Si avvicina pian piano ma in maniera inesorabile la partenza della Dakar 2021, prevista ovviamente a gennaio, e i team con i loro equipaggi intenzionati a correre nel rally raid iniziano a scaldare i motori.
Verso la Dakar 2021: il Rally Andalusia
Di recente c’è stata una specie di prova generale al Rally Andalusia, evento tenutosi tra il 6 e il 10 ottobre che ha sostituito praticamente in corsa il Rally di Marocco, cancellato causa Covid, e vinto da Nasser Al-Attiyah su Toyota Hilux nella categoria Auto (davanti a Carlos Sainz, confermato con X-Raid Mini anche nella prossima stagione assieme a Stéphane Peterhansel, mentre al terzo posto si è piazzato Yazeed Al-Rajhi per Overdrive Racing, comunque mattatore quasi sino alla fine della gara) e da Kevin Benavides, Honda, nelle Moto. Assente lo squadrone Bahrain Raid Xtreme, bandiera che accoglie i mezzi Prodrive e che sino ad oggi ha tenuto le carte un po’ coperte sul mezzo 4×4 T1 affidato ai freschi di ingaggio Nani Roma e Sébastien Loeb.
I primi test per il Prodrive BRX T1
Ma ecco che sono partiti i test per i mezzi che vedremo impegnati nella Dakar 2021: le sessioni si sono svolte in questi giorni privatamente, su un terreno sterrato nella zona di Millbrook, nella struttura specializzata che ospita anche delle location di prova sia su circuito che su terra per veicoli sportivi e non, in ogni tipologia di condizioni (c’è pure un’area coperta per test invernali in ogni periodo dell’anno). Loeb e Roma hanno percorso circa 2.000 km, svelando così il buggy BRX T1 (motorizzato Ford, con un V6 biturbo da 3,5 litri) con una primissima immagine diffusa sui social dal team (visibile in testa all’articolo).
I commenti da Nani Roma e Sebastien Loeb
Il pilota iberico già campione Dakar ha così commentato il suo test: «Qualsiasi pilota potrà dirlo, capisci se hai una buona vettura a disposizione in quei primi minuti in cui ti metti al volante e, per me, tutto è stato positivo: i freni, lo sterzo, le sospensioni. Ogni volta che abbiamo tirato fuori il veicolo, abbiamo imparato qualcosa di nuovo. C’è ancora molto da fare, ma è normale con un’auto così nuova». Scherza poi Roma: «Ho fatto del mio meglio per cercare di danneggiarlo, ma ho fallito!». Loeb, che si appresta a correre la sua quinta Dakar in carriera, ha aggiunto: «Ho potuto avvertire immediatamente come la vettura avesse un buon equilibrio e molta potenza. Anche sul bagnato, con condizioni di grip molto basso, è stata facile da controllare e, con ulteriori test, penso che possiamo svilupparne il potenziale. Non vedo l’ora di andare in Medio Oriente a novembre e di iniziare i test sulla sabbia», conclude, svelando il prossimo passo nelle sessioni di prova.
Crediti Immagine di Copertina: Bahrain Raid Xtreme