In questo fine settimana si è consumato il penultimo appuntamento del FIA ERC 2021, il Rally Ungheria, che ha incoronato Andreas Mikkelsen campione europeo. Fin qui, tutto regolare, ma si è avvertita una scossa tellurica sul gradino più alto del podio della gara magiara, in teoria vinta da Nikolay Gryazin.
L’infrazione di Gryazin
In teoria, perché i commissari di gara dopo qualche ora dalla conclusione del rally hanno ravvisato una infrazione commessa dal russo su Volkswagen Polo GTI R5. Il pilota Movisport infatti a quanto pare ha commesso una violazione dell’art. 53.3.2 del Regolamento Sportivo Rally Regionale della FIA, che impone immediata assistenza da parte di un equipaggio qualora incontrasse nella sua marcia una vettura incidentata i cui occupanti hanno esposto il segnale SOS, o non espongano il cartello OK.
L’incidente di Herczig
Il fattaccio è avvenuto nella PS8, quella che ha aperto la giornata finale e decisiva del Rally Ungheria: la Skoda Fabia Rally2 Evo di Norbert Herczig e Ramón Ferencz era finita fuori strada all’uscita di una curva a sinistra, impattando contro un terrapieno e fermandosi a cavallo della carreggiata. Gryazin, scattato dopo l’equipaggio ungherese e in quel momento primo in classifica con 25,8 secondi di Herczig, allora secondo, pare sia passato tirando dritto, senza rallentare per assicurarsi delle condizioni dei colleghi (risulterà poi un infortunio alle costole per Ferencz), come risulta dalla camera on board della Polo del russo ed anche dalle riprese di uno spettatore.
La decisione dei commissari di gara
Per i commissari di gara, la vettura incidentata era chiaramente visibile, ma non solo: a 100 metri dal luogo del sinistro, riporta il documento ufficiale in cui si sancisce l’infrazione, uno steward ha fatto segno a Gryazin di rallentare, mentre «sembra anche che il conducente dell’auto n.4 [Herczig, ndr] abbia fatto segnali difficilmente comprensibili per gli steward», senza mostrare né un cartello SOS né OK. Motivo per cui il russo, convocato dai commissari assieme al navigatore Konstantin Aleksandrov e Prednirks Arturs del team Sports Racing Technologies, ha dichiarato di non aver compreso i segnali dati sia dall’equipaggio incidentato che dagli steward.
In ogni caso, i commissari hanno inflitto una pesante penalità di ben quindici minuti, facendolo precipitare nella classifica finale del Rally Ungheria al 24esimo posto. La vittoria va quindi ad Ostberg, al suo primo successo nell’ERC (sebbene fosse iscritto in quel contesto per la validità del campionato nazionale ungherese), davanti a Miko Marczyk con 21,8 secondi di vantaggio, mentre András Hadik chiude terzo, a 26,1 secondi di ritardo.
Crediti Immagine di Copertina: FIA ERC