Va ufficialmente in archivio la stagione 2022 di Formula 2 con l’ultimo round di Abu Dhabi. Liam Lawson mette la quarta firma nella Sprint Race con Carlin, mentre Ayumu Iwasa si candita a possibile contender per il titolo del 2023 con DAMS grazie a un successo nella Feature Race.
Il resoconto della Sprint Race
Nella corsa del sabato, Lawson non ha avuto avversari dalla pole position ereditata per l’inversione della griglia. Il neozelandese ha concluso con quasi otto secondi di vantaggio su Richard Verschoor, bravo comunque a portare a casa un secondo posto per Trident.
Prova di forza da parte di Felipe Drugovich, già campione della categoria nel precedente round di Monza. Il brasiliano di MP Motosport è scattato dalla quinta posizione ed è andato a prendersi il gradino più basso del podio.
Dietro di lui hanno concluso Dennis Hauger (Prema Racing), Amaury Cordeel (Van Amersfoort Racing), Logan Sargeant (Carlin), Jack Doohan (Virtuosi Racing) e Roy Nissany (DAMS). Théo Pourchaire (ART Grand Prix) e Marcus Armstrong (Hitech GP) hanno completato la Top 10.
Una bandiera rossa è intervenuta a inizio gara per un incidente, tanto spettacolare quanto privo di conseguenze fisiche per i piloti, tra Jehan Daruvala (Prema) ed Enzo Fittipaldi (Charouz Racing System) alla curva 2.
Il resoconto della Feature Race
Pole position e primo posto nella seconda prova del weekend per Iwasa. Il giapponese ha convinto tutti con la sua performance, tenendo a bada inizialmente il teammate Nissany, mantenendo poi la leadership nel corso delle soste e contenendo nel finale Drugovich.
Il brasiliano ci ha provato nelle ultime tornate a passare Iwasa, ma non è riuscito nell’intento. Comunque, la piazza d’onore ha regalato definitivamente il titolo team a MP Motorsport, che interrompe la striscia vincente di Prema e ART GP.
Lawson è salito di nuovo sul podio a Yas Marina, stavolta in terza posizione. Alla fine, il Kiwi ha concluso nella medesima posizione in campionato, con Sargeant quarto dopo il quinto posto di Gara 2. Hauger si è classificato quarto, in mezzo ai due piloti di Carlin.
Sesto posto per Cordeel, seguito da Verschoor, Jüri Vips (Hitech GP), Armstrong e Nissany: l’israeliano è sprofondato indietro anche per una penalità causata dai track limits. Peccato per Doohan, quinto prima di perdere la ruota anteriore sinistra dopo la sosta obbligatoria.