In attesa di conoscere il calendario 2023 del campionato europeo rally FIA nella sua ufficialità (si vocifera la prossima settimana), oggi si è venuto a sapere che l’ERC il prossimo anno non potrà contare sulla presenza del Rally delle Azzorre.
Rally delle Azzorre fuori dall’ERC 2023, i motivi
A comunicarlo gli stessi organizzatori dell’evento. «Il promotore del FIA European Rally Championship ha informato il Comitato Organizzatore del Rally delle Azzorre che la gara non rientra nei suoi piani per la stagione 2023. La giustificazione fornita dal WRC Promoter si basa sul fatto che la loro intenzione era quella di rendere il campionato più centralizzato, per ridurre i costi per le squadre. Nonostante gli sforzi del Comitato Organizzatore del Rally delle Azzorre per garantire il trasporto marittimo e aereo gratuito per le squadre, i team ritengono comunque che la logistica sia troppo lunga rispetto ad altre gare del campionato, secondo quanto dice il promotore. Siamo profondamente dispiaciuti per questa decisione, che non avevamo previsto, poiché tutte le realtà federative hanno elogiato l’evento, incluso il promotore del WRC, che ha presentato al Comitato Organizzatore del Rally delle Azzorre una proposta per continuare il rally nel 2023 e nel 2024, e che era in fase di negoziazione», rivela il comunicato. «Continueremo a lavorare all’edizione del prossimo anno, la 57esima, per garantire, insieme ai nostri partner, un evento della qualità per cui esso è rinomato. Sperando, in futuro, di tornare a far parte dei massimi livelli del rallismo», è la chiosa finale.
L’ERC e la difficile congiuntura globale
Il Rally delle Azzorre è entrato a far parte del circuito europeo nel 1992 e sino al 2003, e poi dal 2012 sino al 2022. Si tratta di uno degli eventi più iconici non solo dell’ERC, ma di tutto il panorama rallistico, con le sue prove sterrate su strade strette e lussureggianti, e la panoramica PS di Sete Cidades, che costeggia la bocca di un vulcano estinto. C’è da dire però che stiamo vivendo un periodo di ristrettezze a livello globale, tra crisi energetica ed inflazione, e una serie di livello internazionale ma comunque sempre di nicchia come l’ERC non può prescindere da effettuare risparmi, su richiesta dei team che gareggiano nel campionato europeo e che non detengono certo budget sconfinati, tutt’altro.