Il Rally Ungheria che si è corso lo scorso weekend ha messo in luce le prestazioni di alcuni giovani rampanti in corsa nell’ERC e in particolare nell’ERC1 Junior: il podio finale del terzultimo appuntamento del campionato europeo ha visto piazzarsi alle spalle di un veterano come Andreas Mikkelsen piloti quali Efrén Llarena, terzo e al suo primo podio assoluto nell’ERC, e Grégoire Munster, secondo e contestualmente primo nell’ERC1 Junior.
Munster ed il duello con Solberg al Rally Ungheria
Il giovane lussemburghese, in gara con la Hyundai i20 R5 del team privato BMA Motorsport, ottiene così il suo miglior risultato in carriera in un appuntamento della competizione continentale e, complici anche le difficoltà patite da Oliver Solberg (alle prese in particolare con due forature nella prima giornata), scalza quest’ultimo dalla vetta degli Under dell’ERC1, pur con un solo punto di vantaggio.«L’obiettivo era di finire davanti a lui», ha spiegato Munster in una intervista rilasciata subito dopo l’Ungheria ai colleghi di RallyeSport.fr. «Sapevo che non sarebbe stato un lavoro semplice da portare a termine. Dopo la nostra buona prima giornata, abbiamo messo in secondo piano i tempi nel giorno successivo perché siamo stati in grado di prendere il comando del campionato. Quindi, alla fine, sono stato molto contento del nostro weekend». In sostanza, Munster ha spiegato di aver attaccato nella giornata di sabato sapendo che il rivale Solberg era alla prese con le forature, mentre nella decisiva tappa del giorno dopo ha optato per non assumersi rischi inutili e «mettere al sicuro i punti». Il sorpasso è avvenuto nella PS7, e da quel momento il lussemburghese ha spinto sino ad allargare il gap oltre il minuto dallo svedese, che pagava nel frattempo una seconda foratura alla fine di sabato. Il giorno dopo Solberg ricuce in maniera progressiva il ritardo, portandosi nella classifica dell’ERC1 Junior ad una trentina di secondi dalla vetta occupata da Munster, con Llarena frapposto tra i due.
Il 22enne su Hyundai ha poi ricordato una delle PS che ha fatto «tremare le gambe» al suo copilota, Louis Louka, ovvero l’ottava: «Con l’oscurità che calava dalle 16, abbiamo per forza di cose corso qualche prova speciale in notturna come la numero otto [la PS8 di Fony – Óhuta 2 scattava alle 16:41, ndr]. Ho visto questo rally come una specie di Monte Carlo […]. In un tratto molto solcato e fangoso in rapida sequenza, sono andato zigzagando per una quarantina di metri con un grip sorprendente su asfalto tra due “zone di fango”, tutto questo a 130 -140 km/h tra gli alberi».
“Il round finale dell’ERC a Spa non è sicurissimo”
Molti piloti in gara nel Rally Ungheria, tra cui anche Mikkelsen, si sono lamentati della presenza di pubblico in zone molto pericolose per gli stessi. Munster concorda: «Mentre corro non ho proprio tempo per guardare gli spettatori, ma all’ultima curva della PS5 mi sono trovato faccia a faccia con gli spettatori che erano chiaramente in una brutta posizione». Il pilota inoltre ha raccontato come lui e gli altri fossero in contatto con l’ERC Promoter tramite un gruppo WhatsApp per seguire l’evoluzione della situazione in caso di eventuali cancellazioni, opzione che li è stata riferita alla fine della gara come molto fattibile. «Per il prossimo turno alle Canarie non abbiamo troppe preoccupazioni per il momento, mentre per Spa stimo le possibilità al 25%, ma le cose possono cambiare rapidamente», ha poi confidato riguardo i due appuntamenti che restano da affrontare nell’ERC.
“Spero di arrivare al WRC come pilota ufficiale, ma le possibilità sono poche”
Infine, per quanto riguarda il futuro, Munster spera ovviamente di poter approdare nel WRC (ricordiamo che da quest’anno è entrato nel programma Hyundai Customer Racing Junior Rally), magari a livello ufficiale, pur essendo conscio del fatto che «ci sono pochissime possibilità di arrivarci». «Ma questo tipo di performance fa parte delle logiche tappe verso questa progressione». E per quanto concerne invece il 2021, ha poi concluso il giovane lussemburghese: «Come spesso avviene nei rally, conosci il tuo programma all’inizio della stagione, non prima. Ovviamente abbiamo avuto diverse discussioni in precedenza. Quest’anno corriamo per il titolo ERC1 Junior, quindi potrebbe essere interessante giocarci il titolo ERC nella prossima stagione. Sarebbe interessante ovviamente anche la partecipazione al maggior numero possibile di round nel WRC2 per fare esperienza, mentre Hyundai Belgium resta interessato al campionato belga. Alla fine, ho un forte legame con Hyundai e non c’è motivo per cambiare. Inoltre non ho avuto problemi meccanici tutto l’anno. Per quanto riguarda i miei progressi, mi manca ancora la velocità su sterrato per permettermi davvero un posto nel WRC2».
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport