La tanto attesa e rinviata stagione 2021 dell’ERC non poteva partire in maniera più scoppiettante: il primo appuntamento del campionato europeo, il 77esimo Rally di Polonia, chiude la sua giornata inaugurale di gara (al netto della prova spettacolo d’apertura di ieri: domani le ultime prove speciali prima di scoprire il vincitore) regalando colpi di scena sugli sterrati nella zona intorno a Mikołajki.
Rally Polonia 2021, la prima giornata: Gryazin parte bene, ma Lukyanuk conquista il primato
Anzitutto, dopo otto prove speciali a svettare nella lista dei tempi c’è il campione europeo rally uscente Alexey Lukyanuk, assieme al fidato navigatore Alexey Arnautov sulla Citroen C3 Rally2 del team Saintéloc. Autori della migliore prestazione della Qualifying Stage di venerdì, cosa che ha permesso loro di scegliersi la posizione di partenza più vantaggiosa per oggi, l’equipaggio soffre nella superspeciale della sera stessa di scena nella Mikołajki Arena, nei pressi del quartier generale dell’evento e del parco assistenza, ed il cui tracciato presentava anche delle pozze d’acqua tali da complicare il grip. Lukyanuk ed Arnautov chiudono così solo tredicesimi, per poi risalire la china questo sabato dalla seconda prova speciale, portandosi sulla piazza d’onore a 15,7 secondi da uno scatenato Nikolay Gryazin.
Il russo già vincitore del Rally di Polonia nel 2018 conduce in testa la propria Volkswagen Polo GTi R5 – con Konstantin Aleksandrov alle note – sino alla PS7 (su otto totali per oggi), dove ha dovuto fare i conti con una doppia foratura che lo ha fatto scendere al secondo posto, a 10,6 secondi da Lukyanuk. Ma poi Grayzin è costretto al ritiro momentaneo, perché a quanto pare il danno alla Polo R5 è stato più profondo: «Due gomme si sono distrutte, ho pensato di aver colpito qualcosa, ma pare che sia stato un guaio derivato dalla sospensione anteriore: purtroppo avevo solo una gomma di riserva ed è vietato proseguire su tre ruote. Sono cose che capitano, non ho potuto farci molto», ha spiegato l’ex pilota di Hyundai Motorsport, precipitato di ben ventinove posizioni in classifica.
La top ten della prima giornata del Rally di Polonia
Tornando a Lukyanuk, quest’ultimo ottiene anche due migliori tempi nella PS6 e 7 e conclude quest’oggi soddisfatto della vettura e del set-up. Alle sue spalle Andreas Mikkelsen ed Ola Fløene con 29 secondi di ritardo: il duo norvegese sulla Skoda Fabia Rally2 Evo fatica un po’ con le gomme Michelin ed anche con la pulizia delle strade, pur partendo oggi quattordicesimo. Terzo il pilota di casa Miko Marczyk su un’altra Fabia Rally2 Evo, con un minuto e quindici secondi di ritardo, davanti al connazionale Wojciech Chuchała, anch’egli su Skoda. Le vetture ceche si ripresentano al quinto posto con Nil Solans e al sesto occupato da Norbert Herczig, con quest’ultimo che stacca di tre secondi la Citroen C3 Rally2 di Yoann Bonato.
La top ten della prima giornata del Rally di Polonia, round d’apertura dell’ERC 2021, si chiude con il campione ERC3 ed ERC3 Junior 2019 Efrén Llarena, su Fabia Rally Evo, Erik Cais su Ford Fiesta Rally2 ed infine decimo il nostro Umberto Scandola, al debutto della sua stagione completa nel campionato europeo rally. Il veronese ha impiegato questo sabato di gara per prendere le misure con la sua i20 R5 di Hyundai Rally Team Italia in un contesto per lui inedito (prima volta al Rally Polonia). Jon Armstrong su Ford Fiesta Rally3 (vettura che fa il suo esordio in un contesto competitivo internazionale) svetta nell’ERC Junior davanti alla stessa auto guidata dal campione ERC3/ERC3 Junior uscente Ken Torn.
Disfatta per Campedelli e Breen
Infine, spazio ai ritiri, alcuni dei quali eccellenti: un problema al servosterzo della Polo R5 riscontrato già nella prima prova speciale costringe Simone Campedelli e Tania Canton ad abbandonare il Rally di Polonia. Il pilota che debutta nell’ERC con il team MRF Tyres, che fornisce a sua volta le gomme della vettura, ha commentato così questa disfatta, come riportato da ERC.com: «Abbiamo avuto tre buoni risultati in Italia con la squadra e con MRF e siamo arrivati qui davvero preparati. Sicuramente è una nuova avventura e dobbiamo essere molto umili perché sappiamo che il livello della competizione è molto alto e i piloti sono molto veloci, come stanno dimostrando. Il problema è nel servosterzo. La squadra ha avviato i contatti con Volkswagen Motorsport per risolverlo, hanno dato tutto il supporto, il supporto è stato davvero alto ma non siamo stati in grado di sistemarlo. Quando non sei sicuro in queste PS non è uno scherzo perché la velocità media è davvero alta e se succede come nelle qualifiche quando il volante diventa così difficile da girare è troppo pericoloso e preferisco dire, “no, non è il momento giusto e dobbiamo sistemarlo per assicurarci che sia a posto”. Purtroppo sembra uno scherzo perché abbiamo fatto solo una PS, ma nel motorsport questo tipo di cose succedono. Speri che non ti capiti, ma questa è la vita e bisogna accettarla e noi dobbiamo recuperare tutte le energie per prepararci al Rally di Roma Capitale».
Fuori inoltre un nome molto forte come quello di Craig Breen, altro pilota supportato da MRF e costretto ad abbandonare il Rally di Polonia dopo la rottura della sospensione della sua Hyundai i20 R5 all’inizio della PS7. Prima del disastro l’irlandese stava lottando per il podio dopo tre prove speciali, ma successivamente ha iniziato a perdere secondi su secondi, sino ad un minuto e cinquanta dalla vetta della classifica dopo la PS4.