ERC | Fourmaux vince il Rally Isole Canarie, Lukyanuk si laurea campione europeo 2020: “Ora fatemi tirare il fiato”

Secondo titolo ERC per il russo

Alexey Lukyanuk fatica ma riesce a conquistare il secondo titolo ERC nella sua carriera dopo il Rally Isole Canarie, vinto da Adrien Fourmaux. Solberg campione ERC1 Junior
ERC | Fourmaux vince il Rally Isole Canarie, Lukyanuk si laurea campione europeo 2020: “Ora fatemi tirare il fiato”

Con il Rally delle Isole Canarie si è concluso l’ERC 2020, il campionato europeo che sugli asfalti dell’isola spagnola ha visto la vittoria di Adrien Fourmaux, l’alfiere di M-Sport nel WRC2 che si prepara così all’ACI Rally Monza che chiuderà il prossimo weekend il Mondiale. Ma, tornando alla competizione continentale, l’Islas Canarias ha determinato l’atteso verdetto nell’ERC: il titolo europeo è andato ad Alexey Lukyanuk, a cui è bastato il settimo posto finale per assicurarsi i punti necessari a fortificare la propria leadership in classifica ed impedire al suo diretto inseguitore e rivale, Oliver Solberg, di scalzarlo dalla vetta.

Lukyanuk per la seconda volta campione ERC

Il russo celebra questo successo accanto al suo fidato e imprescindibile navigatore, Alexey Arnautov, ritornato per la prima volta in stagione al suo fianco dopo aver corso in precedenza con Dmitry Eremeev alle note (e con il quale c’è stata qualche incomprensione nel precedente Rally Ungheria). L’equipaggio a bordo della Citroen C3 R5 di Saintéloc Junior Team, dopo una prima giornata alle Canarie non proprio positiva, anche oggi ha faticato non poco su strade rese a tratti impervie per le forti piogge, che hanno reso il grip un enigma e una via crucis per tutti (come ha dichiarato in maniera molto diretta Yoann Bonato oggi, «avresti bisogno di una barca, anziché di un auto»). Lukyanuk è andato fuori strada due volte nella tappa odierna, pur restando sempre alle calcagna di Solberg non perdendolo di vista, pena la fine dei suoi sogni di gloria. A fine giornata ha tracciato questo bilancio: «Sono deluso dalla mia prestazione di oggi, ho fatto due errori, è stato un rally difficile».

“Quest’anno ho sentito molta pressione”

Ma poi, commentando la sua vittoria nell’ERC, ha confessato: «Ad essere onesto, stavo aspettando con ansia questo momento, affinché si ponesse fine a questa lotta in qualsiasi modo, vincere o perdere non avrebbe avuto importanza perché c’è stata molta pressione crescente e nel corso della stagione. Ora ho solo bisogno di tirare il fiato e rilassarmi». Lukyanuk forse non si aspettava di vincere il suo secondo titolo ERC in carriera in una stagione così complessa per tutti e per il russo in particolare, che dopo il Rally Fafe Montelongo ammise candidamente di non sapere se avrebbe potuto proseguire nel campionato visti i problemi di budget, poi evidentemente rientrati (curioso come anche il vincitore dell’europeo nel 2019, Chris Ingram, avesse accusato lo stesso tipo di problemi prima di risolverli, disputando così gli ultimi due round e prendendosi il trionfo finale). Dopo qualche piccolo crollo nervoso, visto in Ungheria, e cinque round sugli otto inizialmente previsti nell’europeo prima che la pandemia sconvolgesse tutto, il russo riesce così a bissare quel titolo ottenuto nel 2018: e ha ben donde adesso di godersi un po’ di meritatissimo riposo.

Oliver Solberg campione ERC1 Junior

Solberg, dal canto suo, si consola con la vittoria dell’ERC1 Junior Championship, vincendo il duello sul filo di lana (dei punti in classifica) contro il leader sino alle Canarie Grégoire Munster, solo diciannovesimo finale in questo round ma a cui va comunque un plauso per come ha affrontato il campionato, soprattutto negli ultimi appuntamenti. Tornando a Solberg, dopo una partenza a razzo con il podio al Rally di Roma Capitale e la seconda vittoria in carriera al Rally Liepāja il giovane svedese non si è poi riuscito a ripetersi, con un passo falso soprattutto al Fafe Montelongo a condizionare il suo piazzamento finale. Gli eventi su asfalto sono stati il tallone d’achille di Solberg, che comunque è giovanissimo e ha potuto mettere fieno in cascina in vista del suo futuro nelle corse rally. E poi certo, non ha aiutato affrontare eventi su cemento influenzati da strade sporche per i tagli e per la pioggia, come lo stesso Rally Islas Canarias, dove il pilota tornato per l’occasione su Volkswagen Polo GTI R5 ha fronteggiato percorsi fangosi o pregni di pozzanghere, intervallati da tratti più asciutti e difficili da interpretare con le gomme.

Rally Isole Canarie: la top ten e gli ultimi verdetti dell’ERC 2020

Ma torniamo alla classifica finale dell’ultimo round dell’ERC, vinto da Fourmaux. Il francese su Ford Fiesta R5 MkII ha subito agguantato la leadership nella prima prova speciali di oggi, ai danni di Iván Ares che aveva concluso la giornata di ieri in testa, ma per mantenerla se l’è sudata, lottando con il grip e con l’acquaplaning in molte PS. Fourmaux vince con un vantaggio di 25 secondi su Bonato, per una doppietta francese sul podio delle Canarie. Dietro al pilota su C3 R5 si piazza a sua volta con un gap di 30 secondi Ares, alla seconda top tre dopo quella ottenuta al Fafe Montelongo.

Solberg si posiziona quarto assoluto, mentre al quinto posto troviamo José Antonio Suárez, che perde il duello contro Pepe López (vincitore del Canarie lo scorso anno) per il titolo nazionale spagnolo. Niente da fare per Nil Solans, leader sino alla PS7 di ieri ed oggi piegato da due forature alla sua Skoda Fabia Rally2 Evo, che lo hanno costretto a correre con due gomme andate ed una sola di riserva: concluderà alla fine dodicesimo. Dopo aver conquistato il precedente Rally Ungheria, Andreas Mikkelsen chiude solo sesto dopo aver penato con le condizioni di questa gara a bordo della sua Fabia Rally2 Evo, soprattutto nella giornata di ieri. Settimo abbiamo detto Lukyanuk, ottavo Callum Devine, mentre la top ten si chiude con Luis Monzón e con Craig Breen, che termina così la sua stagione da sviluppatore per le gomme MRF nell’ERC 2020, a bordo della i20 R5 .

Tredicesimo Simone Tempestini, al debutto nelle Canarie e al ritorno sulla C3 R5 dall’ultima volta con cui ha corso due anni fa. Tibor Érdi Jr. si prende la vetta nell’ERC2, mentre nell’Abarth Rally Cup il primo posto è di Dariusz Poloński davanti al nostro Andrea Mabellini, che si laurea campione nel monomarca delle Abarth 124 Rally. Infine, Chris Ingram al debutto stagionale (sic!), e per la prima volta a bordo della Renault Clio Rally5 di Toksposrt WRT, chiude quinto nell’ERC3, che ricordiamo è già stato vinto matemanticamente da Ken Torn.

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