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F2 | Stangata per Ferrucci. Il suo team valuta conseguenze contro il pilota

Santino Ferrucci ne ha combinata una più di Bertoldo nel settimo round di Formula 2 disputato lo scorso weekend a Silverstone: il suo comportamento però non è ovviamente passato inosservato ai giudici di gara che ad azione del giovane pilota statunitense hanno risposto con una reazione durissima. Ma la cosa sta avendo strascichi anche all’interno del box del team.

Gli atti di bullismo di Ferrucci contro il compagno di squadra Maini

Il giovane pilota della Trident infatti si è scagliato più volte contro il compagno di squadra, l’indiano Arjun Maini, già nella feature race di sabato. Ferrucci ha infatti deliberatamente – come è risultato dai rilievi post round di Silverstone – colpito con l’anteriore sinistro della sua monoposto il posteriore destro di quella del collega di team durante il giro di rientro: constatato il fatto che si sia trattato di dolo premeditato, l’americano è stato richiamato dai commissari di gara a spiegare il perché di questo gesto. Qui Ferrucci ha gettato benzina sul fuoco rifiutandosi di presentare la sua versione dei fatti, cosa che determinato la sua sospensione dai prossimi due appuntamenti di Formula 2 in calendario, ovvero Budapest e Spa-Francorchamps, più una multa di 60.000 euro.
Come se non bastasse, il giovane pilota ha giocato un altro tiro mancino al suo compagno di squadra nell’evento di Silverstone, spingendolo sempre in maniera deliberata fuori posta alla curva 4, proprio quando Maini cercava di mantenere la posizione. Anche qui, Ferrucci non si è presentato per fornire la spiegazione dell’incidente, venendo così escluso dalla classifica della sprint race. Non è finita: l’incomprensibile comportamento da bullo del pilota è proseguito venendo beccato dal Delegato Tecnico mentre guidava dal paddock alla pit lane indossando solo un guanto e tenendo nell’altra mano un telefono (sic!), violando così il regolamento per uso scorretto dell’equipaggiamento di sicurezza e utilizzo di dispositivi wireless dentro l’abitacolo. Di conseguenza, altri 6.000 euro di multa.
Ricordiamo che Santino Ferrucci attualmente è al 18esimo posto (su 20) in classifica con 7 punti ed una sfilza di zeri conquistati in cinque round (arriviamo a sette con i prossimi due), mentre il team Trident langue in fondo alle posizioni riservate alle squadre con 30 punti.

La polemica di Ferrucci sui motori e contro Maini e la reazione di Trident

L’americano nei giorni precedenti si era dimostrato abbastanza polemico con la serie per via dei motori e dei regolamenti tecnici: sul suo profilo twitter ufficiale, ad esempio, a fine giugno se l’era presa con la fallacia delle power unit, oltre ad invocare in seguito un ritorno ai V8.

Certo è che altri piloti si sono lamenti dei motori Mecachrome, anche lo stesso Maini come vedremo a breve, ma nessuno si era spinto a reagire in pista con dei falli di frustrazione così ingiustificabili ed intollerabili.Da parte sua, Trident prende ovviamente le distanze dall’atteggiamento dell’americano facendo quadrato intorno a Maini e non escludendo una forte reazione, probabilmente una rescissione del contratto. «Mai in dodici anni di attività nel mondo del motorsport ci era mai successo qualcosa di simile. Ci scusiamo per lo spettacolo che abbiamo a malincuore offerto», afferma l’ufficio stampa in un tweet, mentre in un altro Trident esprime tutta la sua solidarietà nei confronti di Maini e famiglia per «lo scorretto e incivile comportamento che il pilota è stato costretto a subire non soltanto a Silverstone da parte di Ferrucci e di suo padre». Evidentemente, ci sono delle ruggini tra compagni di box, probabilmente fomentate dai soliti padri invadenti nel mondo dello sport.

 

Un tweet poi cancellato di Santino Ferrucci depone a favore dell’acredine tra i due compagni di squadra. In risposta al video dell’incidente tra lui e Maini e le parole di quest’ultimo secondo cui «c’è qualcosa che non va nella testa del mio collega, deve essere sospeso», l’americano non si scompone e nel cinguettio poi sparito (qualcuno forse lo ha fatto ragionare) ha risposto: «parla quello che ha frignato alla radio. Ho fatto il test antidoping e sono pulito. Forse se [i media] mostrassero quello che ha mi hai fatto durante la gara molta gente capirebbe», riferendosi a quanto capitato nel precedente round di Le Castellet, quando Maini si sfogò via radio alla fine della sprint race imprecando e dichiarando di non voler correre più nel campionato di Formula 2 visti i problemi al motore della monoposto.

Anche per Luca Ghiotto arriva la scudisciata dei commissari di gara, poiché l’italiano di Campos Racing non ha rispettato il delta time prevista in occasione della Virtual Safety Car: vengono così inflitti 5 secondi di penalizzazione che lo fanno scivolare al decimo posto, mentre Ralph Boschung risale e centra così la zona punti.

Luca Santoro:
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