica Ceca sarà di casa dal 12 al 14 ottobre a Gubbio. La cronoscalata di fine stagione sarà quindi ambientata nel territorio della cittadina umbra, già sede della cosiddetta Montecarlo delle Salite, ovvero il Trofeo Luigi Fagioli (ad agosto l’edizione numero 53), dedicato al pilota Alfa Romeo nella Formula 1 degli albori e che visse proprio a Gubbio.
Saranno 3,31 i km di gara (rispetto alla competizione locale di 4,1 km) per l’Hill Climb Masters, che si dipaneranno lungo il centro storico e i dintorni fuori la città, verso la Gola del Bottaccione (sito geologico ed archelogico noto in tutto il mondo) e che si concluderà a Madonna della Cima, a quota 700 metri. Per il Comitato Eugubino Corse Automobilistiche si tratta del riconoscimento sia della specificità di un territorio che si presta alla disciplina, che del lavoro svolto in tutti questi anni con il Trofeo Fagioli. Come spiega il presidente del comitato organizzatore, Luca Uccellani, «c’è sempre stata una sottesa ambizione internazionale per la nostra gara: il problema è che la corsa era troppo corta per entrare nel calendario del campionato europeo. Fortunatamente per i Masters non è prevista una lunghezza minima e perciò possiamo finalmente ospitare questo evento così prestigioso. […] Per noi è un onore e daremo alla gara l’importanza che merita».
L’Hill Climb Masters riunirà i piloti vincitori nella disciplina nei loro tornei nazionali e nella FIA Hill Climb Competitions e che gareggeranno per due classifiche, quella individuale e la Nations Cup (dove l’Italia vinse nel 2014). Inoltre i concorrenti avranno a disposizione tre scalate, e non due come avviene nella maggior parte delle altre gare di specialità, in una competizione che è si una lotta per primeggiare, ma anche una festa in cui i piloti di diverse estrazioni e nazionalità hanno la possibilità di incontrarsi ogni due anni e il che spiega l’atmosfera che si respira in questo format: la presenza di una gara tra Nazioni fa sì che il sabato sera ci sia anche una sfilata dei vari Paesi con tanto di elementi folkloristici, e che acquista la stessa importanza della cerimonia finale.
Inoltre, per evitare che ci possano essere delle disparità tra i partecipanti, date dai diversi regolamenti tecnici di ogni Federazione nazionale, la Nations Cup (con quattro piloti scelti dalle associazioni sportive nazionali a rappresentare il proprio Paese) non si basa tanto sulla velocità ma sulla regolarità. In questo modo ci sono stati casi come quello della Slovacchia, che nel 2016 vinse la competizione pur non avendo alcune vettura capace di contendere la vittoria nella classifica individuale.
A proposito del torneo per i singoli piloti, per poter entrare a farne parte bisogna superare una selezione che guarda ai risultati ottenuti sia nel Campionato Europeo FIA Hill Climb (top 12), che in quello Internazionale (sempre top 12), e in quelli nazionali (top 5) e regionali (top 3).
L’edizione 2018 del Masters introdurrà infine quattro categorie premiabili e non più tre, con la 1 e la 2 riservate agli assetti previsti nel campionato europeo, mentre la 3, dedicata alle vetture con il set up conforme ai regolamenti nazionali, sarà divisa in due – quindi categorie 3 e 4, riservate rispettivamente alle turismo e alle auto da competizione.
Crediti Immagine di Copertina: Ufficio Stampa FIA