Non si diventa due volte campioni europei per caso: Giandomenico Basso lo ha dimostrato ancora una volta vincendo una gara con valenza sia per l’ERC (che dominò appunto nel 2006 e nel 2009) che per il Campionato Italiano quale è il Rally di Roma Capitale.
Il podio tricolore al Rally Roma Capitale
Dopo una serie di piazzamenti d’onore nella gara laziale (nel 2015, 2016 ed infine nel 2018, dove si classificò secondo) il pilota affiancato da Lorenzo Granai sulla Skoda Fabia R5 del team Loran ottiene il suo primo successo in questo contesto nel suo anno di rientro come iscritto al CIR, ed il diciannovesimo in un appuntamento del campionato continentale targato FIA. Nessuna sorpresa per Basso che già ieri aveva concluso le prime sei prove speciali in testa, ribadendo la sua superiorità nelle dieci che restavano oggi e confermandosi in generale in testa dalla PS4 sino alla fine (nonostante una sbavatura nella PS13 che determina la perdita di una ventina di secondi, ma l’equipaggio ha mantenuto comunque la propria leadership, costringendo il resto degli avversari a limitare la propria lotta solo per i piazzamenti d’onore).
Ma in generale questo Rally di Roma Capitale, pur essendo valido per l’ERC, è parso a tutti gli effetti un affare interno dei piloti Tricolori, se consideriamo il fatto che a parte lo sfortunato Nikolay Gryazin in testa nella PS1 (poi ritiratosi nella frazione successiva), i migliori tempi sono stati tutti appannaggio degli italiani, così come è completamente italiano il podio finale.
Dopo Basso infatti si piazza al secondo posto Simone Campedelli con Tania Canton, che dopo una prima giornata di complesso rodaggio sono riusciti a tirare fuori il meglio dalla nuova Ford Fiesta R5, conquistando il miglior tempo nella speciale che ha aperto la giornata odierna e chiudendo a 53,3 secondi da Basso. Certo, le difficoltà di set-up e qualche problema con le gomme nella seconda giornata hanno impedito una possibile vittoria, ma intanto l’apprendistato con la vettura è stato archiviato tutto sommato nel migliore dei modi.
Ancor più straordinaria però la prestazione di Andrea Crugnola e Pietro Ometto, che dimostrano ancora una volta un feeling perfetto con la Skoda Fabia R5 e si classificano terzi ad un minuto dalla vetta. Ma non solo: il varesino conquista la vittoria in ben tredici speciali, spingendo sempre come un forsennato ma con l’abilità di scansare rischi (a parte qualche piccolo errore ed imprevisto, come la roccia incrociata nella PS10). Già primo tra la PS2 e la PS3, Crugnola scivola poi qualche posizione indietro ma nella seconda giornata spinge i motori a tutta forza, ribadendo la sua presenza competitiva nel CIR.
La top ten del Rally Roma Capitale
Giù dal podio del Roma Capitale Alexey Lukyanuk, che ha corso buona parte della gara con un minuto di penalizzazione per via di una irregolarità nel passo della sua Citroen C3 R5. Questo ha impedito al russo di andare oltre il quarto posto (sarebbe altrimenti finito secondo) dopo un weekend che ha snervato non poco l’equipaggio, tanto è vero che lo stesso Lukyanuk, dopo aver terminato l’ultima speciale ad Ostia, ha dichiarato la sua soddisfazione per il fatto che il rally laziale fosse finalmente finito. In ogni caso il pilota di Saintéloc Racing rilancia ulteriormente la sua corsa al titolo, anche perché il leader di campionato europeo Łukasz Habaj ha pagato il ritiro per via di una uscita di strada alla fine della prima tappa, concludendo poi la gara al sedicesimo posto.
Quinto posto per Filip Mareš, che si prende il primato nell’ERC1 Junior a discapito di un Chris Ingram che segue il rivale di ACCR Czech Rally Team nei piazzamenti finali (e che paga due testacoda nella PS9). La lotta tra i due nella categoria di riferimento è giunta quasi all’apice, e si consumerà al successivo Barum Czech Rally Zlín dove verrà assegnato l’ERC1 Junior 2019 – in quella Repubblica Ceca dove Mareš giocherà in casa.
Settimo posto per Norbert Herczig, al secondo miglior risultato stagionale nell’ERC con la Volkswagen Polo GTi R5, mentre ottavo nonché terzo nell’ERC1 Junior si classifica Mārtiņš Sesks, wild card assieme a Gryazin e presente al Roma Capitale come premio per aver vinto l’anno scorso l’ERC3 Junior (il lettone è reduce tra l’altro dal terzo posto assoluto al Rally Liepāja).
Chiudono la top ten due italiani, ovvero Antonio Rusce, con Marco Vozzo sulla Skoda Fabia R5, autore di un buona prestazione e che ottiene lo stesso piazzamento assoluto conquistato alla Targa Florio e al Rallye Sanremo, ed Umberto Scandola alla sua prima uscita stagionale su asfalto con la Hyundai i20 NG R5. Il già due volte vincitore del Roma Capitale era salito al quinto posto dopo la PS5, ma una foratura lo aveva poi spinto al decimo che poi ha mantenuto sino alla fine, nonostante abbia dato prova di una buona velocità.
Gli altri risultati nell’ERC e nel CIR
Emma Falcón, pur alle prese con trenta secondi di penalità per la stessa infrazione di Lukyanuk, conquista il primato nell’ERC Ladies Trophy; Ken Torn svetta invece nell’ERC3 Junior, mentre Florian Bernardi perde un podio di categoria quasi blindato per via di una foratura dopo un salto nella penultima speciale. Così, Erik Cais ed Efren Llarena si prendono le piazze d’onore nell’ERC3 Junior. Dariusz Poloński ottiene il primo posto nell’ERC2 e nell’Abarth Rally Cup davanti all’esordiente stagionale su Abarth 124 Rally Zelindo Melegari e al leader del monomarca Andrea Nucita, che paga il guasto al turbo nella PS6 e la rottura di un semiasse nella seconda giornata.
Passando ora agli altri risultati del Campionato Italiano Rally, Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella penano un po’ ma ottengono la quarta vittoria consecutiva nel Due Ruote Motrici con la Peugeot 208 R2, seguiti da Davide Nicelli che si consola a sua volta con il terzo successo su tre gare disputate nel Peugeot Competition 208 Rally Cup TOP. Giuseppe Testa vince nel CIR Junior, dove ci sono stati i ritiri eccellenti del leader della competizione sulla Ford Fiesta R2 Marco Pollara (che mantiene il primato con circa 3 punti su Testa) e di Andrea Mazzocchi. Daniele Campanaro sfrutta al meglio la nuova Ford Fiesta R1 e si aggiudica il primato nella classe. Nel Suzuki Rally Cup, infine, vittoria per Andrea Scalzotto che scalza (perdonateci l’orrido calembour) dalla classifica del monomarca Fabio Poggio, distante però di una sola lunghezza.
Nella classifica assoluta del CIR, Basso ora è a 12,75 punti da un galvanizzato Campedelli, mentre il ritiro costa a Luca Rossetti l’arretramento al terzo posto.
Rally Roma Capitale 2019, classifica finale
1. Basso-Granai (Skoda Fabia R5);
2. Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5);
3. Crugnola-Ometto (Skoda Fabia R5);
4. Lukyanuk-Arnautov (Citroen C3 R5);
5. Mares-Hlousek (Skoda Fabia R5);
6. Ingram-Whittock (Skoda Fabia R5);
7. Herczig-Ferencz (Volkswagen Polo R5);
8. Sesks-Briedis (Skoda Fabia R5);
9. Rusce-Vozzo (Skoda Fabia R5);
10. Scandola-D’Amore (Hyundai I20 R5)
Classifiche CIR dopo il Rally Roma Capitale
-CIR Assoluto: Basso 64,50; Campedelli 51,75; Rossetti 46,50; Crugnola 40,25
-CIR Due Ruote Motrici: Ciuffi 60; Panzani 36; Nicelli 32.
-CIR Junior: Pollara 45,25; Testa 42,25; Vita 27; Mazzocchi 20
-CIR Asfalto: Crugnola 45; Michelini 42; Rusce 33.
-CIR Costruttori: Ford 55,50 ; Citroen 49,25
Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport