Con le ultime sette prove speciali si è concluso il Rally delle Azzorre, secondo appuntamento dell’ERC 2022 che conclude il periplo degli equipaggi in Portogallo, iniziato due settimane fa sulla terraferma con il Rally Serras de Fafe, primo round del campionato europeo. Ed il finale ha riservato un colpo di scena che ha riscritto due giorni di competizione, con la vittoria di Efrén Llarena e Sara Fernandez su Skoda Fabia Rally2 Evo.
Moura da vincitore in pectore a sconfitto
Sugli sterrati dell’isola di São Miguel, tra un clima che come nella gara precedente non ha risparmiato rovesci, nebbia e con tutte le difficoltà riversatesi sulle strade, il pilota di casa Ricardo Moura e il suo navigatore sulla Fabia Rally2 Evo António Costa hanno dominato nella due giorni delle Azzorre, e sembravano destinati a conquistare la vittoria mentre i rivali non potevano far altro che lottare per le piazze d’onore.
Il pluricampione nazionale portoghese e delle Azzorre ha fatto valere la propria esperienza pur con qualche difficoltà visti gli avversari «molto bravi e molto giovani», come li ha definiti lo stesso Moura. Alla fine della prima giornata il lusitano era in testa con 8,4 secondi su Simon Wagner, con distacchi contenuti tra i primi quattro: nel lotto dei suoi diretti sfidanti si è fatto avanti anche il vicecampione ERC 2021 Llarena e il vincitore dell’ERC Junior 2021 Ken Torn, almeno sino a quando quest’ultimo ha dovuto fare i conti oggi prima con un testacoda, e poi con il ritiro nella iconica Sete Cidades valida come PS10 per del fumo fuoriuscito dalla sua Ford Fiesta Rally2, che ha costretto l’estone al ritiro.
Llarena stravolge la corsa per la vittoria nelle Azzorre
Ma nella PS14 che ha concluso il Rally delle Azzorre avviene il colpo di scena che stravolge la vetta della gara: Llarena alla fine della prima giornata era terzo a 9 secondi da Moura, e già all’inizio di oggi si era portato alle spalle del portoghese con un distacco di 10 secondi. Lo spagnolo portacolori del team MRF Tyres, assieme alla sua copilota campionessa ERC 2021 tra i navigatori, ha mantenuto la scia del rivale nonostante quest’ultimo avesse allungato il suo vantaggio dopo il primo giro mattutino: distacco poi progressivamente sceso a sei secondi nella penultima PS, ed infine nella Power Stage decisiva Llarena e Fernandez sono andati in modalità «full attack», recuperando tutto il distacco da Moura e vincendo con 2,6 secondi sul portoghese, oltre a conquistare un prezioso primo posto nella Power Stage che frutta punti bonus per la loro classifica dell’ERC 2022. Inoltre per il team MRF questa è la prima vittoria in assoluto nel campionato europeo FIA.
L’ascesa di Tempestini e di Campedelli
Più distaccato Wagner, terzo a 31,3 e tra i protagonisti di queste Azzorre; quarto posto per Simone Tempestini, che con Sergiu Itu sulla Fabia Rally2 Evo ha disputato un rally in crescita, dalle retrovie della top ten sino a portarsi a 19 secondi dal podio finale.
Tra i primi dieci troviamo poi Armindo Araújo al quinto posto con un minuto e 47 secondi di ritardo, seguito dall’altra colonna del rallismo portoghese Bruno Magalhães a tre minuti dalla vetta (ed unico nella top ten a non correre su Skoda Fabia Rally2 Evo, bensì su Hyundai i20 N Rally2); settimo Simone Campedelli a tre minuti e 10, che ha pagato oggi qualche problema con i freni della sua vettura ceca, poi risolti verso la fine della giornata per recuperare assieme a Tania Canton il piazzamento, dopo essere pericolosamente scivolati quasi fuori dai primi dieci.
Disfatta finale per Battistolli
Ottavo Norbert Herczig a tre minuti e 34 secondi, seguito da Alberto Battistolli e Simone Scattolin, alla fine noni con tre minuti e 49 di ritardo. In realtà l’equipaggio stava lottando per il sesto posto finale con un trio di rivali dietro di loro, tra cui Magalhães e Campedelli, ma nell’ultima PS un errore approcciando un tornante ha fatto sì che la Fabia di Battistolli rotolasse fuori strada, dove è stata poi rimessa grazie all’aiuto degli spettatori. «Sono stato incredibilmente stupido. Ho danneggiato l’auto probabilmente in modo irreparabile, perciò sono davvero mortificato con tutti», ha commentato il pilota al traguardo.
Infine decimo posto per Mārtiņš Sesks, con cinque minuti di ritardo (primo anche nell’ERC Open, giacché correva con la versione Rally2 Kit della Skoda Fabia). Nell’ERC3 successo per Jon Armstrong su Fiesta Rally3, mentre nell’ERC4 vittoria per il francese Anthony Fotia su Renault Clio Rally4, con 56,8 secondi di vantaggio sul nostro Andrea Mabellini, sulla stessa auto.