La Formula 2 guarda verso il futuro e apre un bando alle aziende interessate per la fornitura unica di motori nel triennio 2024-26. Tra le novità definite dalla FIA ci sono un leggero aumento di potenza, l’introduzione di carburanti sostenibili e l’apertura verso i sistemi ibridi.
Mecachrome e i problemi di affidabilità
Attualmente, Mecachrome è il motorista che si occupa della Formula 2, con un propulsore V6 da 3.4 litri sovralimentato, con una potenza di 620 CV. La compagine francese, però, non ha avuto successo tra gli addetti ai motori, con persistenti problemi di affidabilità che perdurano fin dalla stagione d’esordio datata 2018.
I nuovi motori raggiungeranno una potenza maggiore di 630 CV e, come richiesto esplicitamente dalla Federazione, dovranno superare i 10mila chilometri di vita, tra weekend di gare e test collettivi ufficiali.
Biocarburanti e idea ibrida
Particolare attenzione per l’ambiente, con l’obiettivo di utilizzare una miscela sostenibile al 55% e che, nel giro dei successivi anni, andrà a raggiungere la quota “100”. Già quest’anno sono state introdotte benzine di tipo E10, con il 10% di etanolo da fonti rinnovabili.
Rimanendo su questa scia, le aziende che vorranno candidarsi dovranno avere due stelle di riconoscimento FIA, la certificazione ISO 14001 e presentare un programma di compensazione delle emissioni. SI sta pensando anche a una power unit elettrica, ma non sono stati aggiunti ulteriori dettagli.
Infine, è stata espressa l’intenzione di proseguire con 11 team sulla griglia di partenza.
Copyright foto: Rudy Carezzevoli / Formula Motorsport Limited