Al circuito di Spa-Francorchamps il campionato di Formula 2 si è fatto sempre più incerto. Nel weekend belga Nick de Vries sbaraglia la concorrenza e dalla pole conquista dritto dritto la vittoria nella feature race del nono round della Formula 2 2018, cosa che permette al pilota della PERTAMINA PREMA Theodore Racing di balzare al quarto posto della classifica generale, spodestando Artem Markelov. Per l’olandese che ha corso davanti a suoi fan in trasferta si tratta del terzo successo stagionale, ottenuto davanti a Sergio Sette Camara (Carlin Motorsport) e l’attuale leader del campionato George Russell di ART Grand Prix. Nella sprint race di domenica, invece, l’olandese si gioca il podio proprio nel giro finale: a vincere è il poleman Nicholas Latifi di DAMS, che domina sino alla fine ed ottiene la sua prima vittoria stagionale (nono trionfatore differente di questo 2018) con ben dieci secondi di vantaggio su Lando Norris (Carlin Motorsport), secondo. Il suo team si bea anche dell’altro pilota, Alexander Albon, al terzo posto finale.
Abbiamo parlato di un campionato aperto, perché se è vero che George Russell è sempre leader con un totale di 188 punti, Norris continua ad avvicinarsi sempre di più accorciando le distanze a sole 5 lunghezze. I prossimi tre round che chiuderanno la stagione, a partire dall’appuntamento di Monza a fine mese, saranno quanto mai combattuti e tutti da seguire. Attenzione comunque anche agli outsider Albon, terzo nella generale con 161 punti, e de Vries che insegue a 153 punti.
Delusione per Antonio Fuoco, diciassettesimo in Gara 1 e addirittura ultimo (se si conta il ritiro di Sean Gelael) nella sprint race. Due top ten raggiunte per Luca Ghiotto, partito in prima fila nella seconda manche, mentre Alessio Lorandi ha ottenuto rispettivamente un tredicesimo e quindicesimo posto.
La cronaca di Gara 1 (Feature Race) a Spa-Francorchamps
L’autore della pole Nyck de Vries (con un miglior tempo pari a 1:56.054) è partito subito con i motori a tutta forza su una pista asciugatasi dopo gli acquazzoni di qualche ora prima. A sua ruota George Russell seguito però da un Sergio Sette Camara intenzionato a strappare la seconda posizione al britannico in odore di Formula 1 (o meglio forse, la lotta per i sedili nella massima serie è molto incandescente, soprattutto tra i piloti più giovani). Dietro si accende al tempo stesso un’altra battaglia che coinvolge le tre posizioni successive nella griglia di partenza, occupate da Luca Ghiotto (Campos Vexatec Racing), Lando Norris ed Alexander Albon. L’attuale secondo pilota nella classifica generale riesce ad avere la meglio sui due avversari, a loro volta superati con maestria da Antonio Fuoco (Charouz Racing System) all’altezza della chicane di Le Combes.
Nel frattempo de Vries si impegna a tenere a debita distanza Sette Camara mentre Albon si vede sorpassare da Ghiotto e da Nirei Fukuzumi (BWT Arden), ottavo in qualifica. Partito invece dalla decima posizione in griglia, Artem Markelov di Russian Time inizia la sua rimonta sostenuta anche dalla trovata di usare dei pneumatici a mescola media ed avvantaggiandosi su coloro che invece montavano gomme soft: ed infatti ecco che arriva il sorpasso ai danni di Albon, che in queste prime fasi di gara sembra faticare non poco a tenere il passo. Il russo non si dà pace e doppia Fukuzumi ed in seguito regola anche Ghiotto. In testa invece de Vries mantiene la testa della gara il cui vantaggio sale di 5 secondi al giro 6 nei confronti di Sette Camara, mentre Russell e Norris vanno al cambio gomme quando ormai sono stati percorsi otto giri di pista dallo start: il brasiliano farà lo stesso al giro 9, de Vries in quello successivo, cedendo la leadership ad uno scatenato Markelov. Ma il russo terrà questa posizione per cinque giri, ritornando nel frattempo ai box e rimettendosi in gara all’ottavo posto.
Arriviamo così al giro 16 con nuovamente de Vries in testa, seguito da Sette Camara, Russell e Norris, ma ecco che la monoposto di Fukuzumi inizia a fumare per un principio di incendio, cosa che costringe il pilota a fermarsi fuori pista all’altezza della curva Blanchimont e a darsela a gambe dalla vettura. Viene chiamata così la safety car che neutralizza la gara sino al giro 19 (nel frattempo Sean Gelael di PREMA viene richiamato e penalizzato per essere andato troppo veloce nella pit lane). Alla ripresa il gruppo di testa tiene, sebbene Norris provi a superare Russell a Les Combes, ma il leader del campionato chiude all’interno ed evita di scivolare dietro l’avversario. Markelov intanto riprova nuovamente a risalire la china doppiando Louis Delétraz di Charouz e mettendo nel mirino il sesto posto di Ghiotto (a sua volta scivolato dietro Albon). Fuori pista contro il muro per Ralph Boschung (MP Motorsport), ma la gara non viene neutralizzata e si continua normalmente.
Nei giri finali de Vries allunga il passo per tenere sempre più a distanza Sette Camara, che ci prova sino alla fine ma l’olandese invece continua a guadagnare per terminare la sua prova con un vantaggio sul brasiliano di 3.1 secondi, il quale a sua volta si posiziona secondo con 4.4 secondi di vantaggio su Russell, terzo.
Fuori dal podio Norris, seguito da Albon che chiude la top five. Sesto posto per Markelov, che alla fine riesce a superare – o meglio beffare, visto che parliamo di una questione di fotofinish – Ghiotto, settimo. Ottavo Nicholas Latifi, che ha la meglio su Maximilian Gunther (BWT Arden) e si prende la pole nella griglia invertita di domenica. Chiude la top ten Roy Nissany di Campos Vexatec Racing, che per la prima volta va a punti.
La cronaca di Gara 2 (Sprint Race) a Spa-Francorchamps
Il poleman Nicholas Latifi parte subito con il piede giusto mentre Nick de Vries va subito in fuga e compie un balzo notevole, passando all’interno de La Source e scalando sino alla terza posizione già dai primissimi momenti di gara. A proposito di piloti che in questo weekend avevano l’argento vivo addosso, Artem Markelov si prende il quarto posto occupato da Lando Norris, e si deve guardare le spalle anche da Alexander Albon, deciso a guadagnare posizioni.
Nel frattempo George Russell prova a inerpicarsi alla settima posizione, battagliando con Roy Nissany.
Arriviamo così al secondo giro della sprint race, dove sul tornante de La Source Sergio Sette Camara supera Maximilian Gunther per il nono posto; il brasiliano punta poi a Nissany, a sua volta doppiato alla fine da Russell, mentre Latifi mantiene il suo vantaggio in testa su Luca Ghiotto.
Nel giro successivo entra nel vivo la lotta tra Norris e Markelov, con il primo che prova a riprendersi il quarto posto, ma il russo tiene il punto della situazione nonostante il rivale si avvicini sempre più pericolosamente anche nel giro successivo.
In testa Ghiotto perde sul rettilineo Kemmel il suo secondo posto a vantaggio di de Vries, che sfrutta al meglio il DRS; sempre sul Kemmel arriva una buona notizia anche per Norris, che riesce infine a superare Markelov, anch’egli sfruttando il comando che riduce la resistenza aerodinamica della monoposto. Questi ultimi due si avvicinano all’italiano nel giro 7, con Norris che supera Ghiotto per il terzo posto: il pilota della Campos perderà poi la sua posizione superato da Markelov. L’italiano viene messo sotto assedio anche da Albon, mentre nelle posizioni di dietro il rookie Tadasuke Makino di Russian Time supera Gunther (e che verrà poi doppiato anche da Louis Delétraz), mentre la new entry della Formula 2 Dorian Boccolacci (MP Motorsport) va in pit lane.
Nelle prime posizioni il gap di Latifi da de Vries sale ancora, passando dai 3,1 secondi ai 5 secondi del quindicesimo giro: l’olandese subisce inoltre gli attacchi di Norris che prova in ogni modo a superare il rivale. Albon intanto sale al quarto posto lasciando dietro di sé Markelov; siamo all’ultima frazione di gara dove avviene il colpo di scena: de Vries perde terreno sulla Le Combes e si vede scalzare sia da Norris che da Albon che erano subito dietro di lui. Pure Markelov decide di avere la meglio sull’olandese, ma alla fine quest’ultimo mantiene il suo quarto posto finale. Taglia il traguardo per primo Latifi, seguito da Norris e da Albon. Giù dal podio un deluso de Vries, che comunque salva la sua posizione da Markelov, quinto finale. A proposito di delusi, sesto posto per Ghiotto e settimo per Russell, che non ha brillato particolarmente in Gara 2. All’ottavo troviamo Arjun Maini di Trident, mentre la top ten è chiusa da Sette Camara e Jack Aitken di ART Grand Prix.
Alessio Lorandi conclude al quindicesimo posto, mentre va peggio ad Antonio Fuoco che termina diciannovesimo, dopo aver patito dei problemi alla vettura nel giro di formazione pregara.