Meno male che figurava in teoria come ospite: Alex Zanardi, debuttante di lusso nel campionato DTM di scena lo scorso weekend a Misano, conclude la sua prova – dopo due gare disputate nell’inedita cornice notturna – con un quinto posto. Un risultato estremamente ottimo, ottenuto a bordo della BMW M4 DTM modificata per la guida senza protesi, altra novità per il pilota bolognese: prova superata senza problemi, come si preannunciava anche dai test svolti in precedenza.
«Questo weekend rimarrà per sempre nel mio cuore» ha ammesso il paralimpico, e non sarebbe potuto essere altrimenti.
BMW trionfa a Misano
Il pilota ha quindi concluso al quinto posto dopo due giorni di gara a Misano che hanno offerto momenti thriller per via della pista bagnata dalle piogge, e che oltre al piazzamento di Zanardi ha regalato un altro risultato da ricordare per gli annali e per BMW, ovvero la vittoria di Joel Eriksson sull’altra M4 DTM: l’ex pilota del programma Motorsport Junior della casa bavarese con la sua vittoria (ottenuta con il coraggio e l’incoscienza della sua età, montando gomme slick nonostante il meteo avverso) diventa il più giovane trionfatore per BMW nella storia delle sue partecipazioni al DTM e il secondo più giovane di sempre del campionato, dietro a Pascal Werhlein.
Alex Zanardi: “Mi sembra di aver vinto una medaglia d’oro”
Ma torniamo alla guest star del weekend di Misano, ovvero Alex Zanardi, che nell’intervista dopo l’evento ha rivelato di non potersi aspettare un risultato del genere, nonostante l’ottimismo profuso dopo i test. «Dopo la prima gara – ammette – in cui sono rimasto un po’ indietro, temevo che il mio destino in questo fine settimana fosse di finire fuori pista. Le condizioni del tempo sfavorevoli e in continuo cambiamento non mi hanno permesso di costruire una strategia basandomi sulla prima gara. Ogni volta che scendevo in pista, tutto era diverso rispetto alla volta precedente. Pensando a questo, il quinto posto, insieme agli ottimi tempi, è ovviamente fantastico. Mi sembra una medaglia d’oro».
La sfida più grande, afferma sornione, è stata quella di mantenere la vettura in pista: «Ma ci sono riuscito. Ho vinto molte gare nel corso della mia carriera e credo di avere ancora le carte in regola per spingere al limite una vettura come la BMW M4 DTM», prosegue parlando dell’auto opportunamente modificata per le sue esigenze di conduttore, senza ausilio di protesi: una sfida nella sfida per Zanardi, per la prima volta a bordo di una vettura senza tenere gli ausili alle gambe e con le mani che avrebbero dovuto svolgere il grosso dei compiti. «É stato davvero molto acrobatico – ci scherza su – Ma non avevo alternative in questi giorni, quindi mi sono adattato rapidamente. Una volta preso l’impegno, alcune cose non si sono rivelate difficili rispetto a come immaginavamo inizialmente. Ho lavorato meticolosamente con gli ingegneri di Monaco per trovare la migliore soluzione possibile per me, e penso che abbiamo creato un sistema eccezionale».
Il lavoro svolto sarà fondamentale per il prossimo importante obiettivo sulle piste, ovvero il debutto alla 24 Ore di Daytona del 2019, dove il pilota tornerà nell’abitacolo sempre senza protesi. A tal proposito aggiunge: «Credo che se dovessi affrontare la sfida di guidare 24 ore di fila, con questo sistema potrei farlo – da un punto di vista puramente fisico. Sono sicuro che non sarei proprio fresco come una rosa una volta passate le 24 ore, ma non sarebbe un’impresa impossibile (ride). Grazie a tutti coloro che hanno mostrato il loro entusiasmo e il desiderio di aiutarmi a diventare un pilota da corsa migliore. Non vedo l’ora di continuare i preparativi per Daytona».
Zanardi poi ritiene che il team e BMW possano essere soddisfatti della sua presenza e della prestazione offerta (non potrebbe essere altrimenti): «Sono stato accolto molto bene dalla famiglia #DTM, sono stato benissimo a Misano e ne sarò per sempre grato!». E rivela: «L’obiettivo non era vincere la gara, si trattava di sfruttare al meglio la mia opportunità e ottenere il massimo dalla macchina. Tutti i membri del team si sono identificati in questo obiettivo, la loro dedizione e il loro impegno non hanno prezzo per me. Porterò per sempre questi ricordi con me. Il fine settimana è stato assolutamente incredibile». Anche l’affetto dei fan italiani si è fatto sentire: «Mettiamola così, credo di essere stato coinvolto in una serie di storie romantiche nella mia vita, che alla fine hanno avuto il lieto fine in cui la gente sperava». E non nasconde l’orgoglio provato: «Fisicamente, ho fatto cose che forse la gente non credeva fossi in grado di fare. In una giornata come questa, ti siedi di fronte allo specchio la sera e ricordi tutto ciò che hai vissuto nel corso degli anni. È straordinario sapere che così tante persone si identificano con quello che faccio».
Per descrivere in tre parole il suo weekend di debutto nel DTM, Zanardi infine non ha dubbi, esprimendosi con un climax: «Esaltante, emozionante, commovente. Lascio Misano con un gran sorriso».